Andrea, il bohémien divìso tra arte e affari

Andrea, il bohémien divìso tra arte e affari Andrea, il bohémien divìso tra arte e affari Pittore di talento, gestiva un disco bar poco lontano dal luogo dell'esplosione Brunella Giovara MILANO «Terrorista? Al massimo faceva il pittore, l'Andrea». Al massimo,- la sua era una vita da bohémien, ma con regolare diploma all'Ecole des Beaux Arts, e una produzione di grandi tele astratte, poi esposte in mostre affollate di gente come lui: trentenni di buona famiglia, vagabondi tra Parigi, Londra, New York e magari l'Indonesia, artisti di un certo talento che forse un giorno saranno famosi. Ogni tanto un salto a casa, in questa tranquilla Brianza che ieri ha scoperto di aver addirittura dato i natali a un sospetto terrorista di Al Qaeda, a sentire qualcuno. «L'italiano di Osama», lo definisce il settimanale «Panorama». Andrea Sorteni da Monza, 37 anni: arrestato dalla polizia in¬ donesiana subito dopo l'attentato di Bali, il 12 ottobre scorso. Attualmente detenuto nella prigione di Denpasar, con un'accusa che però con la strage non c'entraperniente. eri Aveva il permesso di soggiorno scaduto da oltre un anno, Sorteni. Lo spiega una nota della Farnesina, diffusa per spegnere sul nascere l'allarme suscitato dalla notizia dell'arresto. «Secondo gli atti acquisiti fino a questo momento, i motivi che hanno portato all'arresto dell'italiano non sono in correlazione con l'attentato di Bali. Nell'atto di incriminazione per Sorteni compare solo l'accusa di violazione delle leggi sull'immigrazione. L'uomo al momento è assistito dalle autorità consolari italiane e ha potuto nominare un avvocato di fiducia». In Italia un altro legale, l'avvocato Federico Maccone di Mi- lano, chiede la rettifica di notizie che definisce «diffamatorie», e puntuahzza: «L'unico fatto addebitato e addebitabile al nostro cliente è la temporanea mancanza di permesso di soggiorno in Indonesia. Permesso peraltro già richiesto e in via di rilascio». E Paolo, il papà di Andrea, aggiunge che il figlio «aveva già fatto tutti i documenti, ma poi è successo quello che è successo, e l'hanno messo in carcere». Paolo Sorteni è avvocato, di-, scendente di una famiglia che a Monza vuol dire qualcosa. Un padre Leo,, ingegnere, primo cittadino dai'1946 ài 1951' (con tanto di via «Leo Sorteni, sindaco»). Una sorella che è direttrice OjteS Museo ettìóltìgico di Monza e Brianza, con sede alla Villa Reale. Due figli: Luca, che ha seguito la professione del nonno e perciò fa l'ingegnere, e Andrea, che ha fatto una «scelta di libertà», raccontava ieri una parente. L'artista, «ma cosa c'è di male? Certo, in una famiglia borghese fare il pittore può suonare strano. Ma ha studiato molto, a Parigi. E poi ha fatto molte mostre per tutta l'Europa». Un irregolare, se la regola è quella di laurearsi al Politecnico. «Una persona perbene», è il coro unanime - e scandalizzato - che si leva dalla Brianza. Un pericblpso eversore, se si abban-" dona Parigi per trasferirsi a Bah. A Bah, Andrea Sorteni gestiva un ristorante, «anzi un disco bar, per la precisione», spiega il cognato Marco Bonavoglia. Viveva lì da circa un anno, «e le cose gh andavano piuttosto bene». Ma il suo locale - Scandal Discoteque, si chiama - si trova poco, lontano dal Club Sari, dove l'esplosione di due ordegni ha fatto fuori, 190 p'érsfónè'i lo 9corsòl,12 ottobre. E-con'raro terùpismo, Sortem aveva deòiso di dàrèttìia^ràii festa !i)'if^bio quella sera, e di battezzarla «The Ultimate Explosion Party». Dopo l'attentato aveva telefonato a casa: «Sto bene, non mi è successo niente, non preoccupatevi». Poi l'arresto. La polizia indonesiana aveva setacciato tutti gli stranieri, come prima cosa, e lì era saltata fuori quella sua posizione da irregolare. Permesso turistico scaduto, come succede a migliaia di extràcomunitari che vengono controllati in Italia. «E pensare che è persino attivista di Amnesty International...», raccontano i suoi. Ma questo non l'aiuterà granché, nella prigione di Denpasar. Nell'atto d'incriminazione compare solo l'accusa di violazione delle léggi sull'immigrazione: gli è scaduto il permesso di soggiorno in Indonesia Ma il rinnovo è già pronto La famiglia è molto nota a.Monza: il nonnoèstato sindaco, il padre è avvocato, la zia dirige il Museo etnologico alla Villa Reale, il fratello maggiore è ingegnere

Persone citate: Andrea Sorteni, Bonavoglia, Brunella Giovara, Federico Maccone, Paolo Sorteni, Sorteni