Nimier, una gioventù bruciata nella Francia collaborazionista di Gabriella Bosco

Nimier, una gioventù bruciata nella Francia collaborazionista Nimier, una gioventù bruciata nella Francia collaborazionista RECENSIONE Gabriella Bosco ROGER Nimier era "indegna della Chiesa", secondo Frangois Mauriac. Lo scrisse sul Figaro nel dicembre del 1962, due mesi dopo la sua morte per incidente stradale sul raccordo Parigi-Ovest. Nimier si era schiantato con l'Aston Martin, a 37 anni, bruciando alla James Dean una carriera molto ben avviata, e anche ben supportata, nonostante il non nascosto anti-esistsnzialismo. Le spade, romanzo d'esordio scritto a 23 anni e uscito nel 1948 da Gallimard, è il ritratto di Roger Nimier. Non tanto in senso fedelmente autobiografi¬ co, quanto piuttosto nel carattere. Le prime righe sono uno schizzo di sperma che Francois Sanders, quattordicenne precoce, spara sul viso di Marlene Dietrich e da lì sulle sue gambe, allargate per terra sulla doppia pagina di una rivista. Il ragazzino aggiorna poi, accuratamente, in apposito quadernetto, il computo delle sue masturbazioni: "22 marzo 1937: 8. Tira un rigo e addiziona l'B alla cifra precedente poi annota 1454, su una terza colonna". Segue una minuziosa mise en scène di un suicidio con pistola (sottratta al padre, militare), tentativo che fallisce grazie all'intervento tempestivo di Claude, la sorella maggiore, di cui Frangois è tragicamente innamorato. Questo è l'antefatto, in terza persona. Prime parole: "Comincia con un ragazzino piuttosto biondo che lascia andare i sentimenti". Seguono due parti, "La congiura" e "Il disordine". Il punto di vista passa all'io, ed è Frangois Sanders che ci racconta la sua deriva, con la stessa lucida freddezza che aveva il ragazzino notaio del proprio onanismo. Una deriva che passa, nella Francia occupata, dall' RECENGabBo IONE ella co adesione alla Resistenza al tradimento in nome della Milizia, l'uccisione infame di un ebreo "per togliersi un capriccio", la durezza d'animo programmatica del ventitreenne che si vendica di un destino ancora inesistente. Sono piani sequenza di perfetta concezione cinematografica, a costruire il romanzo. Nimier l'avrebbe fatto, lo sceneggiatore, qualche anno dopo, per Louis Malie. Si cita il grande film Ascenseurpour l'échafaud, 1957, con Jeanne Moreau. Nel '50, venticinquenne, aveva avuto il premio Goncourt per L'ussaro blu. Era diventato Yenfant chéri deUe lettere francesi, sufficientemente dannato per conquistare l'attenzione, celebrato da maestri come Morand, Joubandeau, lo stesso Celine. Ma nel giro di poco i riflettori non l'avevano più illuminato, e lui si era in qualche modo auto-censurato. Aveva scelto l'immagine del mondano che si disperde tra donne, gioco e belle macchine, fino a morirne. Scrive Massimo Raffaeli, curatore e traduttore del libro, che le sue spade (spade "alla ricerca di un fodero di carne", si legge nella pagina del romanzo che motiva il titolo), Nimier le rivolse soprattutto contro se stesso. Il problema del contraddittorio collaborazionismo, la patente di sbandato di destra con cui si è soliti liquidare Nimier, meritano attenzione. Pagine così compiute, nella disperazione che si fa rivolta, a 23 anni, sono un ritratto non del solo Nimier. Raffaeli parla tra l'altro, nella sua Postfazione, del "diagramma di un completo fallimento cognitivo": qua cosa su cui vale la pena di riflettere. "Non era facile per nessuno", gli fa da controcanto Eraldo Affinati nelle pagine' introduttive, "avere vent'anni nel 45", preludio alla richiesta di una "sospensione del verdetto", equivalente a quella di cui gode da sempre Arthur Rimbaud. Ma tornando alla costruzione del romanzo: apertosi su un masturbatorio tentativo di suicidio andato a vuoto, si chiude sull'impotenza. Frangois Sanders, sconfitto dalla Storia, e decantato un po' del disorientamento in una Cannes post-bellica, nel treno che lo riporta a Parigi, così congeda il proprio incesto: "Lei è meglio dov'è. Claude è meglio morta". Lo scrittore Roger Nimier Roger Nimier Le spade traduzione di Massimo Raffaeli, Meridiano Zero, pp. 192, ei3,00 ROMANZO

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