Un ospedale per selvatici

Un ospedale per selvatici | ASEMPRONIANO IN MAREMMA, PROVINCIA DI GROSSETO Un ospedale per selvatici IN FUNZIONE 24 ORE SU 24, CON SETTORI PER CARNIVORI, UCCELLI, UNGULATI E RAPACI, IL CENTRO OSPITA ANIMALI FERITI O CUCCIOLI ABBANDONATI: QUI VENGONO CURATI E RESTITUITI ALLA LIBERTA' Patrizia Krachmalnìcoff UN armo fa su queste pagine riferivamo di un ospedale per animali selvatici in Gran Bretagna, elogiando il ben noto amore degli inglesi per gli animali. Fa piacere scoprire che anche in Italia esiste qualcosa di simile: è il Centro Recupero Animali Selvatici della Maremma (CRASM) e si trova a Semproniano in provincia di Grosseto, su un terreno dato in comodato gratuito per 10 armi dal WWF. Siamo in un terreno collinare in mezzo ai boschi, circondato da una recinzione a maglia sciolta, alta due metri, che racchiude un'area di circa mezzo ettaro. La recinzione serve a impedire l'accesso alle persone non autorizzate, oltre che ad animali che potrebbero danneggiare i "pazienti" ricoverati. Vicino al cancello d'ingresso c'è un contenitore dove si può deporre l'animale ferito 24 ore su 24, con due numeri telefonici da contattare in caso di urgenza. Le strutture interne coprono un'area di 1500 metri quadrati e sono suddivise in base alle affinità tra le specie che ospitano. Ci sono due recinti con ricoveri per ungulati (m 29,70x4,80); due recinti coperti e dotati di rete interrata sul fondo per piccoli carnivori e/o istrici (m 20,60x2,40); un recinto coperto e con rete interrata sul fondo per grossi carnivori (m.20,60x4,80); 3 voliere di m 9,60x5,00 alte m 2,50 di cui una dotata di una capiente vasca per acquatici; 3 vohere di m 4,80x9,50 alte m 2,50 per uccelli di varie specie, e infine due grandi vohere di m 19,20x9,60 e 14,40x14,10, alte 4 metri, destinate alla riabilitazione di avvoltoi e grandi rapaci. Tutte le pareti delle vohere sono ricoperte da rete ombreggiante, affinché gli animali rimangano il più possibile tranquilli; eventuah osservazioni da parte di studenti o visitatori vengono effettuate attraverso apposite feritoie, in modo da non arrecare alcun disturbo ai ricoverati. I recinti per i piccoli e grossi carnivori sono muniti di un corridoio utilizzabile per una cattura in caso siano necessarie manipolazioni per cure mediche o prehevi per U successivo trasporto. Gli interventi chirurgici vengono effettuati nell'ambulatorio veterinario di Semproniano. Vediamo ora quali sono gli animali che hanno diritto al ricovero. Ne hanno diritto esclusivamente i selvatici di fauna autoctona, sia trovati feriti da privati o da associazioni, sia neonati portati direttamente al centro oppure allevati da privati ma bisognosi di una riabilitazione alla vita selvatica prima della reimmissione in natura, oppure animali sequestrati dalle forze dell'ordine perché detenuti illegalmente. Quanto al destino degli animali salvati, la Provincia decide le reintroduzioni degli animali riabilitati, mentre quelli irrecuperabili ma autosufficienti per la vita in voliera o in recinto possono venire utilizzati per la riproduzione, soprattutto quelli appartenenti a specie in pericolo di estinzione. Quali sono le giustifi- cazioni di un centro di recupero per selvatici, a parte un rispetto per gli animali che - ovvio in altri paesi - in Italia deve ancora percorrere una lunga strada di insegnamento e diffusione? Ecco come il Centro stesso enuncia le proprie finalità. 1. Etica. In ogni società che si ritenga modema è normale che si debba curare un animale trovato ferito o comunque in difficoltà. Tale finalità si rafforza nel caso di recupero e di progetti di riproduzione in cattività relativi a specie in via d'estinzione, globalmente o localmente. 2. Educativa. L'approccio con l'animale selvatico, nel mondo moderno, è ridotto al minimo a causa della struttura stessa della società; per questo un centro recupero può rappresentare l'occasione di avvicinarsi a questo mondo, parallelo e nello stesso tempo lontano dal nostro, in maniera corretta e contemporaneamente "utile". 3. Scientifica. In veterinaria: Studio della clinica chirurgica applicata ai selvatici; studio delle patologie, come le zoonosi (malattie trasmissibili dall'animale all'uomo) e varie malattie, tra cui prendiamo come esempio il saturnismo, che ci permettono di avere un monitoraggio ambientale. Scienze naturali e biologia: rientrano in questo campo tutti gli studi sull'etologia e sul monitoraggio quahtativo e quantitativo deUe popolazioni. 4. Input economico. E' ormai risaputo che un ambiente naturale sano è la base per uno sviluppo turistico di alto livello. Ciò significa, tradotto in dato economico, che più viene valorizzato tale aspetto, più l'economia locale trae vantaggi da tale tipo di attività. Proprio per simili considerazioni, secondo i criteri prettamente economici utilizzali dalle compagnie d'assicurazione, è stata valutata in tre miliardi di lire la perdita subita per l'avvelenamento di un orso nel parco regionale abruzzese del Velino Sirente. MEZZO ETTARO TRA I BOSCHI SU UN TERRENO MESSO A DISPOSIZIONE DAL WWF. HANNO DIRITTO AL RICOVERO SOLO ANIMALI AUTOCTONI (ANCHE DI PRIVATI) BISOGNOSI DI QUALCHE RIABILITAZIONE Un gheppio sottoposto a cura e riabilitazione I rapaci (tutte le specie sono protette) possono essere vittime di bracconieri, avvelenamenti, urti contro lìnee dì alta tensione e perfino di incidenti stradali

Persone citate: Cuccioli, Patrizia Krachmalnìcoff

Luoghi citati: Gran Bretagna, Grosseto, Italia, Semproniano