Berlusconì-Stoiber, nuovo asse europeo

Berlusconì-Stoiber, nuovo asse europeo Berlusconì-Stoiber, nuovo asse europeo Scettica Berlino, il premier stringe il rapporto con la Csu retroscena Emanuele Novazìo ROMA LI ASSE italo-tedesco» non i passa per Berlino. Passa da Monaco, capoluogo bavarese e feudo storico della Csu, il partito conservatore guidato da Edmund Stoiber. Il 12 e il 13 ottobre Silvio Berlusconi sarà ospite del Congresso dei Cristiano sociali a Norimberga, annuncia il numero due del partito Horst Seebofer, ex ministro della Sanità nell'ultimo governo Kohl. Sarà, la presenza del premier italiano nella città francone, un simbolo forte della nuova cooperazione fra il governo di centro destr^ e il blocco conservatore tedesco che fa capo all'Unione dei partiti cristiani, la Cdu di Angela Merkel e la bavarese Csu di Stoiber: l'uomo politico che molti in Germania considerano il naturale sfidante di Gerhard Schroeder alle elezioni generah del prossimo anno, e l'unico leader dell'opposizione ad avere qualche possibilità di successo in una sfida che annuncia difficoltà enormi. Ma l'incontro di Norimberga sarà, prima di tutto, la consacrazione di im'alleanza che presenta valenze pohtiche importanti non solo per i due Paesi ma per l'Unione europea. Berlusconi e Stoiber - che si erano incontrati allo stadio di San Siro poco dopo la vittoria del leader di Forza Italia, il 27 maggio, per la finale di Champion League fra Bayem Mùnchen e Valencia - hanno messo a punto un documento comune sull'Europa scaturito dalla mis- sione a Roma di 41 deputati Csu, dieci giorni fa, guidati dal capogruppo al Bundestag Michael Glos e dallo stesso Stoiber. La delegazione bavarese è stata ricevuta dall'intera leadership della Casa delle Libertà: in quell'occasione è stata decisa una strategia comune su temi di politica estera e in particolare sull'Europa, come risulta da un documento riservato pubblicato ieri dalla «Welt am Sonntag». Berlusconi e Stoiber, si legge nel documento, vogliono impe- gnarsi per una chiara delimitazione delle competenze fra Europa da una parte, e Stati nazionali e regionali dall'altra. In questa chiave, i due leader si propongono di rafforzare il cosiddetto «principio di sussidiarietà» - in sostanza, di dare spazio all'autonomia degli Stati e delle regioni nei confronti della quale l'intervento dell'Europa è un completamento e un sussidio - e di rafforzarne la validità in un trattato europeo. E' questa la strada giusta da seguire per il bene dell'Europa, sostengono, perché per molti cittadini l'Europa non è abbastanza trasparente e non trova dunque credito, non viene accettata ma guardata con crescente diffidenza. L'avvicinamento fra Roma e Monaco ha dunque come prima chiave di lettura l'Europa: Berlusconi e Stoiber ne condividono un'immagine più snella e meno «burocratica», nel solco del regionalismo del quale Stoiber è da anni il protagonista assoluto non soltanto in Germania. Ma la nuova collaborazio- ne fra il capo di Forza Italia e il leader dei cristiano-sociali ha anche una valenza istituzionale inedita, dal momento che avvia una strategia comune su temi intemazionali fra un capo di governo e un presidente regionale; una complicità che rischia di generare una contraddizione, per un premier impegnato a favorire un regionalismo che gli sottrarrebbe potere. Infine, l'avvicinamento fra il leader di Forza Italia e il capo dei cristiano-sociah ha una ricaduta insieme europea e nazionale, per il presidente del Consiglio italiano: Stoiber fornisce a Berlusconi una «sponda tedesca» preziosa per due ragioni. Intanto, perché il premier italiano e il Cancelliere tedesco non c'è mai stata una particolare sintonia, e la situazione non sembra migliorata in tempi recenti: più in generale c'è una mal dissimulata diffidenza, a Berlino, per il governo italiano di centrodestra. La seconda ragione è legata alla stretta attualità pohtica, il G8 e le polemiche intemazionali che sono seguite alle violenze di strada e ai durissimi interventi della polizia contro i manifestanti, molti dei quali stranieri: la Germania di Schroeder è stata in prima linea nel chiedere a Roma «chiarimenti» sull'accaduto. Sullo sfondo, si intuisce l'intenzione di dar vita a un ampio fronte popolare europeo che, oltre all'asse BerlusconiStoiber, ha protagonisti e interlocutori importanti nei partiti di govemo in Rocco Buttiglione, amico personale di Helmut Kohl e da sempre molto vicino alla tedesca Cdu; e Roberto Formigoni, presidente della Lombardia e leader della via italiana alla devolution. Il bavarese può essere la sponda adatta assieme al numero uno della Cdu Angela Merkel I due leader puntano a rinsaldare il principio di sussidiarietà dando più spazio all'autonomia di Stati ed enti locali «L'amico Edmund» è considerato lo sfidante naturale di Gerhard Schroeder l'anno prossimo Il premier Berlusconi a ottobre sarà a Norimberga al congresso della Csu per rafforzare l'alleanza con Stoiber (a destra)