«Non l'ho amata e non l'ho uccìsa» di Maurizio Molinari

«Non l'ho amata e non l'ho uccìsa» HA NEGATO TUTTO O QUASI TUTTO NELL'INTERVISTA ALLA RETE ABC SEGUITA DA 27 MILIONI DI TELESPETTATORI «Non l'ho amata e non l'ho uccìsa» La scomparsa di Chandra: Condit ammette solo «errori» Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Dopo 115 giorni di silenzio assoluto sulla scomparsa della 24enne stagista Chandra Levy il deputato democratico Gary Condit si è presentato sui teleschermi della Abc negando tutto o quasi: «Non l'ho amata, non l'ho uccisa, non so dove sia finita né perché sia uscita di casa quel 30 aprile, non ho avuto una relazione sentimentale con lei». Sospettato di reticenza dalla polizia di Washington, accusato dai genitori di Chandra di essere stato il suo amante, incalzato dalle rivelazioni della zia di Chandra sulle «regole di comportamento» che imponeva alle giovane amante, messo alla berlina da una pletora di ex amanti come uomo dai «gusti strambi» e sfidato dai quotidiani del suo collegio in California che gli chiedono di dimettersi, Gary Condit ha recitato fino in fondo la parte dell'uomo perbene, sincero collaboratore della giustizia e marito innamorato. L'unica concessione fatta al programma «Prime Time» della tv Abc - e ribadita in una lettera a tutti gli oltre duecentomila elettori del suo collegio - è stata quella di «aver commesso errori nella vita coniugale». La giornalista Connie Chung lo ha incalzato con domande a raffica, ma lui ha alzato un muro impenerabile di «ho fatto il mio dovere con la polizia» e «ho la coscienza a posto» per sostenere infine che «il rispetto per mia moglie e le richieste ricevute dalla famiglia di Chandra non mi consentono di entrare nei dettagli della stretta relazione che ho avuto con lei per cinque mesi». Oltre l'ammissione di una «stretta relazione» Condit non è mai voluto andare: «Mi piaceva molto ma ha frainteso la nostra relazione». Difendendo ostinatamente il suo muro di silenzio Condit ha recitato la parte del duro, integerrimo legislatore, tornando perfino a ribadire le critiche a Clinton per il suo affaire con la Lewinski, ma non è riuscito a evitare di essere tradito dal linguaggio del suo corpo. Quando la Chung gli chiedeva di ammettere di aver avuto rapporti sessuali lui negava guardando in basso a destra, nervosamente. Quando gli ha domandato «E' che lei che ha ucciso diandra?», lui ha replicato «no», senza muovere le labbra e con uno sguardo glaciale. L'intervista all'Abc è stata la prima di ttna serie di uscite pubbliche nelle ultime 48 ore con cui Condit tenta di andare al contrattacco e chiudere una volta per tutte il caso iniziato lo scorso 30 aprilo, quando diandra usci dal suo appartamento di Washington senza alcun documento. Fra i 27 milioni di americani che l'hanno visto - oltre venti in meno di quanti ne ebbe Monica Lewinski per l'affaire con l'allora presidente Bill Clinton - sono assai pochi quelli che Condit ò riuscito a convincere. Lettere e messaggi e-mail inviati ai quotidiani di Modesto - la città di Condit e della famiglia Levy sono delle stesso tenore delle opinioni raccolto in strada dai network: «Doveva almeno ammettere i rapporti sessuali», «negare di averla amata è stato uno schiaffo alla famiglia», «è peggio di come lo si poteva immaginare», «l'unica cosa che doveva fare era scusarsi con Chandra e i suoi, ma ha taciuto». La conquista dell'intervista più ambita dell'anno è stato un braccio di ferro fra i principali network americani. Tutti l'avevano chiesta ma Condit aveva scartato in partenza la Cnn, non gradita per aver attirato nel Paese l'attenzione sul caso con una copertura senza precedenti. Il famoso anchorman della Cbs, Dan Rather, maestro della tv nazionale, aveva fatto la scelta opposta, con tanto di pubblica critica al «sensazionalismo» della Cnn in nome della serietà anglosassone, nel tentativo di accattivarsi Condit e avere l'intervista. Ma proprio quando Rather pensava di aver vinto la partita è stata la Chung a «ricevere la telefonata con l'invito». Anni fa, nella sua tesi di laurea su «come ottenere un'intervista in esclusiva per l'ora di massimo ascolto», la Chung scrisse che il segreto è quello di «non fare mai scolte di campo per essere solo e anzitutto la più credibile». Per Dan Rather prendere lezioni di giornalismo dalla più giovane rivale è stata una sconfitta che scotta. Il deputato ha recitato fino in fondo la parte dell'uomo perbene e del legislatore integerrimo La stagista Chandra Levy, qui accanto, scomparsa dal 30 aprile. Nella foto a sinistra il deputato Gary Condit durante l'intervista televisiva

Luoghi citati: California, New York, Washington