Treno travolge squadra di operai, 2 morti

Treno travolge squadra di operai, 2 morti BARI, ANCHE NOVE FERITI NELL'INCIDENTE. STAVANO EFFETTUANDO LAVORI DI RIPARAZIONE SULLA LINEA Treno travolge squadra di operai, 2 morti Tonio Attino BARI Travolli dal treno che stava per entrare in stazione, due operai delle ferrovie Sud-Est sono morti e nove loro colleghi - tra i quali due macchinisti - sono rimasti feriti ieri, mentre su un carrello di servizio si apprestavano a cominciare alcuni lavori di manutenzione sui binari. Loro non sapevano dell'arrivo del treno, i macchinisti ignoravano che a quell'ora, le 8.40, la «macchina operatrice», un vagoncino attrezzato per le manutenzioni, occupava la linea. Un'inchiesta giudiziaria dovrà stabilire perché questo sia accaduto. Antonino Lupo, sostituto procuratore di Bari, ha già disposto il sequestro del treno e del vagoncino, affidando a un tecnico dell'Ustaf, struttura del ministero delle Infrastrutture con competenze sulle ferrovie, l'incarico di eseguire una perizia. L'ipotesi di reato è di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Il treno delle Ferrovie SudEst, carico di'studenti, partito dalla stazione di Bari, viaggiava, non oltre i 70 all'ora. Ha imboccato l'ultima curva prima di entrare nella stazione di Noci e si è ritrovato davanti la squadra di addetti alla manutenzione. Non c'era spazio per la frenata né gli operai hanno avuto il tempo di scappare. Dopo lo schianto, il convoglio ha trascinato con sé il carrello per un centinaio di metri. Sono morti Tommaso Secondo, 50 anni, e Vito Gentile, 55 anni. Feriti in modo grave Alessandro D'Aprile, 52 anni, e Giuseppe Marchitelli, 50 anni. Sono ricoverati rispettivamente negli ospedali di Castellana Grotte e in quello di Taranto. Sono rimasti feriti anche Francesco Mangini, Stefano Guglielmi, Giuseppe Pignataro, Vito Gaudioso e Francesco Capobianco, e i due macchinisti. Luigi Chiusolo e Pietro La Gioia. Le loro condizioni sono buone. L'incidente è avvenuto a meno di un chilometro dalla stazione di Noci. Il treno, una motrice e cinque vagoni su cui viaggiavano una cinquantina di passeggeri, tutti rimasti illesi, era partito da Bari ed era destinato a Martina Franca. Dopo la sosta nella stazione di Putignano, era ripartito alle 8.26 e stava per raggiungere Noci. Ma i due macchinisti non sapevano che avrebbero trovato sulla linea gli addetti alla manutenzione, che con la «mac¬ china operatrice» trasportavano la segnaletica da sistemare prima di cominciare a lavorare e tutti gli attrezzi per un intervento richiesto in seguito alle piogge di questi giorni. Il convoglio ha ridotto la velocità, imboccando l'ultima curva prima della stazione di Noci. Ma, nonostante il rallentamento, è stato impossibile fermare il treno evitando l'impatto. E' stato richiesto anche l'intervento dei vigili del fuoco perché alcuni degli operai investiti erano intrappolati fra le lamiere. Ora l'inchiesta dovrà accertare come è nato il difetto di comunicazione, vale a dire perché i macchinisti non erano a conoscenza dei lavori sulla linea e perché gli operai addetti alla manutenzione operavano sui binari ignorando che stesse per arrivare un treno. Le fonti dell' azienda sottolineano che la linea, sottoposta recentemente a controlli, è in perfetto stato di efficienza e i sistemi di controllo funzionano regolarmente. Quindi lasciano intendere che si è trattato di un errore umano. Il convoglio carico di studenti non ha avuto il tempo di frenare Illesi tutti i ragazzi I macchinisti non erano stati avvertiti delle riparazioni in corso Aperta un'inchiesta .-- 7 \ MU||.^S

Persone citate: Alessandro D'aprile, Antonino Lupo, Francesco Capobianco, Francesco Mangini, Giuseppe Marchitelli, Giuseppe Pignataro, Luigi Chiusolo, Stefano Guglielmi, Tonio Attino