D'Amato: si sta andando nella direzione giusta

D'Amato: si sta andando nella direzione giusta D'Amato: si sta andando nella direzione giusta Il presidente di Confindustria: «C'è un impegno importante dei vertici aziendali» ROMA «Si sta andando nella direzione giusta». Il presidente della Confìndustria, Antonio D'Amato, guarda alle trattative tra Fiat e sindacati con fiducia. Il giorno dopo l'incontro di Palazzo Chigi, il leader degli industriali vede un atteggiamento positivo su entrambe le parti del tavolo di trattativa. «Da un lato - ha commentato - occorre avere attenzione per gli equilibri sociali in aree fortemente disagiate come Termini Imerese (e mi sembra che l'azienda abbia dimostrato grande attenzione da questo punto di vista), dall'altro però bisogna fare anche le ristrutturazioni necessarie per ritrovare la competitività perduta». Il presidente di Confmdustria invita ad avere un atteggiamento positivo soprattutto sulle scelte che sta facendo la Fiat: «C'è un impegno importante del management - ha aggiunto- in questa direzione e bisogna fare la ristrutturazione indicata nel piano industriale». Il presidente della Confcommercio, Sergio Bilie, invece crede che per risolvere le difficoltà della Fiat occorra «guardare al mercato e non a impropri trasferimenti di ricchezza dal pubblico al privato» perché «questo sarebbe un grosso errore anche se non bisogna dimenticare il valore della Fiat, oltre un punto percentuale del nostro Pil». Bilie, nell'analizzare il momento delle trattative tra sindacati e azienda, guarda soprattutto in casa sua e ci mette anche un po' di vena polemica: «È vero che ci sono in questo momento otto mila posti a rischio - ha spiegato meglio il leader dell'associazione commercianti - ma è altrettanto vero che quest'anno centomila commercianti hanno dovuto abbassare la saracinesca, e non mi pare che sia stato adottato alcun provvedimento». Chi invece vuole evitare toni accesi e continua a raccomandare la strada del dialogo è 0 governo. Ieri il viceministro alle Attività produttive Alfonso Urso, da oggi impegnato nelle trattative ad oltranza, ha invitato le parti ad andare avanti sulla falsariga dell'incontro di Palazzo Chigi: «L'impegno di Fiat a riprendere la produzione a Termini Imerese è molto importante per riportare serenità alle famighe e le decisioni prese,» blocco della cassa integrazione e trattativa ad oltranza, sono estremamente positive, a dimostrazione che la via del dialogo e del confronto e dell'accordo sia quella che produce mighori frutti». Urso ha confermato poi che l'impegno del governo si rivolge anche verso la ricerca di soluzioni alternative per l'area di Termini Imerese: «In aggiunta, non in sostituzione stiamo lavorando ad altre ipotesi di supporto degli investimenti per creare altri insediamenti anche attraverso i contratti di programma, i patti territoriali e la legge 488». E ha lasciato intendere che nei prossimi giorni potranno arrivare importanti novità: «Noi pensiamo che la Fiat possa rivedere il proprio piano industriale garantendo che sia mantenuto nel tempo il livello occupazionale», [r. e. s.) Formigoni e Storace hanno ribadito le loro preoccupazioni per il futuro degli stabilimenti di Arese e Cassino In diretta tv il dibattito a Palazzo Madama Bilie: «La via anti-crisi è guardare al mercato e non a trasferimenti, dal pubblico al privato» WKBBBUBm Urso: «Lavoriamo a soluzioni industriali per potenziare l'area di Termini Imerese» Per Forza Italia il sì alla cassa integrazione va legato a impegni precisi sulla riapertura degli impianti L'opposizione rilancia le richieste di modifica di Cgil, Cisl e Uil Antonio D'Amato

Persone citate: Alfonso Urso, Antonio D'amato, D'amato, Formigoni, Sergio Bilie, Storace, Urso

Luoghi citati: Arese, Roma, Termini Imerese