Il leader della Cecenia ribelle «Kamikaze, basta attentati»

Il leader della Cecenia ribelle «Kamikaze, basta attentati» UN APPELLO DI ASLAN MASKHADOV SUL SITO INTERNET DEGLI INDIPENDENTISTI Il leader della Cecenia ribelle «Kamikaze, basta attentati» MOSCA Ieri sera gli scavi tra le macerie del palazzo del governo di Grozny sono stati interrotti. I soccorritori non sperano più di trovare superstiti. Il bilancio della strage è salito neille ultime ore a 55 persone, ma secondo fonti non ufficiali è ancora più alto. I feriti sono quasi 200, di cui sei in condizioni gravi. La strage di venerdì rimane il più clamoroso e sanguinoso atto terroristico organizzato dai guerriglieri ceceni nel Caucaso e ha dimostrato la fragilità del controllo che le truppe russe sono riuscite a instaurare sulla Repubblica ribelle dopo tre anni di guerra. Il capo dell'amministrazione filorussa di Grozny, Akhmad Kadyrov, ieri ha accusato esplicitamente dell'accaduto il leader indipendentista Maskhadov e ha promesso di vendicarsi secondo le usanze nazionali: «I ceceni non perdonano mai il sangue versato», ha dichiarato. Kadyrov ha anche promesso che, nonostante la distruzione della cittadella governativa, i piani del Cremlino per la pacificazione della Cecenia proseguiranno: nel marzo dell'anno prossimo nella Repubblica si terrà un referendum sulla Costituzione al quale seguiranno le elezioni di un potere civile. a Aslan Maskhadov ieri ha smentito sul sito degli indipendentisti «kavkazcenter.com» di essere il mandante dell'attacco suicida, pur ammettendo di «comprendere chi ha deciso di sacrificare la vita». Il leader dei guerriglieri si è però dissociato dai kamikaze: «Vi capisco, ma non vi posso approvare: non sarà né la vostra morte, né quella di centinaia e migliaia di altri a fermare i nostri nemici». Nonostante sullo stesso sito si inneggi ai nuovi «shahid», martiri, che hanno portato due autobombe al palazzo del governo di Grozny, Maskhadov ha esortato i cec.eni a «non lasciarsi manipolare» e a non commettere atti che possano permettere di colle5arli al terrorismo intemazionae, «creazione del Cremlino». Del resto, gli stessi russi non escludono una «pista araba» nell'attentato. Il colonello Ilja Shabalkin, della cellula antiterrorismo del Caucaso, ha indicato come mandante della strage il comandante Abu al-Walid, che sarebbe finanziato da un Paese arabo, forse dall'Arabia Saudi- ta: secondo i russi, avrebbe ricevuto almeno 35 milioni di dollari per la sua attività sovversiva. A favore di questa ipotesi parlerebbe anche l'uso dei kamikaze: finora l'unica serie di attentati suicidi si è verificata in Cecenia due anni fa, mentre di solito i guerriglieri preferiscono ricorrere a imboscate e bombe telecomandate. E' evidente comunque che l'attentato di venerdì era stato preparato con cura, e i terroristi avevano avuto l'aiuto delle autorità, russe o cecene, grazie al quale sono riusciti a superare senza difficoltà i tre cordoni di sicurezza della roccaforte governativa. Ieri infatti si è scoperto che i camion kamikaze non avevano sfondato i cancelli, ma erano entrati regolarmente nel recinto. I due automezzi imbottiti di esplosivo avevano sui parabrezza le autorizzazioni necessarie a superare i posti di blocco: secondo alcuni testimoni, erano state rilasciate dal governo ceceno, secondo altri, dal comando delle truppe russe in Cecenia. I terroristi erano vestiti con l'uniforme mimetica in dotazione ai militari di Mosca: i due a bordo del camion Kamaz erano vestiti da maggiore e soldato semplice, il guidatore del fuoristrada Uaz portava le mostrine di tenente. Secondo i soldati che li avevano sottoposti al primo controllo dei documenti, nessuno dei tre uomini aveva un aspetto «caucasico» che potesse destare sospetti. Ieri i servizi segreti russi hanno setacciato le macerie alla ricerca di qualche frammento che permetta di identificare i kamikaze. Il rappresentante di Putin nel Sud della Russia, Vladimir Kazantsev, ieri a Grozny ha comunque accusato di «irresponsabilità» tutti i rappresentanti delle autorità locali, «dal vigile di guardia ai ministri». [a.z.] «Vi capisco ma non vi approvo, la vostra morte non caccerà gli invasori». Il Cremlino: «I terroristi finanziati da un paese arabo» nniMWmVnmmrinWamWHmiì I Imlmìrr—wwliìl'Tniirwiilllnl ' ^smm-...' ^aìm.ì- Soccorritoriallavorotralerna(:erie della sede del governo filorusso a Grozny devastata venerdì da un attentato suicida

Persone citate: Akhmad Kadyrov, Aslan Maskhadov, Kadyrov, Maskhadov, Putin, Saudi, Shabalkin, Vladimir Kazantsev