«Gli 007 conoscono il capo dei terroristi»

«Gli 007 conoscono il capo dei terroristi» «Gli 007 conoscono il capo dei terroristi» I servizi segreti britannici non possono arrestarlo perché non hanno le prove corrispondente da tONDRA I servizi di sicurezza britannici conoscono l'identità dell'attuale capo della Beai Ira, sanno dove vive e dove lavora, ma non possono arrestarlo, perché incensurato e perché non hanno ancora prove materiali del suo diretto coinvolgimento in precisi atti criminali. Lo ha rivelato ieri il domenicale «The Observer», sostenendo di conoscere anche il nome del terrorista, ma di non poterlo pubblicare per ragioni legali. L'uomo lavora in una fabbrica nella Repubblica d'Irlanda vicina al confine con l'Irlanda del Nord. Sarebbe stato nominato comandante della Beai Ira, l'ala intransigente dell'Ira che si oppone agli accordi del Good Friday ed é ritenuta responsabile di decine di attentati negli ultimi tre anni, in una riunione svoltasi vicino a Dundalk all'inizio dell'anno, poco dopo l'arresto di Michael McKevitt, il precedente comandante della Beai Ira, ora nelle carceri della Repubblica d'Irlanda in attesa di processo. All'arresto di McKevitt si arrivò grazie all'opera di un infiltrato, l'agente dell'Fbi americana David Rupert, che, facendosi passare per un sostenitore d'oltre Atlantico del movimento, conquistò la fiducia del vertice della Real Ira a suon di dollari. Adesso Rupert è tornato negli Stati Uniti, dove vive sotto identità coperta. Ma, grazie a lui, oltre all'arresto di McKevitt scattarono altre operazioni: in Slovacchia agenti inglesi, fattisi passare per emissari di Saddam Hussein, arrestarono tre militanti della Real Ira che volevano comprare armi; nella Repubblica d'Irlan¬ da vennero scoperti magazzini d'armi e complessivamente 25 militanti della Beai Ira vennero arrestati. E' probabile che si debbano al lavoro impostato da Bupert anche le informazioni che hanno consentito l'identificazione del nuovo comandante del gruppo terroristico. I servizi credono di essere in possesso di altre informazioni valide. Si ritiene che i militanti della Real Ira siano circa 150 (poco meno di 200 con quelli in carcere), in gran parte concentrati nel confine del Souih Armagli (una sessantina) e nella vicina Newry (una ventina). Inoltre, per quanto riguarda Londra, dove la Real Ira è ritenuta responsabile dell'ultimo grosso attentato, quello di Ealing-Broadway, si ritiene che i terroristi operativi siano una dozzina, divisi in due gruppi strettamente coordinati. Queste informazioni sono certamente qualcosa, ma non sono purtroppo sufficienti a garantire la sicurezza nelle prossime settimane. I servizi sono infaui convinti che i terroristi torneranno a colpire, e presto, sui continente britannico. In particolare, si teme un altro attentalo a Londra nell'arco delle prossime due settimane. E poiché la bomba di Ealing per poco non causò un massacro, c'è la preoccupazione che i terroristi si possano essere convinti a rischiare l'impopolarità che deriverebbe loro dallo spargimento di altro sangue. Lo stato di tensione è quindi molto alto e solo labituale compostezza degli inglesi nelle situazioni difficili impedisce che appaia drammaticamente. [p.pas.]

Persone citate: David Rupert, Friday, Michael Mckevitt, Real Ira, Saddam Hussein

Luoghi citati: Irlanda, Irlanda Del Nord, Londra, Slovacchia, Stati Uniti