All'Aja la prima condanna per genocidio

All'Aja la prima condanna per genocidio IL nflASSAORO DELL'11 LUGLI01995 IL PIÙ' GRAVE DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE All'Aja la prima condanna per genocidio Quarantasei anni al generale serbo colpevole della strage di Srebrenica Ingrid Badurina ZAGABRIA «Generale Krstic, lei è colpevole per aver partecipato con piena coscienza alla deportazione di donne, bambini e vecchi, lei è colpevole per l'uccisione di migliaia di bosniaci musulmani dal 10 al 19 luglio del 1995, lei è colpevole delle indicibili sofferenze che hanno patito i musulmani di Bosnia, lei è colpevole per aver accettato il piano dello sterminio in massa dei musulmani di Srebrenica, e quindi, generale Krstic, lei è colpevole di genocidio». Impassibile, il generale serbo bosniaco Radoslav Krstic ha ascoltato ieri la sentenza del Tribunale penale intemazionale dell'Aja che lo ha condannato a 46 anni di carcere con l'accusa di genocidio. Al cinquantatreenne Krstic, che cammina con l'aiuto delle stampelle dopo aver perso una gamba nell'esplosione di una mina, la corte ha concesso di rimanere seduto al momento della lettura del verdetto. Vestito nero, camicia bianca, cravatta a quadri bianconeri, il generale ha ascoltato senza batter ciglio per un'ora e mezzo l'interminabile elenco delle atrocità commesse dalle truppe al suo comando nell'enclave musulmana di Srebrenica nel luglio del '95. Nelmassacro, che viene considerato il più atroce episodio di guerra nell'Europa dopo il secondo conflitto mondiale, vennero uccisi 8 mila uomini e ragazzi musulmani, mentre il resto della popolazione venne deportato a forza in altre regioni della Bosnia. Il generale Krstic, che comandava le truppe, serbo bosniache che hanno dato l'assalto a Srebrenica, è il primo imputato che il Tribunale penale dell'Aja condanna «per genocidio», l'incriminazione più grave prevista da questa corte. «E' stato difficile provare l'accusa di genocidio» ha dichiarato il procuratore Mark Harmon, che ha portato 116 testimoni di fronte al Tribunale. «In cinque giorni è stata distrutta un'intera comunità della Bosnia orientale. Quel che è rimasto sono soltanto le memorie» ha detto Harmon nella sua tirata finale. Secondo l'accusa, da un iniziale piano di pulizia etnica le truppe serbo bosniache sono passate al piano di genocidio, sterminando tutti gli uomini musulmani per impedire la riproduzione della popolazione di Srebrenica. Il generale Krstic, che è stato arrestato dalle truppe dell'Unprofor nel 1998, si è da sempre dichiarato innocente. I suoi difensori hanno sostenuto in un primo momento che non era nemmeno presente al momento dell'entrata delle truppe serbo bosniache a Srebrenica. Ma una videoregistrazione lo ha inchiodato: Krstic, in uniforme da guerra, cammina a pochi passi di distanza dal generale Ratko Mladic, l'ex comandante in capo delle truppe serbo bosniache che ha diretto personalmente il massacro di Srebrenica. All'inizio del luglio del '95 le truppe serbo bosmache hanno assediato la città di Srebrenica che era una delle enclavi musulmane della Bosnia orientale protette dall'Onu. Seicento caschi blu olandesi dovevano garantire la sicurezza dei circa 25 mila abitanti del posto. A Srebrenica si erano rifugiati 5 mila profughi musulmani scappati da altre zone di fronte al terrore dei serbi. Il 6 luglio le truppe di Mladic assediarono la città, bombardando senza tregua l'abitato. I musulmani chiesero per giorni ai caschi blu di restituire loro le armi che avevano consegnato poco tempo prima. Per tutta risposta i soldati olandesi delle forze di pace chiesero una copertura aerea al loro quartier generale a Sarajevo. Intanto però i miliziani serbi stavano avanzando, dopo aver preso tra l'altro dieci caschi blu in ostaggio. Nel pomeriggio dell'I 1 luglio due caccia dell'aviazione olandese sganciarono due bombe sulle postazioni serbo bosniache. I serbi risposero minacciando di uccidere gli ostaggi. Poche ore dopo Mladic ed i suoi uomini entrarono a Srebrenica. Cominciarono immediatamente a separare gli uomini dalle donne. Insieme ai bambini ed ai vecchi queste ultime furono caricale a forza su camion e autobus e deportate in altre parti del Paese. Molti fuggirono nei boschi e camminarono per giorni prima di trovare un rifugio. Dopo aver ammucchiato gli uomini e i ragazzi musulmani i soldati serbi spararono per ore uccidendo 8 mila persone. I cadaveri furono gettati nelle fosse comuni. I pochi sopravvissuti all'eccidio hanno testimoniato al processo contro il generale Krstic. Alcuni giorni fa sono stati esumati altri 203 cadaveri di Srebrenica. Finora sono stati ritrovati i resti di 4500 persone. In occasione del sesto anniversario del massacro alcune centinaia di donne di Srebrenica hanno ottenuto l'autorizzazione di recarsi nella loro città che oggi appartiene alla Republika Srpska, l'entità serba di Bosnia dove non è mai rientrato nessun musulmano. Pochi giorni fa l'associazione delle donne di Srebrenica si è vista recapitare la fattura con i costi del dispositivo di sicurezza organizzato in occasione del loro arrivo dalle autorità serbo bosniache. Drago Gacesa, capo della polizia della Republika Srpska, ha confermato che si tratta di 560 milioni di lire, annunciando che simili fatture verranno inviate per l'inaugurazione della prima pietra della moschea di Banja Luka, distrutta dai serbi durante la guerra. RADISLAV KRSTIC Serbo-bosniaco, 53 anni, è il generale che ni luglio 1995 guidò l'assalto delle truppe serbe contro la città di Srebrenica. Il Tpi lo ha condannato a 46 anni di carcere ILMASSACRO A Srebrenica, enclave a maggioranza musulmana nella Bosnia orientale, i serbi hanno massacrato più di 4000 uomini, donne e bambini, sotterrandoli in fosse comuni. Ancora oggi, migliaia di persone risultano disperse GLI ALTRI RICERCATI Radovan Karadzic, psichiatra di 56 anni, presidente della Repubblica serba di Bosnia, è considerato l'ideologo della pulizia etnica Ratko Mladic, 57 anni, comandante dell'esercito serbo-bosniaco Dragan Obrenovìc, 38 anni, tenente colonnello, era a capo della brigata Zvornik che conquistò la città ANSA-CENTIMETRI ^~,..r..r*-.~*rmm*r,m!p,,,.~... r~m.~~vr^.,m.~,.,r.^.x.,v,.t.,vm.^,».rmr'-~"'-~'~ ,.~.,..^^.,,-,,,,™.^~..,.1,.,1~,»:,,,-,,;~.:. ^.....^.....^-...-..^...-.......-^.-^..^--^-.y^.^nvrvy^ Mare Adriatico .^■..,...!v-.....-...-..-"-.? L'obitorio della città bosniaca di Tuzia, dove sono conservati i resti di 3.500 dei settemila musulmani massacrati dai serbo-bosniaci a Srebrenica