Microsoft in mano a un giudice donna di Maurizio Molinari

Microsoft in mano a un giudice donna SARA' LA SIGNORA COLLEEN KOLLAR KOTELLY A DEaDERE IL FUtMRO^ PEL COLOSSO iNFORMArfcO Microsoft in mano a un giudice donna E Bill Gates brucia i tempi mettendo sul mercato Windows Xp scenari Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK B ILL Galos ha messo sul mercato le prime sei copie ufficiali del nuovo programma della Microsoft «Windows Xp» riuscendo nell'intento di prevenire ogni decisione in senso contrario da parte dell'Antitrust nello stesso giorno in cui un giudici: donna i; siala designata dalla Corte d'Appello federale a decidere hi sorte del gigante del software. La solenne cerimonia dui debutto di «Windows Xp» è avvenuta nel quartier generate aella Microsoft a Redmond, nello Stalo di Washington, quando i rniJi^rosontanii di sei colossi dell'industria dell'hardware hanno ricevuto il nuovo prodotto direttamente dalle mani di Bill Gates por poi correre - in diretta Lv - verso i rispettivi elicotteri e volare verso i centri tecnici per consegnare al più presto il sistema operativo destinato al comunsumo da parte di milioni di americani. Lo spettacolare debutto in elicottero nel segno della velocità è la cartina tornasole della fretta con cui la Microsoft, ha voluto far arrivare a tutti i costi sul mercato «Windows Xp» nel timore che l'intervento dell'Antitrust e la pendente causa davanti alla magistratura bloccassero tutto. Le azioni di Microsoft a Wall Street sono balzate in avanti di ciuasi due dollari rispetto ai 6h 10 dell'apertura ed gli analisti guardano con interesse all'impatto che avrà il nuovo programma, augurandosi che riesca a scuotere anche il resto del mercato dei titoli tecnologici. Il timore di Gates era che le autorità dell'Antitrust Usa riu- scissero ad opporsi al nuovo sistema operativo risfoderando l'accusa di monopolizzare il mercato alla luce del fatto che «Windows Xp» presenta un altissimo grado di integrazione di funzioni differenti come «Instant Messaging», software di gestione delle immagini digitali ed applicazioni di «firewall». Nonostante gli udmihi della Microsoft avessero escluso nei giorni scorsi questo pericolo il rischio esisteva davvero. Nelle stesse ore in cui nel quartier generale della Microsoft veniva archiviato il debutto del nuovo prodotto sull'altra costa degli Stati Uniti, a Washington, la Corte d'Appello del Distretto di Columbia ha effettuato il sorteggio fra i dodici giudici candidati a sostituire il defenestrato Thomas Penfield Jackson nella gestione del casoMicrosoft. Ad essere stata estratta è una donna, il giudice Colleen Kollar-Kotelly, nominata nel 1997 dall'allora Presidente Bill Clinton e circondata dall'apprezzamento e dal rispetto degli avvocali che nell'Almanacco giudiziario la descrivono come «giusta ed equilibrata». A lei toccherà adesso il compito di decidere quale condanna infliggere al colosso del software il merito alla pratiche anticoncorrenziali di cui è stato riconosciuto responsabile nel mercato dei sistemi operativi degli Stati Uniti. In particolare la decisione più importante sarà sul dubbio se Microsoft ha violato o meno le leggi sull'Antitrust vigenti negli Stati Uniti per favorire la diffusione del suo browser Internet, Explorer ai danni del rivale Netscape Navigator. Il precedente giudice Jackson era già arrivato ad una conclusione dratica ed aveva ordinato la divisione in due della Microsoft di Bill Gates proprio per eliminare una situazione di monopolio sul mercato dei software ma la Corte d'Appello federale lo scorso giugno aveva, con una decisione a sorpresa, annullato quella sentenza rinviando la causa all'istanza di primo grado ritenendo proprio il giudice Jackson «inadatto alla gestione del caso». Ad allontanare Jackson dalla vicenda Microsoft sono state le dichiarazioni da lui rilasciate in più occasioni pubblicamente nelle quali esprimeva giudizi espliciti e dava opinioni fortemente negative sull'azienda di Bill Gates. Sarà compito della Kollar-Kotelly chiudere la vicenda e nessuno a Redmond si nasconde che Bill Gates spera di centrare liassoluzione piena.

Luoghi citati: Columbia, Jackson, New York, Stati Uniti, Usa, Washington