I diessini di Aprile flirtano con i disobbedienti di Franco Giubilei

I diessini di Aprile flirtano con i disobbedienti SABATO A BOLOGNA UN INCONTRO CON l CENTRI SOCIALI E IL «VECCHIO» BIFO I diessini di Aprile flirtano con i disobbedienti Franco Giubilei corrispondente da BOLOGNA Proprio mentre i girotondini si apprestano a riunire i loro stati generali alle porte di Bologna, a Castel San Pietro, il prossimo week-end, sempre a Bologna si tenta un dialogo fra sinistra antagonista, cattolici del movimento no-global e ambienti diessini. Il terreno di confronto è il lavoro, anzi, i nuovi lavori dove si incrociano le professionalità del web, i collaboratori coordinati e continuativi, il popolo deUe partite Iva, il sommerso, gli operatori del terzo settore. Per discutere di «Cultura lavoro: ora zero» sabato si riuniranno a Bologna centro sociale "I^io e Sinistra giovanile dei Ds, Arci e disobbedienti di Luca Gasarmi, Bologna social forum e Gruppo 2 febbraio dei girotondi, l'associazione ((Aprile» della sinistra Ds e l'ex leader del movimento del '77 Franco Bifo Berardi, Rifondazione e Rete Lilliput, nonché il prorettore dell'Università di Bologna Roberto Grandi: si sono riconosciuti sotto la formula «Carta di Bologna» e hanno risposto ah'appeUo lanciato dal filosofo Gianni Vattimo, che sabato sarà della partita. L'appello è stato sottoscritto, fra i tanti, anche da Massimo Cacciari, Nicola Tranfaglia, Carlo Lucarelli e Alessandro Ber¬ gonzonì. Stavolta, dicono gh organizzatori, ci sono le premesse per un confronto costruttivo su un problema comune a tutte le parti in causa, come spiega Riccardo Paccosi, del Teatro polivalente occupato, il Tpo: «La Carta di Bologna non è un'alleanza, ma un coordinamento finalizzato a mettere nell'agenda politica il tema dei nuovi lavori, con particolare attenzione ai lavori cognitivi, quelli che hanno a che fare con le forme di linguaggio e di conoscenza. Nessuno intende fare un iper-Uhvo, quel che sta accadendo però è un profondo rimescolamento delle componenti sociah che si è riflettuto anche a Genova per il GB e alle manifestazioni della Cgil. Voghe dire che sul piano economicosociale soggetti tanto diversi, dai disobbedienti ai diessini, finiscono per essere espressione dello stesso tessuto produttivo, quello dei nuovi lavori. Ecco perché la cosa da fare è mettere in contatto questi soggetti». Si aggiunga che i «lavori cognitivi» riflettono spesso un nuovo precariato, ed ecco gli argomenti su cui si cerca, se non l'unione, un approccio fra realtà pohtiche molto diverse fra loro. L'appuntamento è alla Sala Farnese di Palazzo d'Accursio, dopodiché ci sarà una manifestazione in piazza del Nettuno. Intanto, quelli del Tpo non rinunciano alle loro azioni di disturbo: l'altro giorno è stato invaso l'ufficio deh'assessore alla Cultura Deserti, ieri è toccato a quello deha Siae, e per i prossimi giorni sono previste altre azioni dimostrative. E venerdì sera, ancora a Bologna, è in programma la riunione deha «Svegha», il comitato nato per dare uno scrollone all'Uli- Si parlerà di lavori atipici dopo l'appello di Vattimo sottoscritto da Cacciari, Lucarelli e Bergonzonì

Luoghi citati: Bologna, Genova