Pescara, la setta dei pedofili adoratori del diavolo
Pescara, la setta dei pedofili adoratori del diavolo PROGETTAVANO DI RAPIRE UN NEONATO Pescara, la setta dei pedofili adoratori del diavolo Quattro arresti, la rete estesa ad altre regioni dall'inviato a PESCARA Solo l'arresto ha impedito agli «angeli di Sodoma» di portare a termine il loro supremo abominio: il rapimento di un neonato da immolare a Satana. «Mangiando le carni di un innocente - spiegano in questura - avrebbero completato la missione annunciata agli adepti: profanare le vergini e uccidere i bambini». Un piano allucinante, discusso fin nei minimi particolari dai vertici della setta dei pedofili satanisti. Tutto previsto scrupolosamente, tranne le manette scattate ieri all'alba. Per ora sono state arrestate 4 persone (la retata non sarebbe conclusa), tra cui il reverendo Jan Ash, ossia il «Gran sacerdote» Giovanni Carbotti, 31 anni. Per cinque anni hanno adescato minori davanti alle scuole, nei bar e negli stabilimenti balneari abruzzesi. Nel «tempio» di Chieti Scalo e sulle tombe di cimiteri lungo la costa hanno drogato e stuprato decine di ragazzini. I riti satanici erano ripresi da due fotografi. Italo Diodato e Amleto Raimondo De Cesare, entrambi di 35 anni, ora agli arresti domiciliari. In carcere, a Catania, è finito Gaetano De Carne, 23 anni, il bello che invitava le minorenni ai festini, in realtà stupri di massa perpetrati tra Lsd, intimidazioni psicologiche di ogni genere e ferite da coltello alle braccia e alle gambe. Gli arrestati dovranno rispondere di detenzione, spaccio e somministrazione di sostanze stupefacenti, violenza sessuale di gruppo su minori (ridotti in stato d'incapacità di intendere e volere), diffusione di materiale pedo-pornografico, profanazione di tombe, furto, distruzione di cadaveri. L'elenco dell'orrore include le lesioni personali finalizzate alla scamificazione, poiché i pezzi di carne umana dati in pasto agli adepti nelle cerimonie di iniziazione servivano a suggellare il macabro patto di fedeltà «fino alla morte». Per interpretare il complesso simbolismo dell'organizzazione, la polizia si è rivolta a padre Aldo Bonaiuto, un sacerdote della comunità Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi. Nelle abitazioni del reverendo Ash (in inglese «cenere») e dei seguaci sono stati ritrovati teschi fatti bollire in pentoloni per ricavarne pozioni, candelabri, cappucci, progetti di cannibalismo e di omicidi di neonati, serpenti. Il reverendo, disoccupato, si guadagnava da vivere allevando pitoni. Ha fatto parte della «Church of Satan» di San Francisco. Durante i riti Ash-Carbotti compiva anche atti di autolesionismo facendo uscire sangue dalle braccia e costringendo le vittime a ricambiare le pratiche di vampirismo. Oltre all'appartamento di Chieti Scalo, le sedi scelte dalla setta per i festini «vodoo» erano i cimiteri di San Silvestro e di Caramenico. L'inchiesta, avviata dalla magistratura di Pescara, è passata per competenza a quella di Chieti ed è coordinata dal pm Marika Ponziani. Sembrano imminenti altri ordini di custodia. Il «reverendo», arrestato a Roma dove si era trasferito da pochi mesi, è rinchiuso a Regina Coeli. La polizia ha accertato finora l'identità di una quindicina di minori, ce ne sarebbero molti altri (immortalati da Diodato e De Cesare) ancora sconosciuti. Il questore di Pescara, Angelo Lo Scalzo, ha lanciato un appello a chiunque abbia avuto a che fare con l'organizzazione: «È il momento di vincere la paura e farsi avanti per raccontare l'orrore subito». In tanti finora hanno taciuto per il terrore di veder diffuse le foto degli stupri e delle sevizie. [già. gal.] Il materiale sequestrato alla setta satanica di Pescara
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