ENRON Dimenticato in un anno il grande imbroglio di Paolo Mastrolilli

ENRON Dimenticato in un anno il grande imbroglio SCANDAL! E MERCATI IN DISCESA ENRON Dimenticato in un anno il grande imbroglio analisi Paolo Mastrolilli NEW YORK DOMENICA mattina una bella casa di Houston è andata a fuoco. Era alta tre piani, valeva 3,9 milioni di dollari, e l'aveva fatta costruire Andrew Fastow, ex chief financiàl offìcer della Enron oggi sotto processo per truffa. I pompieri hanno definito l'incendio doloso, sottolineando che è avvenuto alla vigilia dell'anniversario di ima delle più grandi bancarotte nella storia degli Stati Uniti. Un atto criminale, dunque, che forse dimostra come non tutti hanno dimenticato, anche se da qualche settimana Wall Street ha ripreso timidamente a crescere, il prodotto interno lordo è salito del 40Zo nell'ultimo trimestre, e il Paese sembra interessato a discutere solo della possibile guerra contro l'Iraq. Un anno fa, il 2 dicembre, sembrava che il mondo del business americano stesse per crollare. La Enron, settima azienda degli Stati Uniti per grandezza, aveva presentato i libri in tribunale, dopo che ad ottobre aveva rivelato un «aggiustamento» dei bilanci per 1,2 miliardi di dollari, a causa di perdite occultate grazie ad un comphcato sistema di sussidiarie. Poi si è scoperto che vendeva energia inesistente, usando architetture finanziarie che per anni l'avevano messa in cima alla classifica delle compagnie più innovatrici del mondo, ma in realtà nascondevano truffe in vecchio stile. Per fare un esempio, i dirigenti si erano vantati di aver raddoppiato i ricavi dal 1999 al 2000, ma il 60,K) delle entrate erano fasulle. Quando il gioco fu scoperto, avevano cucinato la più grande bancarotta nella storia del paese: nel luglio del 2002 l'avrebbe scavalcata quella della WorldCom, ma il marchio Enron resta il simbolo della crisi. La multinazionale di Houston impiegava 25.000 persone in 30 paesi diversi, e lo stile di vita nel quartier generale del Texas è diventato ormai leggenda. I manager potevano spendere migliaia di dollari in solo un pranzo con un cliente, e poi rasserenarsi giocando a ping-pong nella «sala decompressione stress», messa a disposizione dall'azienda. Le feste dei capi sono finite sui rotocalchi scandalistici da supermercato, con tanto di ballerine discinte, mentre alarne povere impiegate finite sul lastrico hanno accettato di farsi fotografare da Playboy, nella speranza di avviare una nuova carriera. La filosofia aziendale privilegiava il profitto a tutti i costi, senza badare troppo se fosse vero o falso, e chi non centrava gli obiettivi veniva licenziato, anche se aveva perso solo perché non si era abbassato a truccare i conti. Forse erano le degenerazioni di una mela marcia, ma il fallimento della Enron aveva diffuso il panico a Wall Street, già colpita dalla recessione e dall'impatto dell'I! settembre. Persino il presidente Bush era stato tirato dentro, per la sua vecchia amicizia personale col grande burattinaio della multinazionale Kenneth Lay, e per simpatia le speculazioni si erano allargate anche alla condotta di Dick Ceheny, quando era amministratore della compagnia petrolifera Halliburton. Il primo colosso ad andarci di mezzo è stata l'Arthur Andersen, la società di revisione che aveva aiutato la Enron a nascondere i suoi imbrogli. Il dipartimento della Giustizia ha aperto un'inchiesta sulla multinazionale di Chicago, l'ha trovata colpevole, e così ha determinato la sua chiusura dopo quasi un secolo di onorata carriera. Stimolati dal caso Enron, però, gli investitori e gli analisti hanno cominciato a fare le pulci ai conti di tutte le grandi aziende quotate a Wall Street, che durante il boom degli anni Novanta si erano fatte trascinare da quella che il capo della Federai Reserve Alan Greenspan aveva definito «esuberanza irrazionale» e «avidità infettiva». Poco alla volta si è scoperto che i libri contabili erano stati ritoccati anche da giganti come WorldCom, Qwest Communications e Tyco, solo per citare i casi più eclatanti.'awiando una corsa alle vendite che aveva rimesso in ginocchio la Borsa proprio quando gli economisti cominciavano a sperare nella ripresa. Miliardi di dollari erano stati bruciati in pochi mesi, facendo sparire i risparmi di una vita di milioni di americani, e cosi aveva ripreso forza anche lo spettro del «doublé dip», ossia la doppia ricaduta nella recessione. Sotto accusa erano finiti soprattutto i compensi stellari offerti ai dirigenti in forma di azioni, che li spingevano a fare il possibile e l'impossibile per gonfiare il valore dei titoli. Una filosofia che conveniva a tutti gli azionisti, finché non si è scoperto che in troppi casi era bacata dall'illegalità delle pratiche. Poi però è arrivata l'estate, ad agosto è cominciato il dibattito sulla possibile guerra in Iraq, e poco alla volta la grande bufera si è attenuata. I democratici non sono riusciti a tenere il paese concentrato sugli scandali finanziari e la difficoltà economiche, e il presidente Bush ha trionfato nelle elezioni di medio termine puntando sulla sicurezza nazionale. Un anno dopo, quindi, cosa rimane dello scandalo che doveva rivoluzionare il mondo del business americano? Il Congresso ha varato una legge, il Sarbanes-Oxley Act, che ha inasprito le pene per i manager imbroglioni, mentre l'autorità di borsa Sec ha obbligato tutti i chief executive officer a garantire in prima persona i bilanci delle loro aziende. I nuovi provvedimenti però non hanno cambiato le pratiche contabili, e soprat- tutto non hanno rivisto le modalità di assunzione delle società di revisione e di consulenza, lasciando intatto il problema centrale del controllore dipendente del controllato. Anche la questione delle «stock option» per i manager è rimasta aperta, e poche aziende hanno scelto di loro iniziativa di iscriverle tra le perdite. Secondo un sondaggio di Business Week, nel 2000 i chief executive officer delle 200 compagnie più grandi guadagnavano 531 volte in più dell'impiegato medio, e questo squilibrio resta un problema pratico e morale. La Casa Bianca ha neutralizzato l'impatto della crisi sul piano elettorale, ma guardando al futuro non è contenta delle iniziative prese finora, come dimostra la caduta del capo della Sec Harvey Pitt. Poche settimane fa il responsabile dell'autorità di Borsa aveva nominato una nuova commissione di controllo delle pratiche contabili, ma aveva scelto come leader l'ex capo della Cia e dell'Fbi William Webster, che durante la bufera degli scandali era proprio nel consiglio di amministrazione di una delle aziende accusate di aver imbrogliato sui conti. Non aveva informato neppure la Casa Bianca di questo piccolo inconveniente, e Bush ha preteso le sue dimissioni. Il risultato è che un anno dopo il fallimento della Enron, la Sec non ha nemmeno un capo. Anche i procedimenti legali continuano ad inseguirsi, e non solo riguardano solo i dirigenti della multinazionale texana. Proprio ieri, ad esempio, la J.P. Morgan Chase ha portato in tribunale le compagnie assicurative che avevano garantito i suoi prestiti per un miliardo di dollari all' azienda di Kenneth Lay, e ora non vogliono coprire le perdite. Sembrerà strano, ma un anno dopo sopravvive la stessa Enron, che ha dichiarato bancarotta ma non ha ancora chiuso. L'azienda vanta tuttora 14.000 dipendenti, e nonostante ieri il suo titolo a Wall Street valesse circa un cent, sta considerando se deve vendere i propri beni rimasti e pagare i creditori, oppure se può riemergere in qualche maniera dalla ristrutturazione. I suoi cimeli, intanto, sono diventati pezzi da collezionisti, in vendita all'asta sul bazar digitale di eBay. In America c'è un mercato anche per ì fallimenti, quando fanno storia. L'opinione pubblica Usa è distratta dal terrorismoNonostante leggi più severe sui bilanci rimangono i rapporti perversi tra controllori e controllati Dopo l'uscita del presidente la commissione di Borsa rimane senza un vertice LA RITIRATA DI DOW E NASDAQ Nasdaq Dow Jones WSSSSSBKBi trnda IIRiffl^^ 4'•IO0,* -40«S 2/12/2001 II colosso texano dell'energia Enron decide di chiedere il regime di protezione previsto dalla legge .. : fallimentare americana (capitolo II) , i 9/01/2002 II dipartimento della giustizia americana"apre ; un'inchiesta sulla bancarotta Enron 10/01/2002 II gabinetto del .consiglio Andersen ammette la distruzione di documenti contabili.legati al colosso ■. dell'energia 22/01/2002 II gruppo di distribuzione KMart chiede il regime di protezione previsto dalla legge fallimentare americana 23/01/2002 Kenneth Lay, presidente di Enron, si dimette i " 28/01/2002 -L'operatore della telefonia Global Crossing decide di ricorrere al regime di protezione previsto dalla legge fallimentare americana 4/02/2002 La multinazionale Tyco riconosce d'aver speso 8 miliardi di dollari. (9,18 miliardi di euro) in tre anni in acquisizioni senza giudicare necessario annunciare la 8/03/2002 KMart annuncia la chiusura di 284 negozi e il licenziamento di 22 mila persone su 250 mila salariati - 10/03/2002 Global Crossing annuncia 2400 licenziamenti 11/03/2002 La Sec (Securities and Exchange commission) apre ' un'inchiesta sui conti dell'pperatore telefonico WorldCom. Il gruppo Qwest Communications e sospettato di aver gonfiato i propri conti 3/04/2002 WorldCom annuncia la soppressione di 3700 posti 13/05/2002 L'azione WorldCom esce dall'indice di Borsa Standard & Poor's 500 '. - - . . ' . . ■ 21/05/51002 ■ Per evitaredirisponderedavanti alia giustiziaalle , :■ IK accuse sul comportamentodei suoi analisti la banca Merrill Lynch accetta di pagare 100 milioni di dollari d'ammenda e di modificare.la propria organizzazione ■ 3/05/2002 Dennis Kozlowski, patron di Tyco, accusato di frode fiscale, si dimette ■ 15/06/2002 Andersen chiude in America. 1 concorrenti si dividono le filiali nazionali ■ 25/06/2002 WorldCom e accusata di avergonfiato i propri utili '. del 2001 e 2002 di 4 miliardi di dollari. L'operatore , nel settore tv cablata, Adelphia, e in fallimento .^fc "14/07/2002 Un'azionecollettivavieneavviatacontro Merrill Lynch mS* f ■ 21/07/2002 WorldCom decide di chiedere il regime di protezione MKr ■ previsto dall3 legge fallimentare americana W ■24/07/2002 II fondatore dell'Adelphia comunicazioni, John Rigas, ...y viene arrestato per aver camuffato 2,3 miliardi di '■ fiMr :" dollari didebiti: .iP ■28/07/2002 Qwest confessa di aver sovrastimato le propriecifre' jPr ,/ . ' d'affaridi 1,5 miliardi di dollari dal 1999 ; UN ANNO DI TEMPESTE FINANZIARIE 30/07/2002 II presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, promulga la legge Sarhanes-Oxley che rafforza le sanzioni contro i capitali scorretti in industria. 27/08/2002 Salomon Smith Barnèy riconosce un conflitto di interessi al momento della fusione di WolrdCom 21/09/2002 La frode su WorldCom raggiunge 9 miliardi di dollari i 30/09/2002 M. Ebbers viene incriminato per acquisizione illegale - di interessi dall'ingresso in Borsa di WorldCom; Viene annunciata un'inchiesta sul ruolo di PriceWaterhouseCoopers nell'affare Tyco ■ 5/11/2002 Harvey Pitt, presidente della Sec, si dimette La sede della Enron, simbolo degli scandali Usa