Fermato Bashir, sospettato per la strage dì Bali
Fermato Bashir, sospettato per la strage dì Bali TRADITO DA UN INTEGRALISTA ISLAMICO CATTURATO IN INDONESIA A GIUGNO Fermato Bashir, sospettato per la strage dì Bali servizi segreti awertono: gli attentati contro gli stranieri non sono finiti AKARTA Abu Bakar Bashir, il principale sospetto dell'attentato al Sari Club di Bali, è stato fermato dalle forze di sicurezza indonesiane e sarà presto interrogato. Il leader religioso islamico è considerato il capo della Jemaah Islamiah (JI), misteriosa organizzazione estremista islamica affiliata ad Al Qaeda, il cui obbiettivo sarebbe quello di creare con la forza uno Stato islamico nel Sudest asiatico. Formalmente, Bashir è stato fermato in relazione a una serie di esplosioni che nel Natale 2000 devastarono una decina di chiese in tutta l'Indonesia, provocando 19 morti. A tradirlo è stato Omar al-Faruq, un integralista islamico di origini arabe catturato lo scorso giugno in Indonesia e consegnato agli americani, il quale ha confessato di appartenere ad Al Qaeda e ha ammesso di aver partecipato a diversi attacchi terroristici in Indonesia (compreso un faUito attentato alla presidente Megawati Sukamoputri, all'epoca ancora vice del predecessore Abdurrahman Wahid). Bashir si è però sottratto all'interrogatorio della polizia di Giakarta facendosi ricoverare in un ospedale della sua città natale - Solo, sull'isola di Giava - per un attacco di asma. La polizia non ha creduto ai suoi «problemi respiratori e cardiovascolari» e ha inviato una propria squadra di medici a verificare se sia o no in condizioni di viaggiare sino a Giakarta. In base alle indiscrezioni delle ultime ore, è possibile che la missione dei medici del coipo di Polizia sfoci in un interrogatorio in ospedale. Fuori dall'ospedale si è subito radunata una folla di almeno trecento seguaci, per lo più studenti delle scuole coraniche aperte da Bashir: una protesta molto rumorosa ma sostanzialmente pacifica, che già si è sciolta. Nei confronti di Abu Bakar Bashir saranno probabilmente applicate le misure speciali contenute nei due decreti firmati venerdì dal governo indonesiano in funzione antiterrorismo: detenzione fino a tre giorni di individui sospetti in base a informazioni dei servizi segreti e carcerazione preventiva senza incriminazione formale. A una settimana dall'attentato che ha fatto 190 morti, la paura tocca un po' tutto l'Occidente. Prima degli attacchi di Bah, gli obiettivi più a rischio erano considerati gli americani e gli ebrei, adesso anche altri Paesi si sentono nel mirino. L'Austraha, ancora attonita per i suoi cento morti sotto le macerie del Sari Club, invita i suoi cittadini a lasciare l'Indonesia: i servizi segreti hanno ricevuto nuove informaziom,.in base alle quali a Giakarta si starebbero preparando nuovi attentati contro gli stranieri. Il Foreign Office ha chiesto a tutti i cittadini britannici di lasciare l'Indonesia e di fare molta attenzione anche in Paesi come Filippine, Malaysia, Vietnam, Laos, Cambogia, Brunei, Myanmar, Timor Est. Il Dipartimento di Stato americano è intervenuto con un nuovo avviso per scoraggiare visite negli arcipelaghi dell'Oceano indiano. Trema anche la Germania. Secondo i settimanali «Der Spiegel» e «Focus» in edicola domani, le istituzioni tedesche in patria e le loro sedi all'estero potrebbero essere bersaglio del terrorismo islamico. Secondo «Der Spiegel», Aiman alZawahiri, ninnerò due di Bin Laden, avrebbe mandato un messaggio di morte alla Germania e alla Francia attraverso un video trasmesso da Al Jazira. «Focus» parla invece di un tedesco-egiziano di Friburgo, arrestato a metà di settembre a Giakarta e trovato in possesso di documenti su come costruire ima bomba e di video con le immagini di attacchi contro i cristiani che vivono in Indonesia. le.st.) Hindu e musulmani pregano insieme durante una cerimonia perle vittime dell'attentato a Bali. Sotto, il leader dellaJemaalsIamiyah, Abu Bakar Bashir
Persone citate: Abdurrahman Wahid, Abu Bakar Bashir, Bin Laden, Megawati Sukamoputri
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Partigiani
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Il divorzio, perbacco, il divorzio
- L'entusiastica accoglienza di Torino a Wilson
- Cuneo all' ultima fatica
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Società yoga negli Usa per nascondere terroristi
- Capuana come favolista
- Internet, istruzioni per l'uso
- Grazie Juve, grazie Brady
- Tre domande a Capanna
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Internet, istruzioni per l'uso
- Una terribile prigione nel cuore del deserto
- L'INTERROGATIVO NUCLEARE
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy