L'Ulivo: cooperiamo ma niente più arroganza

L'Ulivo: cooperiamo ma niente più arroganza L'Ulivo: cooperiamo ma niente più arroganza Apertura al governo, Gasparri polemico ROMA Caldeggiato dai presidenti delle Camere^'appello di Berlusconi all'opposizione per un atteggiamento bipartisan contro la violenza e il terrorismo, nei deserti palazzi della politica ancora scossi dalla bomba di Venezia viene raccolto dal contro sinistra, sia pur con varie sfumature e distinguo. Che il clima pesante fra maggioranza e opposizione creatosi dopo il G8 debba in qualche modo rasserenarsi in vista della ripresa d'autunno, è interesse comune. Ma non è cosa facile né per gli uni ne porgli altri. Nò aiutano polemiche come quelle che nella giornata di ieri hanno visto il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri (An) attaccare aspramente il presidente dei deputati della Quercia Luciano Violante. Peraltro il capogruppo dei Ds è stato tra i primi a raccogliere l'invito al dialogo, sostenendo che la lotta contro la violenza politica riguarda l'integrità democratica del paese e può essere condotta insieme da maggioranza e opposizione, «ma nella chiarezza e nella pari dignità». Sì dunque ad «atteggiamenti concordemente definiti sui temi della sicurezza e dell'ordine pubblico». Però Violante pone alcune condizioni: «Deve finire l'utilizzazzione della maggioranza parlamentare in modo punitivo». E precisa che l'opposizione continuerà ad essere critica e alternativa come prevede una moderna democrazia bipolare: «Scordatevi il compromesso storico». Tranquilla e conciliante la replica del ministro Pisanu: «Il governo non chiede all'opposizione sconti, ma un atteggiamento responsabile sui temi della violenza e dell'ordine pubbhco». Il centro sinistra, e i particolare la sinistra e i Verdi, è in in una posizione delicata, in bilico fra la solidarietà al movimento anti global che sarebbe sbaghato «criminahzzare in modo indifferenziato» (è ancora Violante) e la presa di distanza radicale da ogni violenza, «la necessità di compattarsi a sostegno dell'azione delle istituzioni, quando viene messa a rischio la stabilità e la sicurezza democratica» (come afferma il vicepresidente della Margherita Arturo Parisi) e il suo diritto-dovere a un'opposizione in Parlamento anche dura, ma «in un clima di reciproco rispetto e di condivisione delle regole» come auspica il coordinatore della Margerita Dario Franceschini, il quale chiede alla maggioranza di abbandonare «l'arroganza e le vendette». I più perplessi a raccogliere l'invito di Berlusconi,a parte Bertinotti che difende in toto 0 movimento antiglobal, sono i Verdi. Poi arriva l'attacco a freddo di Gasparri a Violante, accusato di avere nei giorni scorsi annunciato la «mobihtazione di piazza delle sinistre contro il governo col linguaggio di una persona scarsamente responsabile e totalmente sconvolta dalla perdita di potere», di «essere stato comunista come erano comuniste le Brigate rosse», oltre che di continuare ad usare gli aerei di Stato. Pronta la risposta del capogruppo della Quercia ( il quale in realtà aveva annunciato una campagna di raccolta di firme per chiedere un'indagine conoscitiva sulle violenze a Genova): «Mi chiedo quale compatibilità ci sia tra l'appello rivolto ieri all'opposizione dal Presidente del Consiglio e le volgarità e menzogne dette oggi dal ministro Maurizio Gasparri. Nella maggioranza e nel governo è necessario mettere un po' d'ordine se si vuol combattere la violenza politica», [m. g. b.l Violante: però scordatevi il compromesso storico Pisanu: non chiediamo sconti a nessuno Il ministro di An: l'ex presidente della Camera è stato comunista come le Br Venezia, saracinesche divelte accanto al tribunale il giorno dopo l'attentato

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