Internet, la sfida è la velocità

Internet, la sfida è la velocità LA GARA DELLA BANDA LARGA: PRO E CONTRO TECNICI (ED ECONOMICI) DI TRE DIVERSE TECNOLOGIE Internet, la sfida è la velocità Fibra ottica: perfetta interattività, ma spese elevate Adsl: costi bassi, ma se ci si collega in tanti si rallenta Satellite: è la soluzione ideale, ma per grandi utenti Luca De Biase Sulla scorta del boom di Internet le compagnie di telecomunicazioni hanno steso negli ultimi armi una quantità di fibra ottica lunga quanto la distanza che c'è tra la Terra e il Sole. Ma dopo la fine dell'euforia finanziaria che riguardava le aziende internettiane, dopo la chiusura di centinaia di dot-com, con l'arrivo della depressione, quella fibra è largamente sottoutilizzata rispetto alle previsioni. Aziende che hanno costruito il loro business sull'accelerazione infinita della capacità di trasporto di dati sulle reti telefoniche, come la Lucent e la Nortcl, si trovano ad attraversare una delle crisi più profonde della loro storia, non dal punto di vista tecnologico ma finanziario: le loro tecnologie, chiamate "wave division multiplexing", sono in grado di raddoppiare la portata delle fibre ottiche ogni sei-nove mesi, ma gli errori di previsione sull'e-commerce negli Stati Uniti le stanno mettendo in ginocchio. Sta di fatto, però, che la domanda degli utenti finali di Internet continua a crescere. Soprattutto in Europa e anche in Italia. Il traffico telefonico per collegamenti a Internet registrato dalla rete della Telecom Italia è passato dai 13 miliardi di minuti del 1999 ai 36 miliardi di minuti del 2000, anticipando le previsioni secondo le quali questo livello sarebbe stato raggiunto solomel 2001. Secondo l'Assinf orm il inarcato dei servizi Internet ècresciuto del 149,2 per cento tra il 1999 e il 2000. E la tendenza continua. Insomma: la crisi non consiste nella riduzione della domanda di connettività ma in una crescita inferiore rispetto alle previsioni nate all'epoca dell'euforia. Per questo sarebbe un errore pensare che la banda larga non sarà utilizzata: la crescita c'è ma non è un'esplosione. Ora, il problema è di vedere come sarà gestita questa crescita. E quali saranno le aziende che la coglieranno nel modo più valido dal punto di vista economico. Perché stiamo assistendo a ima competizione a tutto campo sia tra tecnologie alternative sia tra modi di utilizzo diversi e in grado di convincere gli utenti a passare alle connessioni più veloci alla Rete. Le tecnologie in competizione, al momento, sono tre: fibra ottica, Adsl e satellite. Nel tempo si aggiungeranno, per usi mobili, il Gprs e l'Umts. La fibra è chiaramente la soluzione migliore dal punto di vista tecnologico perqhé consente una perfetta interattività e garantisce un'ampiezza di banda gigantesca e modulare tanto da apparire virtualmente infinita. Ma ha il difetto di costare molto perché per installarla si devono bucare le strade. L'eBiscom, specializzata nei servizi di fornitura di connettività a larjjja banda per le famiglie e le aziende, se la cava con l'alleanza con l'Aem almeno nel Milanese, ma il suo è comunque un processo lungo: prevede di andare in pareggio di bilancio, ma solo nel 2006-2007. L'Adsl ha il vantaggio usare i normali fili del telefono e quindi non costa troppo né alle compagnie telefoniche né agli utenti. Il problema dell'Adsl, però, è che con il crescere degli utenti la velocità garantita diminuisce: attualmente, questa tecnologia è come un imbuto, se ci si collega in troppi tutti rallentano. Il satellite ha una struttura di costi molto diversa: richiede forti investimenti al lancio ma copre subito una vastissima popolazione e non ha bisogno dei collegamenti per l'ultimo miglio con gli utenti, che devono dotarsi solo di una parabola e dell'apparecchiatura adatta per connettere il computer. Finora aveva il difetto di trasmettere solamente, cosicché gli utenti dovevano inviare via telefono e ricevere via satellite ad alta velocità. Ma all'Eutelsat stanno studiando questo problema e la soluzione è in vista. Almeno per i grandi utenti della rete. «Non ci metteremo a competere con la fibra in aree densamente popolate di grandi utenti come Londra», dice Giuliano Berretta, leader dell'Eutelsat. «Ma potremmo essere migliori dell'Adsl nelle aree dove ci sono molti utenti che si collegano contemporaneamente. E saremo migliori di tutti nei territori meno densamente popolati». In effetti, il sateUite sta trovando il suo spazio: se la flotta Eutelsat era usata quasi completamente dalla tv fino a qualche tempo fa, oggi il 41 per cento della sua capacità è dedicato a Internet. Per grandi progetti di reti aziendali, per la trasmissione di dispacci cfi agenzia, per la telemedicina sui traghetti e altro ancora. Arturo Artom, fondatore della Netsystems, è sicuro che il satellite sarà un concorrente duro per tutti. L'unico problema, ancora una volta, è finanziario. E non è un problema da poco. li trafficper collegamcontinusoprattutte in Italia, donel gir li traffico telefonico per collegamenti al Web continua a crescere soprattutto in Europa e in Italia, dov'è triplicato nel giro di un anno jwp Sulle autostrade virtuali di Internet viaggiano sempre più numerosi navigatori, e tra gli strumenti per aumentare la velocità si è da tempo scatenata una guerra a colpi di alta tecnologia. L'immagine, realizzata da Mendola/Doug Chezem, è tratta da "The stock market"

Persone citate: Arturo Artom, Giuliano Berretta, Luca De Biase, Mendola, Milanese

Luoghi citati: Europa, Italia, Londra, Stati Uniti