Sme, scontro avvocati-Boccassini

Sme, scontro avvocati-Boccassini UDIENZA CALDA AL PROCESSO SME-ARIOSTO MA NON SI E PARLATO DELLA GIRAMI Sme, scontro avvocati-Boccassini I legali di Previti: mancano dei verbali. Il pm: erano ininfluenti MILANO «Lei dovrebbe mettere la testa sotto il tavolo», grida uno dei difensori di Previti al pm Boccassini, che risponde per le rime. All'udienza di ieri del processo Sme-Ariosto non si è parlato di legge Girami ma il clima si è comunque ben presto rivelato torrido. L'udienza è stata in gran parte centrata sulle proteste dei legali per verbali spariti e dichiarazioni non verbalizzate in istruttoria, con battibecchi tra accusa e difesa sfociati in una richiesta di nullità del decreto che dispone il rinvio a giudizio, con conseguente annullamento di tutto il processo: richiesta respinta dalla corte. \ Il primo scontro tra i legali di Cesare Previti e il pm fida B.iccassir ni è avvenuto durante l'interrogatorio del colonnello Alessandro Falomi della Guardia di Finanza, che raccolse le prime dichiarazioni della teste d'accusa Stefania Ariosto. Tema: i rapporti non verbalizzati della Ariosto, che verrà sentita alla prossima udienza, lunedì. Secondo la difesa la procura avrebbe dovuto iscrive^ subito gli indagati nel registro - ìiopo le dichiarazioni della Ariosto - nel marzo '95, e non aspettare settembre. È nato un battibecco tra l'avvocato Giorgio Perroni, difensore di Previti, e il presidente del collegio giudicante Luisa Ponti sul modo di fare domande. Il legale avrebbe riscontrato contrasti tra quanto riferito dal teste e quanto dichiarato in un processo per diffamazione svoltosi a Monza. Un verbo usato da Perroni («sequestrare» al posto di «acquisire») ha indotto Uda Boccassini a fare una precisazione a verbale. Ne è nato lo scontro tra il difensore e la pm. Tra i testimoni di ieri c'era l'ex segretario liberale Renato Altissi1 pio, ministro dell'Industria all'epoca della scalata alla Sme: ha detto di non aver mai seguito quell'operazione. Sentiti anche Arnaldo Valente, presidente della corte d'Appello romana che valutò il lodo Mondado¬ ri, oggetto del processo, e il giudice romano Paolo Zucchini, che fece parte del collegio impegnato nella sentenza Sme. Valente è stato deciso: «Per lo strapazzo che ancora sto avendo, e le offese che ho ricevuto, aspetto le scuse e una dichiarazione pubbhca che c'è stato un errore». L'ex giudice romano ha parlato di «inesistenti» rapporti con Previti e gli altri indagati, e dell'accusa di corruzione che gli era stata mossa in un primo momento e poi archiviata, chiedendo un riconoscimento pubblico della propria innocenza. «Sono cavaliere di Gran Croce - ha detto - e seno stato presidente della prima sezione di Cassazione per quattro anni. Ho. diretto il maxi processo contro la mafia in Sicilia e non ho voluto la scorta anche se ero in pericolo di vita. Voglio protestare contro le offese che mi sono state rivolte». Poi le repliche a tutte le affermazioni di Stefania Ariosto che lo aveva indicato come il «giudice col papillon» che frequentava casa Previti: «Previti? Mai conosciuto né direttamente né indirettamente, come non conosco Pacifico nèAcampora». Il nome di Zucchini era emerso da una rogatoria come collegato a Previti. Iscritto nel registro degli indagati, il giudice fu prosciolto con archiviazione della posizione processuale. Secondo la difesa mancherebbero, però, i verbali degli interrogatori subiti dal magistrato: uno come teste, l'altro come indagato. La seduta è stata sospesa per consentire al pm di reperire i documenti che, secondo la rappresentan¬ te della pubblica accusa, non sarebbero stati allegati in quanto ininfluenti sull'economia processuale. «Qui - ha detto Boccassini - è tutto chiaro come il sole». Alla ripresa l'avvocato Nicolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, ha lamentato una serie di irregolarità procedurali da parte del pm, contestando l'ininfluenza di quei documenti nella causa, visto che «Zucchini era componente del collegio che varò una sentenza oggetto di' presunto mercimonio». E il clima si è di nuovo surriscaldato. [p. poi.] Ilpmllda Boccassini ieri a Milano nell'udienza del processo Sme-Ariosto è stata duramente contestata dagli avvocati della difesa (foto) ma ha risposto con decisione

Luoghi citati: Milano, Monza, Sicilia