Sullo schermo, la mafia
Sullo schermo, la mafia NARCOMAFIE, GRUPPOABELEE MUSEO DELCINEMA Sullo schermo, la mafia A10 anni dalle stragi di Palermo e Capaci proiezioni e dibattiti in «Chi ha sparato?» CHI ha sparato? - Le mafie nei sistemi di rappresentazione a dieci anni dalle stragi di Capaci e Palermo» è il titolo della rassegna cinematografica che Narcomafie. Centro studi Documentazione e Ricerca del Gruppo Abele e Museo Nazionale del Cinema propongono da martedì 5 novembre al Massimo Tre. La manifestazione si articola in due fasi: la prima si svolge questa settimana, la successiva il primo weekend di dicembre. Il programma di martedì 5 prevede alle 20,30 la proiezione di «Fotogrammi di mafia», montaggio di sequenze tratte da film di mafia italiani curato da Giuseppe Ferrara. Segue il dibattito, condotto da Fabio Anibaldi di «Narcomafie», con la studiosa Isabella Pezzinì dell'Università La Sapienza di Roma, i registi Antonio Belilo, Armando Ceste, Giuseppe Ferrara. Nel corso della serata viene inoltre proposto il documentario «Peppino Impastato, storia di un siciliano libero» di Antonio Belila e Giancarlo Inculano. L'ingresso è libero. Mercoledì 6 doppio appuntamento, rispettivamente alle 16,30 e 18,30, con due classici del «cinema di mafia»: «Le mani sulla città» di Francesco Rosi e «Il sasso in bocca» dì Giuseppe Ferrara. L'iniziativa riprende nel pri- mo fine settimana di dicembre. Sabato 7 dicembre proiezioni alle 16,30 e 20,30 di «Tano da morire» di Roberta Torte e alle 18,30 e 22,30 de «I due mafiosi» di Giorgio Simonelli; fra i due film, alle 20, dibattito «Chi ha sparato? - Stili e sguardi della mafia al cinema» con Michele Marangi e Giorgio Manduca del Centro Studi Documentazione e Ricerche del Gruppo Abele. Domenica 8 vengono proposti «Salvatore Giuliano» di Francesco Rosi (ore 16,30 e 20,30) e «Il siciliano» diretto da Michael Cimino (ore 18,30 e 22,30). [d.ca.] Il regista Francesco Rosi
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