Altra inchiesta, violenze in caserma nel mirino di Alessandra Pieracci

Altra inchiesta, violenze in caserma nel mirino IL BILANCIO DELL'OPERAZIONE DI POLIZIA ALLA SCUOLA DIAZ Altra inchiesta, violenze in caserma nel mirino Bufera sul Gom, la polizia penitenziaria. Castelli: verificherò le accuse Alessandra Pieracci GENOVA Una secondainchiesta sul comportamento delle forze dell'ordine è stata aperta ufficialmente ieri mattina alle 10 dalla Procura della Repubblica: che cosa è successo a bordo delle camionette, all'interno delle strutture di prima detenzione, tra cui la caserma di Bolzaneto, in Valpolcevera, sede del Reparto Mobile di polizia? Italiani e stranieri via via scarcerati denunciano pestaggi a freddo, violenze fisiche e psicologiche, torture. E il pm Francesco Pinto chiede materiale e testimonianze per poter accertare la verità. Articoli di giornali, interviste, agenzie, fotografie e riprese televisive in grado di aggiungere tasselli a un affresco di violenza popolato di 194 arrestati, cui si aggiungono i 93 della notte dei manganelli, ovvero l'irruzione nella scuo a Pascoli. Il procuratore aggiunto Francesco Lalla conferma l'apertine del procedimento contro ignoti per lesioni, violenza privata e abuso d'ufficio. Aggiunge di aver chiesto un rapporto alla Digos. Ieri, infatti, ha ricevuto il dirigente Spartaco Mortola e il suo vice, Alessandro Perugini. Ma chi c'era all'interno della caserma di Bolzaneto, struttura sicura scelta, insieme con il più centrale Forte di San Giuliano, per raggruppare i fermati prima del trasferimento in carcere? A quanto pare gli uomini del Gom, il gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria, task-fprce con priorità di intervento in occasione di rivolte o di altre gravi situazioni di turbamento degli istituti di pena, diretta dal ^r,,..^ .. ',, .r muri ir; generale Alfonso Mattiello, ufficiale del disciolto Corpo degli agenti di custodia. Furono gli uomini del Gom ad intervenire a Sassari, due anni fa, durante i gravi episodi avvenuti nel carcere a seguito della traduzione di alcuni detenuti in altri istituiti di pena, e che hanno portato all'incriminazione dei vertici delle struttura penitenziaria. «La polizia penitenziaria a Genova non ha operato fuori dai siti carcerari. Men che meno alla caserma di Bolzaneto, dove era allestita un'infermeria che ha lavorato a pieno ritmo» replica Alfonso Sabella, il direttore dell'ufficio ispettivo del Dap, la direzione delTammini- strazione penitenziaria, che sabato notte ha accompagnato il ministro Castelli a Bolzaneto. E dopo un vertice in via Arenula, è il ministero della Giustizia che conferma: «Nescjn pestaggio sistematico e preordinato ad opera dei Gom. Anzi, gesti di solidarietà verso gli arrestati». Ma erano gli uomini del Gom i misteriosi individui visti uscire dalla caserma dei carabinieri di San Giuliano, assaltata dai manifestanti. «Siamo intervenuti perché i militari dell'Arma erano impegnati per i servizi di ordine pubblico e davanti al carcere di Marassi», dice Sabella. L'inchiesta sui pestaggi dei fermati si aggiunge a quella già aperta sull'irruzione nella scuola Pascoli, la notte di sabato scorso. Tutti i 93 arrestati sono stati scarcerati e due sole sono alla fine le convalide da parte del gip: riguardano donne straniere, una delle quali è rimasta a Voghera, perché il magistrato ha ritenuto di dispome la custodia cautelare. ((Abbiamo chiesto l'elenco dei partecipanti al blitz - ha detto il procuratore Lalla - ma ancora non ci è stato fornito». Adirigere l'operazione, sarebbe stato un funzionario romano. «Il numero due dello Sco?». «Dobbiamo sentirlo», la risposta del magistrato. Tutti confermati, invece, i 25 arresti di presunte tute nere, 18 uomini e 7 donne, individuati dai carabinieri a Moconesi, nell'entroterra del Levante genovese. L'accusa è pesante: partecipazione ad associazione armata denominata blackblock per commettere una serie indeterminata di reati, dalla resistenza alla devastazione e al saccheggio, in occasione di manifestazioni pubbliche». Le indagini proseguono: massima attenzione soprattutto al computer e ai dischetti che i 25 stranieri avevano a bordo. E ora i parlamentari dell'opposizione vogliono chiarezza sul dossier della polizia realizzato in vista del G8 come manuale di istruzioni per gli uomini addetti alla sicurezza e all'ordine pubblico: si invitava all'attenzione nei confronti di probabili infiltrati di estrema destra per screditare il movimento antiglobal. Pubblicato la settimana scorsa da Stampa, Corriere e dalla cronaca genovese di Repubblica, ripreso ieri dal Secolo XIX, ha suscitato reazioni a catena, alla luce degh episodi di guerriglia urbana avvenuti. A destra tracce di sangue in un angolosi termine della perquisizione, degli agenti, a sinistra quel che restava in uno degli stanzoni occupati dai ragazzi prima dell'arrivo della polizia

Luoghi citati: Genova, Moconesi, Sassari, Voghera