Accoltella i nonni per vendetta
Accoltella i nonni per vendetta Accoltella i nonni per vendetta Dopo la violenza alla sorella undicenne Tonio Aitino LECCE li odiava. Un ragazzo di 17 anni ha ucciso la nonna nel sonno e ferito gravemente il nonno che accusava di avere più volte molestato la sua sorellina di 11 anni. Li ha colpiti con un lungo coltello da cucina dopo essere entrato furtivamente in casa loro, di notte. La donna, Maria Medica, di 69 anni, è morta, trafitta alla schiena. L'uomo, Pasquale Antonicelli, di 72 anni, è ricoverato nel reparto di rianimazione nell'ospedale di Lecce dopo essere stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico. Ieri avrebbe dovuto presentarsi in tribunale per difendersi, dinanzi al giudice dell'udienza preliminare Pietro Baffa, dall'accusa di avere molestato la bambina, la sua nipotina. Il genero l'aveva denunciato un anno fa e la piccola aveva confermato. Ma quell'udienza non c'è stata. Pasquale Antonicelli e Maria Medica sono stati aggrediti dal nipote proprio sul letto aove sarebbe avvenuto il tentativo di violenza nei confronti della piccola. Prima la donna. Un colpo alla schiena. Svegliato di soprassalto, l'uomo ha tentato di difendersi dal nipote che, maneggiando il coltello, si è anche ferito a una mano dopo avere sferrato sette colpi. Una lotta breve e quindi la confessione. Uscito di casa e raggiunta la caserma dei carabinieri, il ragazzo ha raccontato, impassibile, il delitto; «Li ho uccisi; ho ucciso i miei nqnni; sono stato io, potete trovarli in via Unità d'Italia 14». Non ha detto nient'altro, chiudendosi nel silenzio e lasciando agli investigatori la difficile decifrazione di un orribile giallo familiare in cui si mescolano ima burrascosa separa¬ zione dei genitori avvenuta nel febbraio del 2000, l'odio fra genero e suoceri, le accuse di violenza sessuale, l'odio covato da un ragazzino che aveva lasciato la scuola dopo la terza media. Lavorava come elettrauto nell'officina del padre e si sentiva grande forse oltre la sua età. Era da poco passata la mezzanotte mercoledì, e a San Cesario, un piccolo paese, nessuno si è accorto che il ragazzino ha scavalcato il cancello della casa dei nonni, ha apertb la porta e, entrato in cucina, ha preso il coltello, una lama da venti centimetri. Quindi è entrato in camera da letto e ha colpito. Credeva di averli uccisi entrambi quando, sporco di sangue, è uscito di casa e ha raggiunto la caserma dei carabinieri dicendo, imperturbabile. «Li ho uccisi, sono stato io». In tutta la sua crudezza la storia è questa. La storia di Luca. Un anno fa i genitori si separano, è un divorzio-brusco. La mamma va via di casa e lascia soli con il papà tre figli, due ragazzi di 16 e 12 anni e una bambina di 10. I rapporti con i nonni materni non sono buoni e pian piano peggiorano. Titolari di un caseifìcio, i nonni vengono descritti in pc^ese come brave persone, sempre gentili. Grandi lavoratori, si alzavano presto per andare nel laboratorio del caseificio. Lei una bella donna, ma distrutta da quando la figlia era andata via. Con il nipote maggiore non c'era accordo. Quando andava .a trovare i nopni finiva sempre in litigi. Luca aveva vissuto ih un clima di rancore, alimentato dalla denuncia che il padre aveva presentato contro il nonno.. Cresciuto troppo in fretta, era protettivo come un papà nei con¬ fronti della sua sorellina. Il pubblico ministero che aveva indagato sul caso di molestie e fatto sottoporre a perizia la bimba, aveva rimandato all'udienza preliminare prevista ieri. In aula c'era il giudice Baffa e, di fronte a lui, il padre del ragazzo, pronto a costituirsi parte civile nei confronti del suocero in fin di vita. Ha insistito perché l'udienza venisse celebrata. Luca era in caserma, silenzioso di fronte a Ferruccio De Salvatore, sostituto procuratore del tribunale per i minori di Lecce, disposto solo a dire: «Sono stato io» e nient'altro. La donna è morta il marito in fin di vita Il ragazzo di 17 anni si è costituito L'anziano era sotto accusa per pedofilia L'aggressione al nonni è avvenuta in un paese vicino a Lecce
Persone citate: Baffa, Maria Medica, Pasquale Antonicelli, Pietro Baffa
Luoghi citati: Lecce, San Cesario
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