Per Ferrari-Schumi una domenica di paura di Cristiano Chiavegato

Per Ferrari-Schumi una domenica di paura Per Ferrari-Schumi una domenica di paura Il tedesco rallenta al via, Burti lo tampona a 200 l'ora e vola in aria: illesi Cristiano Chiavegato inviato a HOCKENHEIM Una classifica che va stretta a molti, quella del Gran Premio di Germania. Ma il risultato finale premia comunque la Williams con l'affermazione di Ralf Schumacher e la Ferrari che ha consolidato le sue posizioni di leader, sia fra i piloti che i costruttori. Ormai i titoli mondiah di Formula 1 sono veramente a un passo. Michael Schumacher potrebbe chiudere la sfida con Coulthard fra tre settimane in Ungheria: una vittoria o comunque quattro punti in più del rivale gli basteranno per avere la matematica certezza della conquista del titolo. E non si può dire che il pilota tedesco, ieri anche accompagnato dalla fortuna, non si stia meritando il quarto casco iridato. Un impegno totale in prova e in gara, sei primi posti e otto pole position costituiscono un bilancio da campione, senza discussioni. E non soltanto: Michael ha anche superato un periodo molto difficile. Prima il brutto incidente nei recenti test di Monza e ieri ima coUisione da brividi al via della corsa di Hockenheim. La scena è stata drammatica: dopo una partenza che sembrava normale si è vista la Ferrari rallentare improvvisamente in mezzo alla pista dopo aver percorso qualche decina di metri. Le vetture che seguivano si sono allargate per passare, a destra e a sinistra, ma hanno coperto la visuale a Luciano Burti, che si era lanciato dall'ottava fila. Il brasiliano, che già filava a quasi 200 chilometri orari, ha tentato di frenare e di scartare, ma non ha potuto evitare un violentissimo impatto. La sua Prost, dopo aver colpito la Ferrari di Schumi nella parte posteriore distruggendola a metà, è volata in aria per ricadere capovolta sull'asfalto (e il casco del pilota lo ha sfiorato), poi è tornata con un looping in posizione normale ed è piombata come un missile sulle barriere, frantumandosi. Una ruota della vettura di Burti è schizzata verso il cielo ed è piombata sulla Arrows di Bernoldi, che stava superando gli ostacoli, per poi essere scaricata al bordo della pista. Anche Bernoldi si è salvato per miracolo. Pezzi delle monoposto coinvolte si sono sparsi per un largo raggio. Andy Davis, meccanico della Jaguar che si trovava ai box, forse si è spaventato nel Prova sospsi riparte esi ritira: maCoulthard Mondiale esa, poi Michael anche si ferma vicinissimo vedere la scena, è inciampato e si è rotto un piede. Davis è stato portato via in autoambulanza, ma niente di grave. E i piloti non si sono fatti un graffio. Schumacher ha poi preso la vettura di riserva per la seconda partenza, Burti pure. Soltanto quando si è ritirato, con il braccio sinistro leggermente indolenzito, il brasiliano ha detto: «Non ho avuto il tempo di avere paura, perché tutto si è svolto in un attimo. Solo quando mi sono ritirato (per una successiva uscita di pista..., ndr), vedendo le immagini sul video mi sono reso conto dei rischi che ho corso. Certo, queste vetture sono robuste...». L'incidente tra Schumacher e Burti ha richiesto l'impiego della safety car. Pareva che la corsa dovesse essere solo rallentata per qualche tornata. Tuttavia, al primo passaggio sul rettifilo dei box, piloti e direttore di gara si sono resi conto che i detriti sparsi su tutta la larghezza della pista avrebbero costruito un pericolo enorme per le vetture lanciate a 300 chilometri orari. Ed è stato deciso di esporre la bandiera rossa e di ricominciare da capo. Il regolamento in questi casi è preciso: se non scilo stati ancora percorsi due giri, tutti" possono cambiare vettura e riprendere la loro posizione sullo schieramento. E viene data una seconda partenza, con tutti i giri da percorrere, 45 per il Gran Premio di Germania. Schumacher e Burti hanno ripreso il volante come se nulla fosse successo. I guai del tedesco però non erano finiti. Il suo ritiro al 24" giro (quando Hakkinen era già ai box da tempo), seguito da quelli di Irvine, Raikkonen, Montoya e Coulthard, hanno favorito largamente i piloti che si trovavano al centro del gruppo degli inseguitori. E mentre Barrichello ha concluso cil secondo posto una gara di straordinaria intensità (e bravura) sul podio - terzo gradino - per la seconda volta dall'inizio della stagione, è salito Jacques Villeneuve. Alle spalle del canadese, come miracolate, le Benetton del sempre veloce Fisichella, quarto e di Button. Un punticino anche per il solito, combattivo, Jean Alesi. Soltanto l'ormai disperato Jamo Trulli, con una Jordan che in gara fa sempre acqua da tutte le parti, non ha raccolto nulla. Ci vuole una forza dannata, come quella dell'abruzzese, per non piangere. Prova sospesa, poi si riparte e Michael si ritira: ma anche Coulthard si ferma Mondiale vicinissimo TRI li! La vettura di Burti vola in aria dopo aver tamponato la Ferrari di Schumi: grande paura per i due piloti che (sopra) sì abbracciano dopql'incideQte

Luoghi citati: Germania, Monza, Ungheria