Il soul d'Africa della Kidjo

Il soul d'Africa della Kidjo Il soul d'Africa della Kidjo Angélique porta martedì 5 al Barmmba magie vooaoo e musiche di «Caro diario» ■■M ragionevole considera- ESj ragionevole considera " re Angélique Kidjo, in con certo martedì 5 al Barrumba, seconda per fama soltanto a Ryuichi Sakamoto nel programma autunnale della rassegna «Dalle nuove musiche al suono mondiale», organizzata dall'Associazione Musica 90. L'ex ballerina del Benin ha infatti conquistato da una decina d'anni lo status di star del soul d'Africa, senza preoccuparsi troppo di rappresentare l'aspetto più mainstream del confronto tra la musica del continente e i codici del mercato globale. Quel che conta è la sostanza, e tra le perle del suo repertorio, esemplare dell'atteggiamento con cui la Kidjo percorre il confine tra nord e sud del mondo, è la famosa (e per i puristi famigerata) cover di «Voodoo Child», il capolavoro di Jimi Hendrix: il Benin è infatti la terra d'origine delle radici voodoo che tanto influenzano la musica e la cultura degli afro americani, e la scelta della canzone chiude un cerchio geografico ed emotivo da brivido. L'ossessione di fare i conti con la deportazione in massa degli africani nel Nuovo Mondo, del resto, anima anche l'ultimo al- resto, anima anche l'ultimo album di Angélique, «Black Ivory Soul», un ponte con il Brasile che risente sia della samba, tornata in Africa come la rumba cubana percorrendo a ritroso quelle dolorose rotte, che della cotta tropicalista vissuta quasi vent'anni fa all'arrivo in Francia. Percorsi tortuosi, nodi che appartengono all'umanità intera, vengono affrontati con l'agilità del fiinky, con l'ambizione alla trascendenza del reggae, con la sensibilità jazz, spesso tradottasi nella collaborazione con Branford Marsalis. Dal grande successo del manifesto «Logozo» alle conferme di «Ayé» e «Oremi», Francia, Inghilterra e Stati Uniti hanno trovato in lei una delle voci più sicure e versatili del pop d'origine afiicana. Meno nota dalle nostre parti, la stella del Benin ha comunque piazzato l'orecchiabile «Batonga» nella colonna sonora del «Caro diario» di Nanni Moretti. Accompagnata dal suo gruppo, Angélique Kidjo sale sul palco di via San Massimo 1 alle 22,30; l'ingresso costa 12 euro, le prevendite sono in corso alla Fnac di via Roma 56 e al Box Ofiìce di piazza CLN. (p.f.l Angélique Kidjo, dal Benin al Barmmba

Persone citate: Angélique Kidjo, Black Ivory, Branford Marsalis, Jimi Hendrix, Kidjo, Nanni Moretti, Ryuichi Sakamoto