Il Social Forum Europeo parte tra feste e polemiche di Guido Ruotolo

Il Social Forum Europeo parte tra feste e polemiche NESSUN INCIDENTE ALLA PRIMA GIORNATA DEL SUMMIT «NO GLOBAL» EUROPEO Il Social Forum Europeo parte tra feste e polemiche La città blindata accoglie 20 mila giovani: alle frontiere già respinti altri 1600 Guido Ruotolo inviato a FIRENZE «In piazza Santa Croce fa fred-" do ma il clima mi pare buono». La voce del sindaco Leonardo Domenici, alle sette di sera, è rassicurante. Firenze è andata a dormire tirando un sospiro di sollievo. «E' una città spaventata, sull'orlo di una crisi di nervi. Firenze è una pentola a pressione - spiegava ieri sera imo dei responsabili dell'ordine e della sicurezza - che deve sfogarsi, che vuole iniziare a decomprimersi». Il primo giomo è passato indenne, anche se la città è consapevole di non potere cantare già vittoria. Siamo solo all'apertura del Social Forum Europeo e la manifestazione conclusiva di sabato appare ancora lontana. Tutto è filato Uscio, secondo le previsioni della vigilia, a Camp Darby, che è in provincia di Pisa. Bene anche alle frontiere perché, paradossalmente e forse anche cinicamente, i due arresti di Domodossola per resistenza e i «respingimenti» alle varie frontiere (siamo ormai a mille e seicento), Firenze li ha vissuti come «scampato pericolo». Senza conseguenze anche le iniziative dei Disobbedienti ai valichi di frontiera. Sono ima iniezione di ottimismo le ultime informative dei nostri apparati di intelligence che pure, appena due settimane fa, avevano portato il mini- stro dell'Interno, Beppe Pisanu, a lanciare l'allarme, a parlare di «una evoluzione decisamente negativa del quadro generale». Ma ieri, invece, il Sismi si è sbilanciato sino a sostenere che «vengono escluse partecipazioni qualificabili violente e/o di minaccia»: «Sono in arrivo - si legge nell'informativa di ieri - giovani serbi, dieci autobus spagnoli dal paese basco, ottanta attivisti di organizzazioni non governative da Budapest, quattrocentocinquanta austriaci ai quali potrebbero aggiungersi giovani dalla Slovenia, dall'Ungheria, dalla Bussia». E una più dettagliata informativa sugli arrivi dall'Austria precisa: «E' prevista ima adesione di gruppi moderati, riconducibUi ad Attac, ai sindacati, al Partito comunista austriaco». Naturalmente, queste relazioni dei Servizi offrono un quadro parziale degli arrivi dei partecipanti al meeting, non di quelli che non invitati o non interessati all'iniziativa dei «No global» voghono comunque essere a Firenze, per farsi sinistramente sentire. Ma il quadro rappresentato dall'intelligence è di per sé sufficiente perché il barometro che segnava tempesta tomi se non a indicare bonaccia comunque tempo instabile. Flessibilità, intesa, coordinamento. Finora, il piano sicurezza approntato dal questore De Donno sta funzionando. Un corteo festante delle bande musicali ha «infranto», nel pomeriggio, il centro storico per raggiungere piazza Santa Croce, dimostrando che a Firenze non esiste alcuna «zona rossa». Anche i reduci della marcia di Camp Darby, arrivati alla stazione Campo di Marte, sono entrati in corteo nella piazza dell'inaugurazione del Social Forum Europeo. Grappoh di ragazzi con i sacchi a pelo hanno girovagato per tutto il giorno tra le viuzze e le piazze di questo straordinario gioiello d'arte e cultura. Presidiati gli «obiettivi sensibili», decine di uomini in borghese controllano la città cercando di essere «invisibili». Anche i sedici «presiedi» di accoglienza della Cgil,'dell'Arci, delle organizzazioni promotrici del meeting, le stesse piazze «tematiche» rafforzano questa rete di «accoghenza» e di «vigilanza» nel centro cittadino. Ma le saracinesche abbassate, le vetrine blindate dei negozi delle grandi firme e la serrata di Ponte Vecchio sono la spia della profonda inquietudine della città. Firenze è spaccata in due ed è diffidente. «Peccato - commenta, a metà giomata, il questore De Donno - che si veda così poca gente in giro, nel centro». «Assalto alla Bai», «Trovato un ordigno esplosivo». I titoli strillati di questi ultimi giomi del quotidiano cittadino, «notizie inventate di sana pianta», «hanno contribuito - confessa il vertice delle forze di polizia ad awelenire il clima». In serata, il commento della questura sulla prima giomata del meeting è stato di «cauto ottimismo»: «La stima degli arrivi in città è di circa ventimila persone, tante quante hanno partecipato all'inaugurazione di piazza Santa Croce, dove erano presenti anche molti fiorentini». Ma oggi come andrà? In questura cercano di raffreddare la tensione. Per stasera, infatti -, come si legge nell'ordinanza del questore De Donno che pianifica tutte le misure di sicurezza e di controllo della città - è prevista una iniziativa del «Movimento anarchico fiorentino»: l'occupazione di ima piazza, probàbilmente quella che ospita la^tìggìa del Porcellino. La questura ipotizza il «programma» dell'itìiziati'va: «Video e testimonianze dirette sulle pratiche di azione messe in atto- dà' manifestanti anarchici tra cui 1 Black bloc». Speriamo che non accada nulla. Funziona il piano sicurezza della questura, «violato» il centro storico ma non sono nate tensioni Saracinesche abbassate e vetrine protette delle grandi firme, spia delle paure per sabato Controlli di polizia all'imbocco di Ponte Vecchio Leonardo Domenici, sindaco di Firenze

Persone citate: Beppe Pisanu, Darby, De Donno, Leonardo Domenici