Quattro autori in cerca di se stessi di Franco Giubilei

Quattro autori in cerca di se stessi SU RAITRE IL CICLO «UNO SCRITTORE IN CITTA'». PER CONOSCERE I PERSONAGGI ATTRAVERSO LE LORO ORIGINI Quattro autori in cerca di se stessi Larsson, Sorokin, Mian e Ignacio Taibo si raccontano Franco Giubilei BOLOGNA Per raccontare quattro scrittori in tivù Rai Tre ha scelto la strada dei luoghi cui gli autori appartengono, li ha seguiti laggiù e li ha fatti parlare, fino a formare quattro ritratti che saranno trasmessi ogni martedì a partire dal 21 agosto, alle 23,15. Questo è «Uno scrittore in città», un viaggio nei mondi di Bjorn Larsson, Vladimir Sorokin, Mian Mian e Paco Ignacio Taibo II che dalle coste danesi del primo prende la via di Mosca, con Sorokin, per poi cambiare continente e approdare, dopo la Shangai di Mian Mian, al Messico di Taibo II. I quattro episodi, ideati e diretti da Francesco Conversano e Nene Grignaffini, cominciano con «La vera storia di Bjorn Larsson. Un vagabondo a Gilleleje». Gilleleje è un paese di pescatori in Danimarca, qui lo scrittore scandinavo ha scelto di fermarsi dopo aver vissuto per anni in mare, a bordo della sua barca «Rustica». Dal non luogo per eccellenza, un legno a galla nell'oceano, alla frontiera della costa battuta dal vento del nord, Larsson accompagna la telecamera attraverso gli scenari di Gilleleje. Il successo intemazionale di questo autore è arrivato nel '99, con «La vera storia del pirata Long John Silver» poi, nel 2000, è stato pubblicato in Italia «Il cerchio celtico», thriller ambientato nei mari in tempesta fra Danimarca e Scozia. Il secondo autore del viaggio letterario di Rai Tre è Vladimir Sorokin, sul quale pendono giudizi della critica come «il Tarantino della letteratura post-sovietica» o «lo scrittore russo più anticonformista e d'avanguardia di fine millennio». Con Sorokin, la sera del 28 agosto, lo scenario sarà Mosca, la Piazza Rossa, i boulevards e i quarieri dormitorio della gigantesca periferia della capitale, in un percorso a ritroso lungo i luoghi della vita dello scrittore. Insieme a Sorokin e alla città affiorano i tratti del popolo russo, «incapace di vivere nel presente, ma solo nel passato o nel futuro, in attesa come fra due fermate di un lungo viaggio, in una città simile a una grande stazione». Fra le opere pubblicate in Italia ricordiamo «La coda». Là terza puntata , «Shangai mon amour. Le notti di Mian Mian», in programma il 4 settembre e selezionato per la sezione video del Festival di Locamo, porta in tivù la metropoli cinese che più velocemente delle altre viaggia proiettata verso futuri indefiniti. La guida è Mian Mian, voce dark della Cina contemporanea e scrittrice approdata alla penna dopo aver fatto la cantante rock. I suoi personaggi sono chitarristi, artisti, gay. lesbiche, alcolizzati e tossici di un panorama oscillante fra lo squallore e l'underground, dove le donne possono finalmente decidere come vivere la propria sessualità. I fondali sono bar, locali à la mode e party, i temi ricorrenti sono gli stessi di certo immaginario occidentale: droga, suicidio e sesso. Fra i titoli di Mian Mian, «La la la» e «Cpndy». «Oue viva Mexico! Paco Ignacio Taibo II e Città del Messico» chiude la serie 1' 11 settembre nella megalopoli centramericana. Coi suoi 23 milioni di abitanti Mexico City somiglia a un incubo ecologico, ma per Taibo II è il centro del meglio e del peggio del Terzo mondo così come del primo, dunque il documentario si risolve in un atto d'amore per la città. Giornalista e autore di una cinquantina di opere, Taibo II è noto in Italia per la biografia di Che Guevara e per ol personaggio del detective improvvisato di «Qualche nuvola» e «Giorni di battaglia». Gli episodi di «Uno scrittore in città», della durata di una cinquantina di minuti l'uno, sono realizzati da Movie Movie e prodotti da Rai Tre. Lo scrittore Paco Ignacio Taibo II