«I Black bloc sono un'associazione per delinquere»

«I Black bloc sono un'associazione per delinquere» «I Black bloc sono un'associazione per delinquere» I magistrati : usano I nternet per trovare seguaci. Confermati dieci arresti Brunella Giovara inviata a GENOVA Neri, cattivi, pericolosi. «Una forza reale», politicamente matura, contro la quale le forze dell'ordine e i magistrati dovranno confrontarsi sempre più. Il primo identikit dei Black Bloc compare nell'ordinanza con la quale i giudici del riesame hanno stabilito ieri di non scarcerare dieci tedeschi sospettati di appartenere a questa organizzazione. Qui riconosciuta per la prima volta come una vera associazione per delinquere, che corre su Internet e sulla Rete diffonde il proprio manifesto politico. L'analisi del fenomeno parte dalle definizioni che i Black Bloc danno di sé su alcuni sili esaminali dal pubblico ministero. Da uno di questi «emerge una lattica pianificala», basala sulla debolezza dell'avversario: «La polizia non ama la guerriglia urbana, che mal si accorda con le sue tattiche militari che vogliono situazioni lente, monolitiche e prevedibili per poter dispiegare la sua forza di controllo pachidermica e il suo ordine gerarchico pianificato». L'organizzazione dei Black Bloc, invece, «ha una forma orizzontale, non gerarchica, pronta ad evitare il peso di una gestione centralizzata. Ess^ wn ha quindi un capo, ma degli individui che costituiscono dei piccoli gruppi affini indipendenti gli uni dagli altri. Questo modo di funzionamento permette una relativa autonomia, a livello di un'organizzazione globale, che permette di prendere decisioni ben più rapide ed egualitarie», e rende efficace la loro guerriglia urbana. Inoltre, scrivono i giudici Settembre, Orsini e Carla, «i gruppi sono costituiti da un insieme di persone che si conoscono e facili¬ tano i cambiamenti e le evoluzioni istantanee, permettono una gestione più fluida dell'azione e sono anche molto interessanti latticamente per fronteggiare la repressione poliziesca». Considerazioni, queste, basale sull'analisi dei fatti di Genova, laddove le forze dell'ordine non sono riuscite a fermare gli uomini e le donne in nero. Molte donne, almeno stando a questo documento, che decide la permanenza in carcere di Chri¬ stian Shutt, Karsten Engels e Dietrich Lab, e di ben sette donne: Alexandre Wix, Ulrike Haman, Janine Donsch, Petra Bera, Ingeborg Scheufler, Petra Heider e Astrid Monika Urban. Ai dieci tedeschi - a differenza di quella Angela Ocklenburg scarcerata due giorni fa (le avevano trovato abiti neri, un passamontagna e una maschera antigas) erano stali sequestrati oggetti che sono slati valutati come indizi di grave colpevolezza: volantini e documentazione varia «che richiamava l'appartenenza a gruppi ideologici attivamente protestatari nei confronti della globalizzazione», mappe e carte di Genova «utili peri movimenti», documenti «utili per l'assistenza medica e legale in caso di scontri», molle armi improprie, «una elevata quantità di capi di abbigliamento neri», rullini di foto scattate durante gli scontri. Tulli indizi inequivocabili della loro appartenenza ai Black Bloc, cioè un insieme di individui o di gruppi affini, che si raggruppano in modo spontaneo o organizzato in un certo momento, in occasione di manifestazioni o di azioni politiche», «gruppi cangianti e fluttuanti nel loro apparire», «si definiscono maggiormente come anarchici e propongono una prospettiva libertaria sui temi della manifestazione o dell'azione in questione». Capaci di «un'evoluzione della strategia», di «prendere decisioni collettive di grande eco», «analizzare criticamente le azioni precedenti». Teorici deH'winfiltrazione fra i manifestanti pacifici, con i quali deve essere costante una forte solidarietà». Perciò «ne consegue che la distruzione della proprietà privata non è un fine di per sé, ma propiziatoria ad altre tecniche appropriate alla situazione sul campo. E questa maturità politica fa del Black Bloc una forza reale». «Sono un'entità politica reale contro la quale le forze dell'ordine dovranno confrontarsi sempre di più» «Sui loro siti informatici sono state individuate le indicazioni per mettere in atto le tattiche di guerriglia urbana» Un'immagine del furgone dal quale sarebbero stati scaricati «oggetti atti a offendere»

Luoghi citati: Genova