«Dietro ci sono gli anarchici» di Guido Ruotolo

«Dietro ci sono gli anarchici» GLI UOMINI DELL'ANTITERRORISMO SEGUONO LA PISTA DEI GRUPPI «INSÙRREZIONALISTI» «Dietro ci sono gli anarchici» L'allarme degli investigatori: colpiranno ancora retroscena Guido Ruotolo ROMA PER il momento non ci sono state rivendicazioni, ma per gli investigatori il plico bomba recapitato alla caserma San Fruttuoso di Genova sarebbe stato spedito dagli anarco-insurrezionalisti. La (quasi) certezza della matrice dell'attentato che ha ferito il carabiniere Stefano Stoni, secondo gli esperti del Ros e del Viminale, deriva dal fatto che già in passato gli anarco-insurrezionalisti avevano utilizzato «questa metodologia terroristica». Lettere esplosive, attribuite a questi gruppi, furono recapitate al consigliere regionale torinese dei Verdi Pasquale Cavaliere, al consigliere comunale di Milano Luigi Gay e all'avvocato Giuliano Pisapia. Era il '98 e a Torino due giovani "squatter", Edoardo Massari e Soledad Rosas, si erano suicidati in carcere. L'anno scorso, poi, un altro plico-bomba fu recapitato alla caserma dei carabinieri di Musocco. Ma non è solo questo richiamo a una «metodologia» già sperimentata in passato che fa preoccupare gli investigatori. Più che possibili azioni del terrorismo intemazionale o di altre sigle locali gli investigatori non sono convinti che il volantino recapitato ieri al «Messaggero» sia stato inviato dalle Brigate Rosse che hanno ucciso il professore Massimo D'Antona -, per il Viminale «l'allarme Genova» è rappresentato soprattutto dagli «anarco-insurrezionalisti»: «Hanno rapporti consolidati a livello internazionale con frange anarchiche spagnole e greche; si richiamano a ima pratica di azione diretta, hauu o nel loro dna gli attentati dinamitardi; la loro filosofia è T'esplosivismo"». Dunque, il plico bomba genovese potrebbe essere l'annuncio di altre iniziative nelle prossime ore: «E' da mettere nel conto che la vetrina del G8 - spiega un investigatore del Ros dei carabinieri - possa essere utilizzata per iniziative teiroristiche perché, indiscutibilmente, Genova rappresenta una formidabile opportuni¬ tà per ottenere maggiore visibilità». Ma c'è un altro aspetto ancora più preoccupante e che un investigatore del Viminale sottolinea in questi termini: «A Genova gli anarco-insurrezionalisti potrebbero tentare di trasformare le manifestazioni di protesta contro il vertice del GB in guerriglia urbana». E, dunque, terrorismo e ordine pubblico potrebbero trovare un momento di saldatura (e di degenerazione) nell'iniziativa degli anarco-insurrezionalisti. Le previsioni annunciano l'arrivo dalla Spagna e dalla Grecia di almeno tremila partecipanti alle manifestazioni di protesta contro il vertice intemazionale. Tra questi manifestanti potrebbero esserci anche militanti delle frange anarchiche estremistiche in contatto con quelle italiane. Negli ultimi attentati di Milano alla basìlica di Sant'Ambrogio e al Duomo (ottobre-dicembre 2000), i volantini di rivendicazione hanno fatto riferimento alla lotta di militanti spagnoli, greci e italiani contro i regimi carcerari spedali, in particolare quello spagnolo chiamato «Fies». Nelle carceri spagnole è recluso anche l'anarchico italiano Claudio Lavazza, arrestato nel '97 per duplice omicidio, dopo una rapina a Cordova. E l'anno scorso, dopo che fu ritrovato 0 plico esplosivo alla stazione dei carabinieri di Musocco, vi fu un fallito attentato (fallito per colpa della pioggia) contro l'Ente del Turismo Ellenico di Milano. Quell'attentato fu fatto per solidarietà con un anarchico detenuto in Grecia, Nico Maziotis. E sempre in Grecia, i gruppi anarchici furono protagonisti di attentati dimostrativi contro obiettivi italiani: furono bruciate auto del personale della nostra ambasciata. Proprio per evitare questa saldatura, dalle prossime ore, nei porti di Brindisi, Bari e Ancona i controlli delle forze di polizia saranno raffomti in previsione dell'arrivo di almeno duemila greci diretti a Genova. Le forze di frontiera respingeranno quei cittadini che risulteranno avere precedenti per atti di violenza nel corso di manifestazioni. Naturalmente r«allarme Genova» non riguarda solo gli anarco-insurrezionalisti ma anche le c'ire sigle terroristiche che ruotano attor¬ no alle nuove Brigate Rosse e che sono operative. Come 0 Nipr, il Nucleo di inziativa proletaria rivoluzionaria, che il 10 maggio scorso rivendicò l'attentato dinamitardo di via Brunetti a Roma contro la sede dell'Istituto affari intemazionali e del Consiglio per le relazioni Italia-Usa. Nel documento di rivendicazione una dedica, un omaggio «ai militanti delle Brigate rosse Lorenzo Betassa, Riccardo Dura. Annamaria Ludmann e Pietro Te ;"relli, uccisi dallo stato borghese il 28 marzo a Genova». Infine, i nostri apparati di sicurezza sono allertati anche rispetto al fronte del terrorismo intemazio- naie. Nelle settimane scorse sono arrivate segnalazioni da parte di servizi segreti di altri stati per possibili iniziative legate al terrorista islamico Osama Bin Laden e alla sua rete terroristica Al Qaida. Ma proprio ieri. Eli Carmen, membro dell' Istituto di politica intemazionale per il controterrorismo di Herzliya (Tel Aviv), ha avvertito: «La minaccia rappresentata da Bin Laden al G8 è a mio parere esagerata. In questo momento gli organizzatori del vertice di Genova hanno maggiori motivi di preoccuparsi dei gruppi anarchici che pongono l'accento sull'internazionalizzazione della lotta alla globalizzazione». Si tratta di una frazione che ha contatti con frange estremiste spagnole e greche che saranno presenti a Genova Hanno già usato i plichi-bomba: furono recapitati a Pisapia, Cavaliere e Gay Gruppo di manifestanti anti-G8