Regalo sbagliato? gli indirizzi per farsi perdonare di Irene Cabiati

Regalo sbagliato? gli indirizzi per farsi perdonare SUGGERIMENTI PER TUTTE LE TASCHE Regalo sbagliato? gli indirizzi per farsi perdonare Dimenticanze ed errori, proposte provocatorie ai quattro angoli del mondo Irene Cabiati NON è finita. Natale è passato, ma tutto quello che si porta appresso, da quando non è più, per molti, ricorrenza religiosa, è ancora vivo, pulsante. Pensavamo di essercela cavata: la lista ormai spuntata, i risparmi dissolti, la carta dei pacchetti cestinata con un sospiro di sollievo. E invece no, qualcosa non è andato per il verso giusto: fidanzate con il broncio, mariti che ostentano con ironia il regalo che sembrava originalissimo e che invece si rivela un multiplo di quelli ricevuto da amici e parenti stretti. Per non parlare degli errori, un profumo costosissimo, creato su misura, essenza per essenza, all'amica corteggiata che appena poche settimane fa aveva detto di esserne allergica. O delle impedronabili dimenticanze che scavano il terreno sotto i piedi e vorresti sparire perchè «quella persona proprio non si poteva ignorare». E' successo e non c'è proprio rimedio. O quasi, perchè a questo punto, se non basta spiegarsi con un semplice, sincero bigliettino, c'è la possibilità di strafare a Capodanno con un cadeau a sorpresa o con una trovata spiritosa il giorno della Befana. L'unica è mettersi in viaggio, come un pellegrino che deve scontare un «peccato» e girare per le botteghe di tutto il mondo alla ricerca di un rimedio che non ammetta critiche. LUSSO SCONTATO Per lusso «scontato» basta fare una visita nei negozi ormai tradizionali come Tod's e Prada per la pelletteria, le calzature e l'abbigliamento a Milano. Tiffany a New York, Bucellati oppure Cartier nelle capitali, per trovare tutto ciò che brilla a dismisura, Per l'arredamento ci si può ispirare agli «home theatre» Olufsen o ai letti Treca, confortevoli, immensi per sonni da veri pascià. SCELTE D'AUTORE Forse non è necessario investire palate di euro, basta cercare i posti giusti. Talvolta conta più l'originalità. I boo- kshop delle gallerie d'arte sono buone risorse di ispirazione e le trovate dovunque, dagli Stati Uniti all'Australia. Le tappe italiane consigliate sono: Milano, i bookstore, delle Scala e del Castello Sforzesco propongono riproduzioni di fotografie, manifesti storici e oggetti legati alla storia della lirica e della danza. A Venezia lo shop dela Fondazione Guggenheim è uno scrigno di sorprese con le borse e gli occhiali bizzarri ad ala di farfalla della signora Guggenheim mentre la Fondazione Querini Stampalia mette in rassegna oggetti di design di prestigiosi architetti. La cultura va in scatola invece a Monaco di Baviera dove Literatur Moths prepara contenitori di legno per «imprigionare» chicche della letteratura mondialei. IL VECCHIO MARE La passione per l'antiqua¬ riato può portarvi a Firenze, vicino a Ponte Vecchio, dove si sente il ticchettio di vecchi orologi da polso di marchi inossidabili come Rolex, Vacheron-Constantin, Patek Philip. Se in più c'è una passione per il mare si può curiosare, a Genova, in via della Libertà, dove l'antiquario Bruzzone, schiera bussole, barometri, abbigliamento d'epoca, strumentazione. Oppure a La Spezia, al Corsaro, per rimanere incantate dagli arredi provenienti da demolizioni navali, servizi di piatti e posate, argenteria con marchi che hanno scritto anche leggende nella navigazione. Ciascuno di questi pezzi potrebbe narrare la sua storia, finita male, purtroppo, perchè quella nave non esiste più, ma è proprio questo il fascino di quegli oggetti. A Londra Paul Mason, in Sloane Street, fa sfilare una incomparabile galleria di dipinti su temi nautici e, per gli amatori di oggetti speciali, Laurie Langfords, in King's Road, riserva una preziosa flotta di modellini nautici, barche storiche, da lavoro, da regata e da crociera. VESTIRE ESOTICO Non è facile scegliere per altri tessuti di arredo o capi di abbigliamento, occorre puntare sull'originalità, l'artigianato di gusto. A Barcellona l'Atalanta Manufactura è specializzata in sete dipinte a mano per tovaglie, sciarpe e fazzoletti da offrire come pezzi unici. A Bangkok le sete Jim Thomson per l'arredamento e per l'abbigliamento sono famose fra i viaggiatori dell'Oriente che però, da qualche tempo, sanno che a Hong Kong da Shanghai Tang, possono trovare abiti di foggia cinese (come casacche e pantaloni) di taglio tradizionale e anche capi di ottimo gusto occidentale oltre che oggetti cinesi e libri raffinatissimi. Tessuti particolari di gusto esotico per la «lingerie» a Mauritius, nella simpatica boutique di Port Louis «une Histoire d'amour» e ancora tessuti etnici e oggettistica africana e orientale da Aquarius, semmai dovesse capitarvi di passare in Dubai. Tappa d'obbligo per chi cerca oggetti speciali per la casa Tokyo da Koransha, una parola che si ispira al tipo di manifattura scelto da una famiglia di artisti che da generazioni produce porcellane delicate, tanto belle da meritare premi di livello internazinale oltre che la considerazine della Casa imperiale. TERME E MASSAGGI Non è bello regalare creme e cosmetici, potrebbe essere considerato un invito a curarsi di più o a cercare di cancella- re le «dolorose» tracce del tempo ma se si passa a Boston fareste un bel colpo comprando qualcosa da E6 Apotecary per prodotti che garantiscono ottimi risultati a cifre abbordabili. Non è da meno la Farmacia di Santa Maria Novella (con filiali anche a Milano e Parigi) a Firenze che continua, adeguandola ai tempi la tradizione dei monaci e prepara creme di bellezza, profumi, tisane e infusi. Ma non va trascurata, nel settore benessere l'ormai infinita lista dei centri benessere che offrono ore e ore di relax grazie ai massaggi benefici ispirati alle discipline orientali come l'Ayurveda, lo Shiatzu e altre mille variazioni sul tema. Un soggiorno alle terme, oppure nei centri di Talassoterapia (cure con alghe, acqua di mare e sale) sulle coste della Bretagna, della Normandia oppure, in Mediterraneo a Montecarlo potrebbe farvi perdonare qualunque dimenticanza. IL VALORE E L'IDEA Non è importante il valore, si dice, talvolta ipocritamente, ma l'idea. Geniale quella di infilarsi nella lista sempre più lunga di persone che devolvono la cifra del regalo in beneficenza per progetti di sviluppo nei Paesi poveri, per assitere chi soffre o anche-soltanto per un canile, come quello di Torino, che è stato saccheggiato dai ladri. Il pellegrinaggio per i continenti potrebbe proseguire e anche l'elenco dei suggerimenti curiosi, costosi, unici e irripetibili. Forse nessuno di questi potrebbe rimediare alla gaffe natalizia. Ci sono cose però che avrebbero un successo assicurato e per le quali, talvolta non è necessario spendere un centesimo. Si tratta di offrire ciò che manca. Ci si potrebbe ispirare, per esempio, ad Hans Majpus Enzensberger secondo il quale ciò che persino i ricchi non riescono a comprare sono le cose semplici e sempre più rare come tempo, spazio, silenzio, creatività, sicurezza. Sapete dove procurarle? Sarebbero la soluzione al problema. Non è necessario investire troppi euro per fare colpo. Spesso a premiare è invece l'inaspettato I «bookshop» delle gallerie d'arte possono racchiudere buone occasioni Non vanno trascurati i prodotti per la bellezza e il benessere. Non ci sono soltanto creme profumi, tisane e infusi ma anche le offerte dei Centri per ore di relax con terapie indiane e giapponesi Posti inediti italiani e non per tante idee «last minute». La scelta va dall'abbigliamento griffato agli «home theater» fino ai libri e alle riproduzioni di foto e stampe antiche A Londra il «paradiso» degli appassionati di mare e a Barcellona quello di chi ama la seta. Quest'anno i tradizionali acquisti natalizi hanno fatto registrare una flessione rispetto a dodici mesi fa