«A Genova violati i diritti della difesa» di Giacomo Galeazzi

«A Genova violati i diritti della difesa» «A Genova violati i diritti della difesa» Nasce il Genoa legai forum: trecento avvocati che assistono gli antigloba Giacomo Galeazzi ROMA Minacce di stupri, molestie sessuali e torture nelle carceri e nelle caserme. I fatti di Genova costellano di circostanze impressionanti il libro bianco che stanno preparando gli avvocati che si sono associati nel Genoa Legai Forum. La prossima tappa sarà l'istituzione di un tribunale internazionale, composto da giuristi europei e qualche premio Nobel. GÙ avvocati puntano l'indice soprattutto contro il procuratore capo di Genova, Francesco Meloni. «Lavoriamo in condizioni difficUi - accusa Piero Augustoni, legale genovese del Gsf - nel capoluogo ligure continua a gravare suUe persone il clima di scarsissima legalità che regna dai giorni precedenti al summit degh otto grandi». Dalla raccolta di testimonianze sul blitz del 21 luglio, gli avvocati riscontrano ima tendenza a mantenere l'anonimato, nonostante esistano cinque denunce di giovani in carce- re che hanno subito molestie sessuali. Perciò, secondo gli assistenti legali degli antiglobal, occorre ribadire «l'importanza del contributo di ognuno». Gli avvocati che difendono i diritti del movimento anti-globalizzazione, nella conferenza stampa di ieri, hanno criticato in modo particolare le affermazioni del procuratore Francesco Meloni sull'assenza dei legali al blitz della polizia nelle scuole genovesi che ospitavano la sede del Gsf e sul divieto d'incontro tra i manifestanti e i loro difensori. «Se Meloni ritiene che non esistessero le condizioni che consentivano la presenza degh avvocati precisa il Genoa Legai Forum poteva farci scortare all'interno degh istituti scolastici, visto che eravamo presenti sul luogo. Ma ha preferito farci trattenere all'esterno». Quanto al divieto d'incontro, «deve essere emanato ad personam, dietro motivazioni specifiche, mentre non è stato emesso neanche un decreto generico per impedire alle persone fermate di ottenere assistenza legale». In questo modo, secondo il coordinamento dei giuristi democratici, si è provveduto a mettere fuori confine cittadini comunitari e persino un italiano, «dopo averli trasportati da una questura all'altra (Pavia, Alessandria, Voghera) senza che potessero mai essere assistiti nei loro diritti». Ma nella bufera adesso, è in primo luogo la procura di Genova. «Non siamo così ingenui da credere - avvertono i legali che il divieto di colloquio tra i manifestanti e i loro avvocati non sia stato deciso nei giorni precedenti il GB dal procuratore capo, dal questore e dal capo della polizia». Un divieto simile, secondo il Gif, lo si discute 10-15 giorni prima che venga emessa un'ordinanza. «Nonostante il procuratore Meloni continui a dire che il differimento del colloquio è stato solo di qualche ora - affermano - la realtà è che c'è stato un autentico black-out di oltre 30 ore». Il Genoa Legai Forum è una rete di circa 300 avvocati sparsi in tutta Italia che si è costituita contro le «gravi violazioni dei diritti di difesa». «Pensiamo soprattutto - dice Menzione - alla difesa dei 51 che sono ancora in carcere. Dietro le sbarre non sono finiti coloro che hanno devastato Genova. Basti pensare ai 25 austriaci dell'associazione teatrale, perquisiti e incarcerati pur essendo sicuramente estranei ai fatti di violenza». Il Tribunale del riesame deciderà la prossima settimana sulle impugnazioni, presentate dai legali per confermare o no lo stato di detenzione. A giudizio del Genoa Legai Forum, Ansoino Andreassi, Arnaldo La Barbera e Francesco Colucci, i tre funzionari di polizia rimossi dall'incarico, sono soltanto i capri espiatori, «le vere responsabilità sono politiche». Un tribunale intemazionale condurrà un'inchiesta alternativa a quella ministeriale. La sessione di apertura del nuovo organismo è prevista a Genova nei primi giorni di ottobre. «Saranno necessari alcuni mesi di tempo - sottolinea il Gif - per vaghare le testimonianze, poi a Ginevra si terrà la sessione conclusiva per fare piena luce sui pestaggi avvenuti a Genova. Il governo dovrà rispondere anche in sede europea». Ieri sera gli avvocati, al villaggio globale di Testacelo, hanno pure mostrato immagini inedite che si riferiscono alle manifestazioni di piazza e foto scattate pochi attimi prima che morisse Carlo Giuliani. «Gli hard disk dei computer sottratti dagli agenti durante il blitz alla scuola Diaz erano proprio nell'ufficio legale del Gsf - rivela Raffaele Caruso, uno dei giuristi degh antiglobal -, contenevano denunce da parte di alcuni manifestanti per aggressioni compiute dalle forze dell'ordine nel corso degh scontri e per ima discutibile gestione dell'ordine pubbhco in piazza Manin, dove si trovavano i pacifisti della Rete Lilliput. Ho le foto dei computer violati dai poliziotti, ma sugli hard disk spariti non c'è alcun verbale di sequestro». «Perché il procuratore Meloni ha impedito ai fermati di incontrare i difensori per trenta lunghe ore?» «In carcere ancora molti che non hanno fatto niente. Cinque ragazze hanno subito molestie sessuali nella caserma» Vittorio Agnoletto portavoce del Genoa Social Forum