Ratzinger riabilita Rosmini

Ratzinger riabilita Rosmini VIA LIBERA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE ALLA LETTURA DELLE 40 PROPOSIZIONI DEL FILOSOFO Ratzinger riabilita Rosmini Cario Bologna STRESA A 146 anni esatti dalla morte l'opera di Antonio Rosmini, il «ribelle» della Chiesa, viene riabilitata. La Congregazione vaticana per la dottrina della fede ha dato il via libera alla lettura delle 40 proposizioni del filosofo-teologo roveretano che morì a Stresa il 10 luglio 1855. Fu Leone XIII, nel 1888, con il decreto «Post Obitum» a ritenere il pensiero di Rosmini «non consono alla verità cattolica». Con particolare soddisfazione dei gesuiti, suoi acerrimi nemici. Ieri, invece, è toccato al cardinale Joseph Ratzinger ritenere «superati i motivi di preoccupazione e di difficoltà dottrinali e prudenziali», che causarono la messa all'indice di una parte dell'opera, pur ritenendo che «resta affidata al dibattito teoretico la questione della plausibilità o meno del sistema rosminiano stesso». Resta anche la «validità oggettiva» della censura dei suoi predecessori per chi legge le frasi condannate «al di fuori del contesto del pensiero rosminiano in un'ottica idealista». L'autore è assolto, non le interpretazioni laiche. La notizia è arrivata al Centro intemazionale di studi che ha sede a Stresa proprio mentre si celebrava la ricorrenza della morte dell'abate fondatore, al Monte Calvario di Domodossola, dell'Istituto della Carità. Un segno della provvidenza, tanto cara ai rosminiam. «C'è grande gioia tra noi per una riabilitazione che si aspettava da un secolo e mezzo - dice padre Umberto Muratore, rettore e direttore culturale del centro studi -. Non era bastata, nel 1854, ad un anno dalla morte, la dichiarazione di Pio IX che riconosceva Rosmini "esente da eirore". GH avversari hanno continuato la loro azione, agitando pericoli di panteismo e ontologismo. Finché si è arrivati alle 40 proposizioni messe all'indice. Da allora è stato un continuo chiedere di riesaminarle, perchè non sembravano affatto difformi dalla verità cattolica». Il riesame c'è stato e spazza l'ultimo serio ostacolo sulla strada della beatificazione, iniziata sette anni fa con il nullaosta della Congregazione per le cause dei santi. Due anni fa era stato lo stesso Pontefice, nell'enciclica «Fides et Ratio», a citare Rosmini tra i cinque grandi pensatori in grado di orientare l'uomo contempora¬ neo per non perdersi nel problema dei rapporti tra fede e ragione. Un riconoscimento al massimo filosofo italiano delr800, autore, tra l'altro, della «Costituzione Civile secondo la Giustizia Sociale», «Delle Cinque Piaghe della Santa Chiesa» e del «Trattato della Coscienza Morale». Che cosa è successo di nuovo per riabilitare l'uomo di cui Manzoni si professò «alunno»? «In questi anni - risponde padre Muratore - non c'è stato alcuno studioso rosminiano tentato dal panteismo o dall'ontologismo. La realtà stessa ha portato a galla la vaUdità e la modernità del suo pensiero. E' la filosofia dell'essere, della verità oggettiva. Rosmini non ha abbandonato la tradizione, semplicemente ha cercato un dialogo con il pensiero modemo. Voleva dialogare con il mondo tede- sco, quel mondo che la Chiesa guardava con timore. Si è preso atto che bisognava farlo». La nota di Ratzinger restituisce freschezza e attualità alla figura di Rosmini. Ai suoi princìpi, nelle province in cui opera l'Istituto della carità, si sono formate generazioni di studenti. Il Sacro Monte Calvario di Domodossola è uno dei più noti centri di spiritualità del Piemonte. Il Centro studi di Stresa è il faro culturale: qui c'è una biblioteca sul '700 e r800 tra la più complete della regione, oltre a una casa editrice. E qui ogni estate si riuniscono studiosi da tutto il mondo. Dal 29 agosto si interrogheranno sulla crisi dell'individuo. Scrisse Rosmini nel 1841, con straordinaria attualità: «E' manifesto che si deve trovare nelle altre persone il dovere morale corrispondente di non ledere la persona, di non fare neppure un pensiero, un tentativo volto ad offenderla o sottometterla, spogliandola della sua supremazia naturale». Il Centro Studi di Stresa: «Una decisione che attendevamo da un secolo e mezzo». Cade l'ultimo ostacolo alla beatificazione Antonio Rosmini Il «ribelle» della Chiesa

Luoghi citati: Bologna, Domodossola, Piemonte, Stresa