Macedonia, Inglese ucciso nel giorno del «raccolto»

Macedonia, Inglese ucciso nel giorno del «raccolto» Macedonia, Inglese ucciso nel giorno del «raccolto» Il soldato è stato colpito da un blocco di cemento lanciato da un cavalcavia Consegnate 400 armi, per la Nato «un successo superiore alle aspettative» ingrìd Badurìna ZAGABRIA Il primo giorno dell'operazione della Nato per la raccolta di armi dei ribelli albanesi in Macedonia è stato segnato dalla morte di un soldato britannico. Sapper lan Collins, un geniere 22enne del Nono squadrone paracadutisti, è stato ucciso da un blocco di cemento lanciato contro la sua Land Rover. La jeep blindata a bordo della quale viaggiavano Collins e un suo commilitone stava percorrendo la strada che dall'aeroporto conduce a Skopje, quando da un cavalcavia è stata attaccata con lanci di pietre da un gruppo di giovani. Il parabrezza del veicolo è andato in frantumi facendo sbandare la macchina che si è schiantata. Il giovane militare è rimasto gravemente ferito alla testa. Trasportato d'urgenza all'ospedale del campo militare americano in Kosovo, è stato poi trasferito all'ospedale dell'Università di Skopje dove è stato operato. «Le sue condizioni erano gravissime e malgrado il delicato intervento chirurgico il giovane è deceduto poco dopo le quattro del mattino», ha dichiarato il dottor Vladimir Dimov. Malgrado la morte del soldato britannico, con sei ore di ritardo la missione «Essential Harvest» è cominciata in mattinata nella zona di Kumanovo dove soldati britannici e francesi hanno raccolto le prime armi dei guerriglieri. «La Nato è soddisfatta della prima giornata dell'operazione. Abbiamo raccolto circa 400 armi, di cui 350 fucili di assalto, alcuni pezzi d'artiglieria pesante e munizioni varie», ha dichiarato il portavoce delle truppe alleate in Macedonia, maggiore Barry Johnson, spiegando che tutte le armi sono state classificate per tipo e numero di serie. Fonti macedoni hanno tuttavia affermato che si tratta di armi vecchie, alarne delle quali risalgono alla gueira del Vietnam, mentre l'Uck rimane tuttora in posses¬ so di decine di mighaia di armi moderne. «Il primo passo verso il disarmo è stato fatto, ora tocca alla parte macedone rispettare l'accordo», ha dichiarato il comandante Shpati, uno dei capi dell'Uck, ricordando che il Parlamento macedone deve ratificare venerdì l'accordo di pace siglato il 13 agosto da rappresentanti pohtici macedoni albanesi. La missione della Nato continua a essere avversata dalla maggioranza dei macedoni, che si sentono umiliati dalle condizioni di pace imposte loro dalla comunità internazionale. Centinaia di manifestanti hanno bloccato ieri il quartiere Koltuk nella città di Tetovo per impedire l'arretramento delle forze di sicurezza e dell'esercito di Skopje richiesto dalla Nato. Nella zona si sono ripetuti gli scontri tra i ribelli e le truppe governative. Si è combattuto anche nella regione settentrionale di Kumanovo. «L'artiglieria macedone ha aperto il fuoco alle 6 di questa mattina senza nessuna ragione indirizzando i suoi tiri verso il villaggio di Lopate, e per questo motivo le operazioni di disarmo della Nato sono state rinviate di sei ore perché bisogna garantire ai soldati alleati la necessaria sicurezza», ha affermato il comandante Shpati. Due violente detonazioni hanno svegliato nel cuore della notte gli abitanti di Skopje: ima bomba è esplosa alle 3 del mattino in un centro commerciale di proprietà di albanesi, mentre il secondo ordigno, nascosto in un cassonetto della spazzatura, è scoppiato nelle vicinanze dell'ambasciata albanese. (Atti di violenza isolati e irresponsabih non riusciranno in alcun modo a compromettere il processo di stabilizzazione avviato in Macedonia», ha dichiarato a Bruxelles il Segretario-generale della Nato George Robertson, dicendosi «ptrofondamente rattristato per il criminale attacco contro il mihtare britannico». La morte del soldato è stata definita «un tragico incidente» dall'ufficio del premier britannico Tony Blair, che ha chiesto che vengano individuati e puniti i responsabili. Il presidente macedone Boris Trajkovski, che ha espresso di persona le condoglianze alla famigha del giovane ucciso, ha assicurato che «le autorità di Skopje continueranno a far tutto (juanto in loro potere per garantire la sicurezza delle truppe Nato sul loro territorio». Nel vicino Kosovo la Kfor, la forza di pace a guida Nato, ha fermato ieri 96 presunti guerriglieri dell'Uck provenienti dalla Mace¬ donia. «Non intendiamo autorizzare questa gente a utilizzare il Kosovo come retrovia o come rifugio per nascondere le loro anni»m, ha dichiarato il portavoce della Kfor a Pristina. Nel porto di Salonicco è attraccata in mattinata la nave da trasportp Major CQB.a.hanÌO. 14 autoblindo Centauro e altri 90 mezzi del contingente italiano. Con l'arrivo degli ultiim,-210-imlitarntaliani, questo giovedì, lo schieramento italiano in Macedonia avrà una forza complessiva di 738 uomini. L'attacco sulla strada dell'aeroporto Il Segretario dell'Alleanza «Atti di violenza isolati non ci fermeranno» Due bombe nella notte a Skopje, nessuna vittima. La Kfor cattura quasi cento ribelli dell'Uck passati in Kosovo Dopo la consegna tutte le armi (nella foto un'equipe di soldati britannici) vengono accuratamente catalogate

Persone citate: Barry Johnson, Boris Trajkovski, George Robertson, Lopate, Mace, Major Cqb.a., Tony Blair, Vladimir Dimov