Lo skipper: abbiamo bruciato tutti E' stata come una corsa in solitaria
Lo skipper: abbiamo bruciato tutti E' stata come una corsa in solitaria IL RACCONTO Di BEN MENNEM, UNO DEI PROTAGONISTI AL TIMONE Lo skipper: abbiamo bruciato tutti E' stata come una corsa in solitaria intervista corrispondente da LONDRA - CI tengo molto a dire che l'abbiamo fatto per mister Agnelli. Questa vittoria è dedicata a lui, per la passione e la cura che ha dedicato a questa barca e a noi». Si sente a fatica la voce di Ben Mennem attraverso il telefono, sommersa com'è dai suoni allegri dei festeggiamenti attorno a lui. Mennem è con l'avvocato Agnelli da molti anni e ha condotto lo «Stealth» fin da quando, cinque anni fa, venne reahzzato su disegni di German Frers: un magnifico scafo nero di 28 metri realizzato interamente in fibra di carbonio con velatura a sloop di colore grigio. E che cos'altro vorrebbe ri- cordare di questa vittoria, mister Mennem? «Che sono incredibilmente felice. E' stata una gara fantastica e una magnifica vittoria. Peccato che sia venuto a mancare anche il record, ma sarà per la prossima volta». Già, il problema del vento calato nell'ultima parte della regata... «Sapevamo fin dall'inizio che nelle ultime miglia sarebbe calato. I bollettini metereologici non consentivano di illudersi, ma certo non ci aspettavamo una bonaccia così, soprattutto a 15 miglia dall'arrivo. Altro che venti lenti, eravamo quasi fermi, con bave da 0 a 6 nodi. E' stato difficile». Ma i vostri diretti avversari non sono mai riusciti ad avvicinarsi... «No, mai. Non abbiamo più visto nessuno dietro di noi dopo il primo terzo della corsa, o forse anche da prima. E' stata quasi interamente una corsa in solitario». Come si è comportato lo «Stealth»? «Fantastico. E pensare che quando German Frers la disegnò, cinque anni fa, la pensò come una barca da Mediterraneo. Invece, mentre nel Mediterraneo alcuni imprevisti l'hanno finora privata della vittoria, è arrivata questa nettissima affermazione in Atlantico. Vuol dire che, se non ci sono incidenti, la barca, oltre che enormi potenzialità, ha anche un'impressionante adattabilità». Chi è stato il più bravo a bordo? «Tutti e 18 i membri dell'equipaggio, hanno svolto un magnifico lavoro. Dall'altro skipper Ken Read al capocronometrista Paul Standbridge, all'ultimo acquisto Lapo Elkann e a tutti gli altri, di cui mi piacerebbe qui elencare i nomi». [p. p.j «La barca, che era stata progettata per il Mediterraneo, si è affermata in Atlantico: ha grande adattabilità» L'equipaggio dello «Stealth» e nell'altra foto Lapo Elkann
Luoghi citati: Londra
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