Tornano gli sgravi fiscali Governo e Confindustria pronti a siglare la pace

Tornano gli sgravi fiscali Governo e Confindustria pronti a siglare la pace IL MINISTERO DELL'ECONOMIA: SI' A MODIFICHE MA SALDI INVARIATI Tornano gli sgravi fiscali Governo e Confindustria pronti a siglare la pace In vista il ripristino di Dit e Superdit, con aliquote medie al 30 e 220Zo Finanziaria: respinti 940 emendamenti su 4000. Boom di sanatorie Mario Sensìni ROMA Governo e Confindustria sono ormai a un passò dall'accordo per resuscitare le agevolazioni fiscali della Dit e della Superdit, drasticamente ridotte con il decreto varato dall'esecutivo a metà settembre. L'intesa, che porterà probabilmente a ridefinire l'aliquota della Dit intomo al 300Zo, ma anche ad elimi: nare la maggiorazione dell'acconto Irpeg di novembre e a modificare le norme fiscali sulle minusvalenze e le rivalutazioni e le nuove regole sulle riserve delle compagnie di assicurazione, è sottoposta a un ultima verifica tecnica e dovrebbe, essere annunciata dal governo oggi stesso. Sempre oggi la Commissione Bilancio della Camera inizierà l'esame degli oltre 3 mila emendamenti presentati alla Legge Finanziaria (940 quelli scartati), tra i quali si contano ben dodici forme di condono e sanatorie presentate dai partiti di maggioranza. Le modifiche al decreto fiscale di cui stanno discutendo Tremonti e la Confindustria, secondo il governo, non avranno effetti sui saldi di finanza pubblica e ricalcherebbero, peraltro, quelle annunciate ieri da Antonio Leone, deputato di Forza Italia e relatore del provvedimento alla Camera. Bruciando sul tempo il governo, Leone ha anticipato in Aula la presentazione di un emendamento al decreto per «ripescare» le agevolazioni della Dit e della SuperDit «di cui il provvedimento decretava la morte, correggendo le disfuznioni di attuazione». Emendamento che secondo Leoni «va incontro alle esigenze della Confindustria», e che in sostanza prevede un'aliquota di sbarramento del 3007o per la Dit e del 220Zo per la SuperDit, il ripristino del tasso di remunerazione al 607o, regole più favorevoli per il trattamento delle minusvalenze e delle rivalutazioni e la rimodulazione della stretta sulle assicurazioni. Una proposta dalla quale il governo, in attesa della chiusura del negoziato con gli industriali, è stato costretto a prendere almeno formalmente le distanze. «Con riferimento alle ipotesi di modifica del cosiddetto decreto fiscale il ministero dell'Economia precisa che si tratta di modifiche ancora allo studio» si legge in una nota diffusa in serata dagli uffici di Giulio Tremonti. Nella nota si sottolinea che «in ogni caso qualsiasi modifica delle nonne avverrà a saldi invariati», ma non si spiega se deve essere tutelato il gettito complessivo del provvedimento (che il Servizio bilancio della Camera ritiene per giunta sottostimato) o solo l'effetto positivo previsto sui conti pubblici di quest'anno, la vera ragione per cui il decreto fu varato in tutta fretta dall'esecutivo appena dieci giorni prima del varo della Finanziaria. Anche questo è un capitolo aperto. Silvio Berlusconi aveva detto che sarebbe stato il Parlamento a decidere se trasformare la proposta di concordato fiscale del governo in un condono vero e proprio e la maggioranza l'ha preso in parola. Oltre al condono fiscale tombale, presentato da alcun deputati di Forza Italia, tra gli emendamenti presentati alla Commissione Bilancio si annoverano anche due proposte di condono edilizio (An per gli abusi minori" e Forza Italia), la riapertura della sanatoria per i contributi in agricoltura (Udc), il condono per i danni erariali accertati dalla Corte dei Conti (Udc), tre sanatorie per il canone Rai (Lega Nord), le affissioni abusive (An) e le multe per le infrazioni stradali (An), un condono per le tasse di successione e le donazioni non definite fiscalmente, una sanatoria regolarizzatrice per i videopoker (Udc). Alleanza Nazionale e l'Udc hanno poi chiesto lo stralcio netto dell'articolo 37 della Finanziaria, che trasforma in prestiti i contributi a fondo perduto alle imprese, norma anch'essa molto contestata dalla Confindustria, mentre quasi tutti i gruppi politici, non solo della maggioranza, hanno chiesto il ripristino degli sgravi per le ristrutturazioni edilizie al 36DZo. L'Udc, come hanno fatto in termini diversi anche i deputati dell'Ulivo, ha chiesto inoltre una modifica alla riforma fiscale per tener conto del problema degù incapienti. Su come reperire i fondi aggiuntivi per finanziare le modifiche proposte, nessuno ha dubbi, né nella maggioranza né tra l'opposizione. Basta sfruttare meglio un'altra sanatoria, questa proposta dal governo: quasi tutti i gruppi, infatti, individuano come copertura dei loro emendamenti l'aumento dal 4 al 60Zo (però c'è chi propone anche il 450Zo, come i Ds) dell'aliquota dello scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero. Molto gettonato, per reperire nuove risorse, il fronte del "pomo". Due emendamenti da parte di Forza Italia ed uno della Lega Nord, per stabilire un'addizionale fiscale sul reddito d'impresa derivante dalla produzione, vendita e diffusione, anche su Internet, di materiale pornografico. Di stampo decisamente più classico le altre forme di copertura individuate. Molti partiti di maggioranza chiedono un taglio degli stanziamenti per le leggi in vigore e che devono essere rifinanziate ogni anno con la Finanziaria (previsti nella Tabella C), mentre la Lega si è spinta a prevedere un taglio del 300Zn degli straordinari nel settore pubblico. Decisamente classiche le forme di copertura previste dall'Ulivo ai loro emendamenti, i più importanti dei quali concentrati sulla riforma fiscale: aumento delle accise e delle imposte sui tabacchi e sui superalcolici. Oltre alla Tobin Tax sulle transazioni valutarie, condivisa anche da Rifondazione Comunista che ha invece proposto la nazionalizzazione della Fiat. CONCORDATO FISCALE: GLI EMENDAMENTI CONDONO TOMBALE Il concordato varato dal governo si trasforma in un condono tombale, -«..«™u— inni iii/vciiiuitr cwc. Irpef, Irpeg, Irap e addizionali locali: pagamento del 200Zo dell'imposta, del 180Zo per importi dovuti superiori a 5000 euro, del 150Zo per importi sopra i 20.000 euro. Per chi non ha presentato alcuna dichiarazione è previsto un balzello di 1000 euro per i cittadini, di 2000 euro per le imprese. La sanatoria vale anche contro sentenze definitive della giustizia tributaria Iva, liti pendenti e altre imposte: pagamento del 20oZo dell'imposta non versata MULTE AUTO Condono per le Ij'MM violazioni previste da 55 diversi articoli dei Codice della Strada. rrsare n 30"o uci dovuto (più 50Zo annuo di interessi) GIOCHI I videopoker fuorilegge potranno essere messi in regola pagando un'ammenda di 1500 euro CANONE RAI Pagamento del 100Zo 'VjAvSI della somma cumulata dovuta. Bloccate le procedure di contestazione già in corso SANATORIA EDILIZIA ■fpiSH Riguarda le violazioni Evr'VvilS 'fir10 a' 31 dicembre jfc M 150 euro/mq per ampliamenti non superiori al 30oZo 75 euro/mq opere di ristrutturazione edilizia o di cambio della destinazione d'uso 50 euro/mq per le opere di manutenzione straordinaria e di restauro 500 euro (forfait) se i lavori non sono valutabili in termini di superficie o di AUTO Reiscrizione al Pra degli autoveicoli cancellati, versando le imposte arretrate con una maggiorazione del 500Zo vuiuiiit: 500 euro per opere da sanare di 100 metri cubi ' 5000 euro per quelle di 750 metri cubi 10 euro al metro se la-struttura è ancora più grande LITI PENDENTI Per la chiusura delle I liti il pagamento di una somma WM compresa tra il 300Zo e il 150Zo dei valore della lite Per la chiusura delle liti pendenti davanti alla Corte dei Conti per danni erariali vantati dagli enti pubblici il risarcimento è del 30oZu de! dovuto (del 150Zo se la lite dura da oltre 15 anni) SANATORIA CONTRIBUTI Riapertura deliasanatoria del 1997 per i contributi in campo agricolo, fino al 30 settembre 2002

Persone citate: Antonio Leone, Aula, Giulio Tremonti, Leoni, Mario Sensìni, Silvio Berlusconi, Tremonti

Luoghi citati: Roma