Asti, una siringa tra la posta di un magistrato

Asti, una siringa tra la posta di un magistrato IL GIUDICE SI E FERITO APRENDO LA CASSETTA DELLE LETTERE, TIMORI DI UN POSSIBILE CONTAGIO Asti, una siringa tra la posta di un magistrato Franco Bìnello ASTI Ha infilato la mano destra nella buca da lettere, sotto casa. Neppure il tempo di prelevare un po' di pubblicità natalizia ed ha sentito una fitta al palmo. «Perdevo sangue: ho guardato nella cassetta e mi sono accorta che tra la posta, c'era una grossa siringa, che si è spezzata quando mi sono punta». E' il racconto di un incubo, cominciato ieri poco prima di mezzogiorno, nell'androne di un condominio nel centro storico di Asti. E ancora più inquietante è il particolare che la vittima di questo episodio è una giovane donna magistrato, N. P., romana di origine, da sei anni ad Asti. Alla paura per una possibile, temuta infezione si aggiunge adesso anche l'ombra di un eventuale attentato, anche se gli agenti della Mobile sembrano dare meno importanza a questa pista. Da tempo pare infatti che gli abitanti della zona segnalassero la presenza di tossicodipendenti ed erano già arrivate denunce per il ritrovamento di siringhe. Ma per ora nessuna ipotesi viene scartata. L'allarme è stato dato dal magistrato. Ha chiamato il «113» e in pochissimi minuti sono arrivate le «Volanti» con il vicequestore Gianfranco Vaccaneo e esperti della Scientifica. La donna è stata subito accompagnata in ospedale e le sono state praticate le prime cure. La siringa è stata sequestrata e il suo contenuto sottoposto ad una prima analisi. «Ci vorranno un po' di giorni prima di avere il responso definitivo: nell'attesa dovrò seguire una profilassi che mi è stata suggerita dai medici» dice il magistrato. Solidarietà le è stata subito portata da numerosi colleghi, mentre gli accertamenti proseguono a ritmo serrato. Il magistrato fa parte del collegio giudicante, sezione penale. «Non ho mai avuto minacce e credo di aver fatto sempre il mio lavoro con il massimo scrupolo» si limita a dire. Professionista integer¬ rima e di grande equilibrio: doti queste che tutti le riconoscono. Difficile capire se dietro tutto questo ci sia la mano predeterminata di un folle, che magari ha agito per vendicarsi di qualche precedente condanna. Gli inquirenti tendono però a privilegiare la pista del gesto sconsiderato di qualche tossicodipendente. Un atto irresponsabile che rischia di gettare nella disperazione una giovane donna. Anche se il magistrato non si lascia andare a sfoghi polemici: «Aspetto con fiducia l'esito delle analisi. Cercherò di dimenticare questa brutta avventura, poi al più presto voglio tornare al mio lavoro, in tribunale».

Persone citate: Franco Bìnello, Gianfranco Vaccaneo

Luoghi citati: Asti