La cura di Sharon per Hebron

La cura di Sharon per Hebron CARRI ARMATI PRESIDIANO LA CITTA ATRE GIORNI DALL'IMBOSCATA COSTATA LA VITA A 12 ISRAELIANI La cura di Sharon per Hebron «Costruiremo un lungo corridoio per i coloni» AldoBaquis TEL AVIV Dopo l'attacco della Jihad islamica in cui hanno trovato la morte 12 israeliani (nove militari, tre coloni), la città cisgiordana di Hebron sta per cambiare la propria fisionomia. Ieri il premier Ariel Sharon e il ministro della Difesa Shaul Mofaz (Likud) hanno voluto visitare di persona il vicolo dove venerdì notte tre militanti della Jihad islamica (Akram Hunneini, Walia Smr, Diab al Mohsein) hanno tenuto testa per quattro ore alle forze israeliane, prima di soccombere a loro volta. Tre case palestinesi di altri esponenti della Jihad islamica sono state rase al suolo, varie altre rischiano di fare la stessa fine nel prossimo futuro. Ai coloni di Hebron Sharon ha infatti lasciato intendere che è necessario costruire un lungo corridoio che colleghi il rione ebraico della città (500 coloni) alla Tomba dei Patriarchi (un luogo di preghiera frequentato da ebrei e musulmani, prossimo alla casbah) e che prosegua dq questo santuario fino alla colonia di Kiryat Arba, distante circa due chilometri e abitata da 6500 israeliani. Una volta terminati i lavori, i 130 mila palestinesi di Hebron scoprirebbero di non avere più 500 vicini di casa ebrei, ma ben settemila. Il ministro israeliano del Turismo Yitzhak Levy, un dirigente del Partito Nazional-religioso, ha proposto ieri al govemo m creare lungo quel tracciato una «passeggiata turistica» su cui dovrebbero affacciarsi negozi e forse anche palazzi. Presumibilmente solo israeliani, dato che Sharon - secondo i coloni ha auspicato che i palestinesi della città siano tenuti «il più lontano possibile dai coloni». Parole che sembrano preannunciare la demolizione di altre case palestinesi. Hebron sta già pagando un duro prezzo per la strage compiuta dalla Jihad islamica. Da sabato i rioni palestinesi sono sotto coprifuoco e presidiati da carri armati israeliani. Nella notte di sabato, inoltre, gruppi di coloni hanno assalito a sassate le abitazioni di numerosi palestinesi e hanno danneggiato le automobili in sosta. Nel frattempo le truppe israeliane proseguono le perlustrazioni di casa in casa nella città cisgiordana di Nablus e ricercano ancora il militante delle Brigate dei martiri di Al Aqsa che domenica scorsa è penetrato nel kibbntz di Metzer, in Israele, dove ha ucciso cinque ebrei fra cui una madre con i suoi due figli. Ieri il ministro degli Esteri Benyamin Netanyahu ha sostenuto che quella incursione è stata progettata da un uomo al servizio diretto da Arafat. Da parte palestinese si afferma che gli attentati suicidi potrebbero essere immediatamente sospesi, se solo Israele cessasse a sua volta di uccidere civili palestinesi. In una intervista al quotidiano «al Hayat al Jadida» un leader della Jihad islamica, lo sceicco Nafez Azzam, ha sostenuto che negli ultimi 30 giorni gh israeliani hanno ucciso 22 bambini palestinesi, senza che la cosa sollevasse sdegno e riprovazione a livello intemazionale. A Jenin, a Nablus, e anche a Hebron, le unità speciali israeliane, trovano continuamente laboratori adibiti alla confezione di ordigni. Un ritiro dalle città cisgiordane significherebbe forse spalancare i cancelli a decine di terroristi. Del resto nemmeno Hamas e Al Fatah sono inclini a cessare gli attacchi contro i civili israeliani. Ismail abu Shenhab, un dirigente di Hamas, ha spiegato infatti che se i palestinesi ordinassero adesso la sospensione degli attacchi, Sharon si presenterebbe alle elezioni del 28 gennaio pretendendo di aver sconfitto Tlntifada. Ragione per cui gli attentati, ha spiegato, sono destinati a continuare. Un parere condiviso anche dalle Brigate dei martiri di Al Aqsa, pilotate da Al Fatah. Nella notte elicotteri da combattimento israeliani hanno sparato alcuni missili contro una caserma della polizia palestinese di Gaza: nell'incursione sarebbero rimasti lievemente feriti due agenti, ricoverati in ospedale. L'arrestodiunsospettoterroristaaHebron.L'eserdtoisraelianopresidialadttàcisgiordanadopol'attentatodivenerdì

Luoghi citati: Gaza, Israele, Jenin