All'Italia record della pirateria Un software su tre è

All'Italia record della pirateria Un software su tre è SOS DELLE INDUSTRIE. SI GIUSTIFICA UN TERZO DEGLI UTENTI: «COLPA DI PREZZI TROPPO ALTI» All'Italia record della pirateria Un software su tre è Francesca Paci Siamo la patria del «falso d'autore», dice la Business Software Alliance, la società intemazionale contro la pirateria informatica: oltre un programma su tre, in Italia, è copiato illegalmen'Mi. Nel 2001 le pellicole americana distribuite a Milano, Roma, Napoli, hanno perso 140 milioni di dollari nella competizione con le copie di contrabbando, conferma l'International Intellectual Property, il coordinamento delle associazioni di categoria. Due rapporti differenti bollano l'anno passato come il peggiore nella storia del copyright. L'Italia, a quota meno 468.187 euro tra software, compact disc, carte di credito, documenti d'identità clonati, primeggia in Europa e cede la testa della classifica mondiale a Vietnam, Cina, Indonesia, Pakistan, Libano, Qatar, Nicaragua, Bolivia. Se pure Pechino corre ai ripari, multando di 30 mila euro il Museo della Rivoluzione per aver venduto senza autorizzazione stampe d'un dipinto raffigurante Mao, l'allarme è serio. Rispetto al 25nZo della Gran Bretagna, il 45^0 di prodotti contraffatti nel nostro Paes^ balza all'occhio, specie se accompagnato da un'opinione pubblica che per il 32X dà come giustificazione l'elevato costo dei software, per il 210Zo ritiene ci siano cose più importanti di cui preoccuparsi, per VìlVu s'adegua alla legge del «così fan tutti» (dati Bsa). Gli ultimi 2500 ed pirata sono stati sequestrati ieri mattina a Roma. I nove extracomunitari arrestati disponevano ogni mattino le novità masterizzate di David Bowie, Adriano Celentano, Morcheeba, ribassate del 50-60 per cento, sul telo steso lungo via Cola di Rienzo e viale Giulio Cesare. Secondo il rapporto dell'Iipa, «la legge del 2000 sul diritto d'autore non è bastata a tutelare l'Italia». Accanto al ragazzo che «boicotta» il prezzo imposto dalle case discografiche sulle ultime uscite e scarica dal Web file audio come fossero e-mail, c'è il racket del falso. La Polizia Postale, responsabile della criminalità nella Rete, parla di «profitti del 900 per cento». Il prezzo di Windows Xp è di 335 euro, il clone costa solo 10 euro. Alla stessa cifra si trova Office Xp (618 euro di listino), Autocad (4500 euro), Photoshop (1249 euro). Il direttore antipirateria della Microsoft Italia, Norberto Didier, ha denunciato «500 milioni di mancati introiti, 37 mila posti di lavoro a rischio, il 28,40Zo dei rivenditori convertiti alla contraffazione, più conveniente della vendita di originali». La novità è il settore satelli¬ tare. Abramo M., gestore d'un phone center torinese, originario del Marocco, se la prende con i dirimpettai abusivi che, «da quando commerciano in false tessere telefoniche, mi hanno messo ko gli affari». Un'inezia rispetto al business delle smart card che permettono di decodificare il segnale della pay tv: una su due è un'imitazione (dati lipa). Nel colabrodo del copyright ogni governo s'arrangia come può. La regola preventiva del «farsi amico il peggior nemico», adottala da numerose aziende informatiche intemazionali che hanno finito per assumere ex-hackers convertiti alla legalità, mantiene il suo fascino. Una settimana fa, all'Anzar High School di San Juan Bautista, in California, lo studente Reid Ellison s'è visto assegnare un voto di 10 e lode per essere riuscito a violare il sistema di computer della sua scuola. L'Italia resta ancorata metodi tradizionali. Il vicequestore della Polizia Postale Sergio Staro ricapitola; «Per i casi di hacking, cioè di pirateria informatica, si rischia la reclusione da uno a cinque anni, a meno che non si tratti di violazione di sistemi governativi, un reato per il quale gli anni previsti sono otto». Vendere abusivamente ed oppure videogiochi duplicati può costare da sei mesi a tre anni di prigione, e una sanzione fino a 15 mila euro. Ma attenzione: anche chi compra il falso può beccarsi una multa da 150 euro. E tomare a casa a mani vuote. La clonazione delle schede per la pay tv e dei ed ha fatto segnare cifre record nel 2002

Persone citate: Adriano Celentano, Bautista, David Bowie, Francesca Paci, Mao, Norberto Didier, Paes, Reid Ellison, Sergio Staro