Scudo spaziale, il test è riuscito Putin: così il mondo si riarmerà di Maurizio Molinari

Scudo spaziale, il test è riuscito Putin: così il mondo si riarmerà Scudo spaziale, il test è riuscito Putin: così il mondo si riarmerà Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Il test della difesa antimissile Usa sui cieli del Pacifico ò riuscito o il progetto di George Bush compio un passo avanti ma la reazione del Cremlino ò iirilata: «Salteranno tutte le inteso esistenti sul disarmo». Il boato di grida di gioia dei tecnici del centro missilistico «Ronald Reagan» sull'atollo di Kwajalein ha sottolineato allo 5.09 del mattino di ieri - ora italiana - il successo del quarto test dello «Scudo» antimissile, destinato a difenderò gli Stati Uniti e gli alleali da possìbili attacchi balistici non convenzionali. Con un impatto a 25.600 kilometri orari di velocita ad un'altezza di oltre 23 mila moiri - fuori dall'atmosfèra - il «veicolo-killer» sganciatosi dal missile intorcoltore partito dall'atollo di Kwajaloin ha distrutto la tostala disarmala del missile intercontinentale «Minuteman II» lanciato 21 minuti e 34 secondi prima dalla base di Vandenberg, in California. «I primi dati ricevuti dai nostri sensori ci dicono che tutto ha funzionato a dovere» ha commentato il generale Ronald Kadish, direttore del programma antimissilìstico del Pentagono. Dei tre esperimenti precedenti uno solo - il primo nel 1999 - ora riuscito, anche se con qualche difelto. Ieri invece sembra che tutto sia andato davvero bene. Il costo per l'erario pubblico è slato di cento milioni di dollari, oltre 220 miliardi di lire. L'Amministrazione Bush contava su questo successo per convincere il Congresso sulla fattibilità tecnica e scientifica dello «Scudo» e quindi a stanziare 8,3 miliardi di dollari - oltre 18 mila miliardi di lire - per i test del 2002. Il generalo Kadish resta tuttavia prudente: «Abbiamo a che fare con una tecnologia mollo sofisticala, abbiamo davanti suc¬ cessi e fallimenti». Il prossimo test avverrà in ottobre e per il «veicolo-killer» sarà più difficile centrare la testata disarmata perché, a differenza di quanto è avvenuto ieri, il missile «nemico» sprigionerà non uno solo ma «diversi» falsi bersagli. Dopo ottobre, se tutto filerà liscio, Kadish proverà a fermare il missile «nemico» lanciando l'intercettore non più da un silos a terra ma da una nave da guerra in movimento. Il protagonista del successo sui cieli del Pacifico è il «veicolo- killer». Slaccatosi dal missile intercettore decollato dall'atollo nelle isole Marshall, il «killer dei cieli» è entralo nell'atmosfera, si è posizionalo orientandosi con le stelle ed è stato guidato sull'obiettivo in arrivo dalla base radar di Kwajalein. A soli otto minuti dal decollo il «veicolo-killer» - peso 55 chili - si scontrava nell'atmosfera con la testata del missile «Minuteman II»: la somma delle due velocità era in quell'attimo di ben 25.600 kilometri orari e i due oggetti all'impatto si sono trasformati in pulviscolo spaziale. La scella di distruggere la testata «nemica» fuori dall'atmosfera e con la forza dell'impatto - e non con l'uso di esplosivi - nasce dalla necessità di neutralizzare qualsiasi conseguenza di un ipotetico attacco portato da Stati o organizzazioni terroristiche con armi nucleari, chimiche o batteriologiche. La reazione di Mosca non si è fatta attendere. Il portavoce del Cremlino, Alexander Yakovenko, ha accusato Washington di «mettere in pericolo tutti gli accordo sul disarmo esistenti, U cui cuore è il Trattato Abm del 1972». «E' lecito chiedersi perché gli Slati Uniti vogliano smantellare tutte le intese» ha aggiunto, confermando che il presidente Vladimir Putin solleverà la questione durante l'incontro bilaterale in programma a Genova, a margine del summit del GB. Proprio ieri è arrivato a Mosca il presidente cinese, Jiang Zemin, per una visita di quattro giorni. A Mosca non si esclude che Cina e Russia possano diffondere una dichiarazione congiunta di condanna del test anti-missilistico nel Pacifico. Il missile intercontinentale Minuteman II lanciato dalla base di Vandenberg