Il giallo del blackout di Saddam per 4 anni sostituito dai sosia

Il giallo del blackout di Saddam per 4 anni sostituito dai sosia IL VERO RAISS E' RICOMPARSO SOLO LA SETTIMANA SCORSA: LO RIVELA UNO STUDIO TEDESCO Il giallo del blackout di Saddam per 4 anni sostituito dai sosia Il primo ad accorgersene è stato un medico iracheno in esilio. I «falsi» sono almeno tre, forse quattro. Sono state esaminate 500 immagini retroscena Francesca Sfoaa corrispondente da BERLINO UN black out durato quattro anni, dall'inizio del 1998 alla settimana scorsa. Quattro anni in cui tutte le volte che abbiamo visto Saddam Hussein, in fotografia o alla televisione, siamo stati ingannati, perché al suo posto c'erano in realtà diversi sosia - tre, forse quattro. Il primo ad essersene accorto è Moslem Al Assadi, un medico iracheno in esilio a Teheran che a forza di osservare il dittatore ha cominciato a notare qualche incongruenza: un lobo troppo sporgente, una narice eccessivamente arrotondata, gli occhi più stretti del solito. Ne ha parlato a un amico, il corrispondente tedesco dell'emittente televisiva Zdf a Teheran. E da quel giorno i due si sono messi, con pazienza, a guardare con attenzione tutto il materiale fotografico e televisivo a disposizione dell'archivio di redazione, quasi cinquecento im¬ magini di Saddam. «E' lui», «non è lui», «è lui», «non è lui», diceva ogni volta Al Assadi, con l'occhio infallibile di chi aveva studiato, nei trattati di fisiognomica, che non esistono al mondo due orecchie perfettamente identiche. La conferma alle osservazioni empiriche di Al Assadi è venuta, qualche giorno fa, dal professor Dieter Buhmann, un ricercatore tedesco che insegna alla facoltà di Medicina legale della Saar e che appartiene a una task force di studiosi che si occupa di verificare l'autenticità di foto e immagini di chi infrange la legge - dagli automobilisti che vengono ripresi dai controlli elettronici ai ladri dei supermercati filmati dalle telecamere interne, fino ai sospettati di crimini più gravi. «E' vero - ha dichiarato Buhmann - tutte le immagini che ho visionato al computer mostrano che per un periodo di circa quattro anni il Saddam Hussein che abbiamo visto non era l'originale. La scorsa settimana, però - ha aggiunto Buhlmann Saddam è tornato». «Che i grandi della politica facciano uso di sosia non è un mistero - ha dichiarato al New York Times Antonio Mendez, ex uomo della Cia e autore del fortunato libro "Spy Dust" - Lo hanno fatto persino George Washington e Franklin Dolano Roosevelt. In molte occasioni è importante farsi vedere contemporaneamente in due posti diversi, fa parte dei sistemi di sicurezza». Ma una cosa è servirsi di un sosia per presenziare a un incontro pubblico a scopo di beneficenza, un'altra è scomparire per quattro anni, come sembrerebbe aver fatto Saddam Hussein. La paura di attentati? Una grave malattia? Al momento nessuna ipotesi può essere scartata. La Germania è l'unico paese in Europa dove la tecnica di identificazione delle fotografie sia a tal punto sviluppata da costituire un importante punto di riferimento per criminologi e ispettori di polizia. «Abbiamo cominciato negli Anni Settanta, ai tempi della Rote Armée Fraktion - spiega il professor Rosling, che guida la task force a cui appartiene anche Dieter Buhmann - e i nostri processi d'analisi sono adesso sofisticassimi, direi ai livelli degli americani, che però sul tema della lotta al terrorismo non hanno mai mostrato di voler collaborare con noi». Proprio sul tema terrorismo, la task force guidata da Rosling ha lavorato di recente su alcune fotografie del giovane Bin Laden che erano arriva¬ te da fonti attendibili al settimanale tedesco «Stern». «Quando a "Stern" si sono visti arrivare quel materiale - racconta Rosling - la prima cosa che hanno fatto è stata ordinare una perizia presso i nostri laboratori». L'ultima volta che si erano fidati, infatti, pubblicarono i diari di Hitler, che dopo aver suscitato enorme clamore in tutto il mondo si rivelarono falsi. «E false erano anche le foto del giovane Bin Laden, sebbene a occhio nudo la somiglianza con Bin Laden adulto fosse impressionante», dice Rosling. E di sosia si tratta anche nel caso di Saddam: «Le no¬ stre analisi dimostrano con assoluta certezza - ci conferma Dieter Buhmann - che dal 1998 fino alla scorsa settimana Saddam non è più comparso in televisione». I risultati della sua indagine sono stati trasmessi all'Fbi. «Credo che agli americani saranno utili», dice ancora Buhmann. DUE SOSIA DUE SOSIA ORECCHIE TROPPO LUNGHE Questa è l'immagine di uno dei sosia di . Saddam apparso in televisione al posto del leader iracheno. La somiglianza è notevole, ma piccoli particolari hanno consentito di rivelare l'inganno: le orecchie sono più lunghe di quelle del dittatore iracheno, e anche II ' mento presenta alcune differenze difficilmente rilevabili senza l'aiuto di un computer. Il confronto tra i diversi volti è stato eseguito prendendo in considerazione anche la lunghezza del naso, l'ampiezza della fronte e là posizione degli occhi. Baffi, sopracciglia e capelli sono facilmente imitabili. OCCHI TROPPO STRETTI Un altro sosia di Saddam tradito da piccoli particolari. In questo caso sono stati gli occhi a rivelare il falso: la loro larghezza resta infatti inalterata anche con l'invecchiamento, e questo sosia ha gli occhi più piccoli rispetto a quelli di Saddam. Anche le orecchie sono leggermente diverse. La somiglianaa tra i due volti è però sufficiente a ingannare chiunque nel caso di riprese televisive o fotografie scattate da lontano. Secondo gli esperti tedeschi che hanno esaminato le immagini, il veroSaddam non è,mai comparso in pubblico per mólti anni, ed è riapparso solo recentemente. ORECCHIE TROPPO LUNGHE Questa è l'immagine di uno dei sosia di . Saddam apparso in televisione al posto del leader iracheno. La somiglianza è notevole, ma piccoli particolari hanno consentito di rivelare l'inganno: le orecchie sono più lunghe di quelle del dittatore iracheno, e anche II ' mento presenta alcune differenze difficilmente rilevabili senza l'aiuto di un computer. Il confronto tra i diversi volti è stato eseguito prendendo in considerazione anche la lunghezza del naso, l'ampiezza della fronte e là posizione degli occhi. Baffi, sopracciglia e capelli sono facilmente imitabili. OCCHI TROPPO STRETTI Un altro sosia di Saddam tradito da piccoli particolari. In questo caso sono stati gli occhi a rivelare il falso: la loro larghezza resta infatti inalterata anche con l'invecchiamento, e questo sosia ha gli occhi più piccoli rispetto a quelli di Saddam. Anche le orecchie sono leggermente diverse. La somiglianaa tra i due volti è però sufficiente a ingannare chiunque nel caso di riprese televisive o fotografie scattate da lontano. Secondo gli esperti tedeschi che hanno esaminato le immagini, il veroSaddam non è,mai comparso in pubblico per mólti anni, ed è riapparso solo recentemente.

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