Superdollaro in panne L'euro vola ai massimi e sfiora «quota 0,92»

Superdollaro in panne L'euro vola ai massimi e sfiora «quota 0,92» L'ECONOMIA NON DECOLLA. IL BIGLIETTO VERDE CEDE TERRENO ANCHE SU STERLINA E YEN. LA DIVISA EUROPEA HA RECUPERATO IL 707o IN TRENTA GIORNI Superdollaro in panne L'euro vola ai massimi e sfiora «quota 0,92» Q Neill: la valuta resterà forte, la nostra politica non cambia Ora i mercati attendono un calo dei tassi da parte della Fed Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Il superdollaro è in affanno e scende rispetto a euro, sterlina e yen ma Washington nega di vedere con favore l'indebolimentomentre della sua moneta mentre la Federai Reserve si prepara il 21 agosto a tagliare ancora i tassi rassicurata dai nuovi dati sul calo dei prezzi al consumo. Il calo del biglietto verde rispetto all'euro è oramai anivato a toccare il sette per cento in soli trenta giorni. Il nuovo ribasso ha portato la moneta unica a sfiorare quota 92 cents, scendendo poi a metà giornata per effetto dei nuovi dati economici americani su sussidi di disoccupazione, nuovi cantieri e prezzi al consumo. L'indebolimento della valuta Usa riguarda anche il cambio Àm lo yen mOiUÌ e la sterlina (0,8929). Ri"s^etto alloyefll'talo è cM4,2 per iii^tpneU'ultimómese^wr l'euro si tratta del rapporto migliore con il dollaro degli ultimi cinque mesi ed il presidente della Commissione Europea, Romanq" Prodi, ha commentato il nuovo scenario facendo presente che «la moneta unica sta diventando una moneta reale e verrà valutata dai mercati, come ogni altra moneta, sempre più nella sua dimensione e nellasua importanza». A contribuire al calo del dollaro è stato anche il recente giudizio dato dal Fondo Monetano Intemazionale, secondo cui l'attuale deficit delle partite correnti americane - bilancia commerciale e flussi di capitale - è «insostenibile». L'Amministrazione Bush non nega i dati ma con il ministro del Tesoro, Paul O'Neill, ha voluto rassicurare Wall Street sul fatto che la difesa del superdollaro non è stata abbandonata. «La politica americana sul dollaro non cambia - ha detto Paul O'Neill - ed è inutile continuare a discutere di questo argomento». Nella giornata di ieri Wall Street aspettava i nuovi dati sui prezzi al consumo, che sono scesi dello 0,3 in luglio registrando la prima discesa da apnle e la maggiore registrata dall'aprile del 1986. L'ef- fetto è Superiore a cpiello che si attendevano gli analisti ed è dovuto in gran parte al calo dei brezzi della benzina, scesi dell'undici per cento. Wall Street ha reagito dando voce ai timori su un' rischio deflazione. «Deflazione significa che tutto scende - ha dichiarato un operatore di New York - inclusi i prezzi delle materie prime ed eventualmente i profitti delle grandi aziende». Scendono anche i sussidi di disoccupazione e in questa cornice di minori timori per l'inflazione negli Stati Uniti si rafforza la convinzione che la Federai Reserve il prossimo 21 agosto possa tornare ad intervenire, tagliando i tassi di interesse per la settima volta consecutiva (il totale delle riduzioni operate finora è stato del 2,75 per cento). L'ipotesi del nuovo taglio - accreditato attorno ad un quarto di punto - cela anche la convinzione di numerosi analisti che la ripresa dell'economia debba essere rinviata di sei mesi, fino all'inizio del nuovo anno. Finora la Federai Reserve ha operato nella convinzione che gli effetti dei tagli operati nel 2001 iniziassero a sentirsi da settembre ma la situazione non sembra mighorare. L'indice «Standard and Poor's 500» - considerato il più rappresentanti dell'andamento dell'econo¬ mia degli Stati Uniti - continua la sua discesa: dall'inizio del 2001 ha perso 1' 11 per cento. «Il declino di Wall Street non si arresterà prima della fine dell'anno» afferma Ed Kerschner, analista di Ubs Warbui^g. Positivo per gli Stati Uniti è il numero dei nuovi cantieri aperti in luglio che è salito del 2,8 per cento rispetto al mese precedente. Il dato del Dipartimento del Commercio ha sorpreso gli anahsti, che prevedevano un calo del due per cento, e conferma che il trend positivo dell'edilizia continua, aiutato da tassi di interesse in calo sui mutui. E' anche vero tuttavia che l'aumento delle costruzioni e degh acquisti di nuove case viene indicato da alcuni osservatori a Wall Street come un sintomo della recessione, che spinge tradizionalmente gli americani a preferire nella spesa i beni immobiliari. Debolezza del dollaro e timori per l'economia Usa non hanno giovato alle Borse europee che, colpite dalla pioggia di preyisionegative sui profitti delle aziende, hanno chiuso tutte con segno negativo. Londra è calata dell'1,31, Parigi dell'1,04, Francoforte dell'l,94, Madrid deU'1,50, Milano dell'1,02, Amsterdam dello 0,49, Stoccolma dell'1,89 e Zurigo dello 0,92. IL CAMBIO EURODOLLARO 16/08/2001 Maggio Giugno Luglio Agosto

Persone citate: Bush, Kerschner, Maurizio Molinari, Paul O'neill