Psicosi sicurezza, il Sud chiude le scuole a rischio

Psicosi sicurezza, il Sud chiude le scuole a rischio MENTRE A SAN GIULIANO INIZIATRA LE POLEMICHE LO SGOMBERO DELLE TENDOPOLI Psicosi sicurezza, il Sud chiude le scuole a rischio La protezione civile: i prefabbricati non saranno pronti prima di febbraio dall'invlata a SAN GIULIANO DI PUGLIA In Molise si studiano le misure per stringere i tempi di permanenza nelle tendopoli degli sfollati. Mentre in tutto il Sud dilaga la psicosi, dopo il crollo della scuola di San Giuliano, i genitori chiedono perizie sulla sicurezza delle scuole. In Abruzzo 194 edifici sono stati chiusi per accertamenti. A Palermo, le mamme tengono i figli a casa. Scene che si ripetono anche in altri comuni. Nella costa orientale, quella di Taonnina e Letojanni, il provveditore ha chiuso gli edifici scolastici per due giorni. Mentre nel Sannio, 3 scuole sono già state dichiarate inagibili e nella provincia di Isemia gli studenti torneranno sui banchi solo il 9 novembre. La Regione Abruzzo ha inviato ieri mattina al ministero dell'Istruziohw ia mappa della situazione: più a rischio la provincia di Chieti con 125 edifici chiusi per controlli su 390. Eoi L'Aquila con 20 edifici chiusi su 370, a Pescara solo 3 su 223 e Teramo con 1 su 302. Tra oggi e lunedì è previsto il ritomo alla normalità, per l'inizio della prossima settimana dovrebbero concludersi gli accertamenti tecnici. Ma molte aule rischieranno ugualmente di restare vuote. Alcuni dei comitati di genitori, formati dopo il terremoto, hanno annunciato che faranno disertare la scuola ai loro figli perchè insoddisfatti degli esiti degli accertamenti. Sulla sicurezza delle scuole ieri è intervenuto anche D ministèro dell'Istruzione: «Circa 500 mihoni di vecchie lire - si legge in una nota per la ristrutturazione e messa a norma sono stati assegnati dal 97 al 2001 alla scuola di San Giuliano di Puglia crollata». Uno stanziamento la cui documentazione è stata consegnata alla magistratura. Negli ultimi anni, alla regione Molise il ministero ha assegnato 56 miliardi di vecchie lire per l'edilizia scolastica. Nel dopo terremoto - ha affermato il ministro Letizia Moratti - è stato istituito un coordinamento nelle 5 regioni più a rischio sismico in modo che siano riviste, d'intesa con gli enti locali, tutte le norme che riguardano l'agibilità e la sicurezza degli istituti». Le regioni sono Campania, PugUa, Molise, Marche e Basilicata. «Nella finanziaria - ha proseguito la Moratti - si renderanno disponibili 400 milioni di euro, che da subito possono aiutare Province e Comuni per gli interventi di messa a norma degli edifici». Ma sull'edilizia scolastica - ha sottolineato la Moratti - il ministero non ha competenza diretta che dipende dagli Comuni e Province. «Al ministero - ha proseguito - compete la didattica. Tutto quello che il ministero doveva fare per la preparazione dei docenti alla gestione dei rischi e alla prevenzione è stato fatto. Negli ultimi due anni sono stati stanziati 90 miliardi di vecchie lire solo per la prevenzione». Alla Moratti ha rephcato l'Anci, l'associazione Comuni italiani. «E' vero che le competenze per la costruzione delle scuole - dicono i rappresentanti di sindaci e presidenti delle Province - sono degli enti locali, ma è anche vero che i finanziamenti sono dello Stato, e se i fondi sono scarsi o inesistenti, è inutile parlare di competenze». Nessun intento di alimentare polemiche - precisano - però le affermazioni del ministero su questo argomento «lasciano perplessi». In Molise, intanto, il freddo accelera i tempi di sgombero dei campi. Di notte la temperatura sfiora lo zero. Albergo, soldi o roulotte le alternative offerte dalla Protezione Civile ai 1163 sfollati di San Giuliano di PugUa. Il commissario Guido Bertolaso conta di portarli tutti via dalla tendopoli entro dieci giorni. Per i prefabbricati, invece, ci vorrà del tempo. «Saranno pronti non prima della fine di febbraio», dice. Ma non dovevano essere appena due settimane? «Mai detta una cosa del genere», taglia corto il capo della Protezione Civile. Dunque, niente prefabbricati fino alla fine dell'inverno. Alle 17 di ieri il numero delle persone assistite dalla Protezione Civile era salito a 10.278. Ma è una cifra inferiore al numero che ormai da giorni non dorme più in casa. «Tanta gente spaventata che per precauzione dorme in macchina - spiega Bertolaso - se non ci saranno altre scosse, molti ritorneranno nelle loro case». Nel campo sono stati distribuiti dei moduli per indicare la preferenza tra le tre opzioni offerte dalla Protezione Civile: permanenza in albergo, indennità di autonoma sistemazione, roulotte. «L'indennità corrisponde a un assegno di 400 euro a nucleo familiare per pagarsi un affitto - dice Bertolaso - in più, rispetto ad altre situazioni di emergenza, questa volta abbiamo ottenuto dalla presidenza del consiglio che vengano assegnati 100 euro in più per ogni anziano o disabile che compone la famiglia». Le roulotte -' che Bertolaso aveva garantito non si sarebbero viste in Molise - verranno date solo a chi ne farà richiesta: «Se una persona mi dice che vuole restare vicino alla sua casa o alla sua azienda agricola dove ha campi e bestiame, che devo fare? lo obbligo ad andarsene?» [m.mon.]

Persone citate: Bertolaso, Guido Bertolaso, Letizia Moratti, Moratti