Arredi spariti del Britannia, sospetti su Filippo

Arredi spariti del Britannia, sospetti su FilippoLO YACHT REALE E' ANCORATO A BENEFICIO DEI TURISTI NEL PORTO DI LEITH A EDIMBURGO Arredi spariti del Britannia, sospetti su Filippo Deputato scozzese chiede che fine abbiano fatto gli oggetti non esposti al pubblico Maria Chiara Bonazzi LONDRA Che si tratti di arredi o di psicoterapia in formato cassetta, gli oggetti dei reali continuano a ' suscitare domande. Un deputato scozzese ha scritto al principe Filippo per chiedergli che fine abbiano fatto tutti i memorabUia dello yacht Britannia che non sono esposti al pubblico nella residenza di Frogmore a Windsor Park: stanno a prender polvere in magazzino o il marito della regina se li gode in privato? ( Ma quand'anche l'intera collezione fosse esposta a benefìcio dei turisti, niente potrebbe salvare la popolarità di casa Windsor se venissero alla luce le videocassette delle sedute di Diana nello studio del suo psicologo: secondo un tabloid domenicale, la proprietà dei nastri, custoditi dalla polizia nel caveau di una banca, è contesa tra il maggiordomo Paul Burrell e la famiglia Spencer. Qualcuno azzarda che Se quelle registrazioni dovessero mai finire in televisione, al posto della Union Jack la monarchia potrebbe alzare bandiera bianca su Buckingham Palace. «La reputazione di Carlo ne uscirebbe distrutta», ha detto un'anonima fonte di Scotland Yard al settimanale «The People». La prima questione riguarda direttamente il principe Filippo, che dopo lo smantellamento del «Britannia» nel 1998 ha ricreato la sala da pranzo dell'ex palazzo galleggiante nella sontuosa Fro^more House. Con gli arredi originah: il pezzo forte della «Britannia Room» è un magnifico tavolo di mogano da 32 persone, intorno al quale la Regina era sohta invitare i capi di Stato, oltre a vasi argentati donati alla vedova di Nelson dopo la battaglia di Trafalgar. Sullo yacht, ancorato a beneficio dei turisti nel porto di Leith a Edimburgo, sono state installate delle copie. All'epoca in cui la nave fu smantellata, si seppe che Fihppo aveva tenuto per sé «alcuni oggetti di valore sentimentale». Ma ora un deputato scozzese, Mike Russell, dello Scottish National Party, neDa lettera citata dal Sunday Express, vuole sapere quali e quanti. «Mi risulta che la quantità di arredi nella Britannia Room a Frogmore non è lontanamente paragonabile a quella prelevata all'epoca dello smantellamento della nave: cosa che, allora, un commentatore paragonò alla "pirateria"». Russell si domanda se questa roba «stia sempUcemente impolverandosi in un qualche magazzino o se sia usata in posti non aperti al pubblico». A parte tutto Frogmore House, a suo tempo prediletta dalla regina Vittoria, è aperta al pubblico soltanto pochissimi giorni l'anno. Il magazzino che contiene le videocassette della psicoterapia di Diana è sicuramente di quelli blindati. Soltanto cinque o sei alti ufficiali di polizia conoscono l'indirizzo della banca nel cui caveau sono conservati i pianti, i singhiozzi e le accuse della principessa di Galles. Stando a quanto scrive «The People», che le valuta intorno ai 5 milioni di sterline, queste registrazioni sono considerate così pericolose che al processo per furto a carico di Paul Burrell, poi conclusosi con un'archiviazione, non sono state neppure menzionate sulla lista dei beni in questione. In confronto, l'intervista-confessione rilasciata da Diana alla Bbc nel 1995 è roba da ridere. Non si sa chi sia lo psicoterapeuta che aveva a suo tempo raccolto gli sfoghi disperati di Diana. Ma le videocassette sono la testimonianza diretta dei problemi della principessa di Galles: il disastroso matrimonio con Carlo, esplorato nei dettagli più intimi; le aspre accuse al marito e alla sua amante, Camilla; le recriminazioni contro il principe Fihppo e un gruppo di cortigiani, che la avrebbero ostracizzata; la rievocazione di un tentativo di suicidio; e la ricostruzione degli effetti distruttivi della sua bulimia. In attesa di sapere come si risolverà la controversia sulla proprietà dei nastri, le videocassette per ora restano nelle mani della polizia. Il principe Filippo

Persone citate: Filippo Deputato, Maria Chiara Bonazzi, Mike Russell, Paul Burrell, Vittoria, Windsor, Windsor Park

Luoghi citati: Edimburgo, Galles, Londra, Porto Di Leith