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Sviluppo Italia al capezzale della Cirio OGGI RAFFICA DI CONSIGLI Di AMMINISTRAZIONE, CRAGNOTTI PRONTO A LASCIARE Sviluppo Italia al capezzale della Cirio Banche sempre incerte e il governo studia un intervento ROMA Sembra prender corpo l'ipotesi dell'intervento di Sviluppo Italia per risolvere la crisi della Cirio: il progelto - secondo quanto riferiscono fonti sindacali - sarebbe slata illustralo alle slesse organizzazioni sindacali durante l'incontro di ieri con il ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, daliamministralore delegato di Sviluppo Italia, Massimo Caputi. L'intervento consisterebbe in una sorta di '(ai'fillo» degli stabilimenti del gruppo agro-alimentare, senza alcuna operazione sul capitale. Alemanno ha annuncialo che ne parlerà anche con Marzano. Le organizzazioni sindacali degli agroalimentaristi si riuniranno oggi per prendere una decisione e dare una risposta. E sempre oggi ci sarà una raffica di eda per il gruppo Cragnolli: si riuniranno in rapida successione gli amministratori di Cirio Finanziaria, Cirio Holding e Cirio Del Monte. Per il patron della Lazio potrebbe essere una giornata decisiva e comunque il fattore tempo rende questa settimana davvero importante per conoscere l'esito della vicenda. Per giovedì invece è già fissata l'assemblea della Cirio Holding. Al momento è diificile capire verso quale soluzione potrà andare il gruppo agroalimentare e non è certo nemmeno se il eda porterà ad una soluzione definitiva o se si tratterà di un nuovo appello interlocutorio. L'ordine del giorno resta aperto ad ogni possibilità. In base a quello che l'advisor Livolsi 8- Partner riferirà al presidente biancoceleste potrebbero essere prese le decisioni, compreso, se dovesse arrivare il tanto atteso finanziamento-ponte dalla banche, il definitivo passo indietro di Cragnolti (le sue dimissioni non sono comunque all'ordine del giorno dicono fonti vicine alla società) o, in caso contrario, l'esame per un eventuale richiesta della Prodi-bis Iquella che si applica ai grandi gruppi in crisi). Il ricorso ad un commissariamento, se per alcuni aspelli potrebbe alla fine essere accettato da Cragnolti, non appare però troppo gradilo al ministro de le Attività Produttive, Antonio Marzano. [r. e. s.)