VATICANO Wojtyla sta preparando a «rivoluzione» del Terzo Millennio

VATICANO Wojtyla sta preparando a «rivoluzione» del Terzo Millennio UE ULTIME NOMINE DEL PAPA, CHE MERCOLEDÌ' INIZIA IL 250 ANNO DI PONTIFICATO, STANNO CAMBIANDO IL VOLTO DEI.LA CURIA ROMANA VATICANO Wojtyla sta preparando a «rivoluzione» del Terzo Millennio radiografia Giacomo Galeazzì CIHADEt VATICANO GRANDI manovre in Vaticano. Gli avvicendamenti alla guida dei ministeri d'Oltretevere stanno cambiando volto alla Curia, mentre prende corpo l'ipotesi di un imminente concistoro per conferire la porpora a nuovi capidicastero e arcivescovi diocesani, tutti espressione della linea moderata wojtyliana. Occhi puntati, ovviamente, sullo scranno più importante del govemo pontificio. In ballo ci sono le dimissioni che tra un mese, il 23 novembre, varcata la soglia dei 75 anni (età della pensione fissata da Montini), il segretario di Stato Angelo Sodano presenterà a Giovanni Paolo n. In attesa della sostituzione più importante, si va definendo il "maxi-rimpasto" all'ombra del Cupolone. Per volontà papale, infatti, si registrano una serie di sostituzioni che avranno un peso notevole nell'organigramma della Curia romana e nell'insieme del Sacro Collegio, sceso a 114 elettori, sei in meno del limite fissato. «E' quasi certo che i presuli promossi, e non ancora cardinali - spiegano i cristiani di base di "Adista"- ricevano il berretto rosso nei primi mesi del nuovo anno». A capo di "Giustizia e Pace", il ministero degli Affari sociali, c'è ora Renato Raffaele Martino, da una quindicina d'anni osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu. Non è ancora stato indicato il suo sostituto a New York, così come non è stato reso noto quello del neo-nunzio di Vienna, lo svizzero Giorgio Zur, ex fiduciario del Papa a Mosca. Dopo le tensioni con il Cremlino per la recente espulsione di un vescovo e quattro sacerdoti, il cambio della guardia nella sede diplomatica russa è cruciale per il Vaticano. Martino prende il posto del cardinale vietnamita Nguyen Van Thuàn nel dicastero retto per anni dal francese Roger Etchegaray. «Il porporato che ha condotto a Betlemme la trattativa per la basilica della Natività - spiegano ad "Adista"- aveva impresso una linea "carismatica" e di presenza attiva nelle zone calde del mondo che via via aveva suscitato riserve in alcuni settori della Segreteria di Stato. E Van Thuàn, da parte sua, non aveva cambiato questa impostazione». A differenza dei predecessori, l'arcivescovo Martino non ha avuto diretta esperienza pastorale, avendo sempre lavorato nella diplomazia pontificia. Al cardinale Agostino Cacciavillan, dal '98 presidente dell'Apsa, il ministero vaticano del Tesoro e delle Finanze, succederà Attilio Nicora, il prelato che, per conto della Gei, negoziò con il govemo di Bettino Craxi il Concordato del 1984 e l'otto per mille. Da vicepresidente della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) che ha sede a Bruxelles, è approdato alla "cassaforte" del Vaticano. Volta pagina pure il dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Nel posto-chiave occupato finora dal cileno Jorge Arturo Medina Estévez (il cardinale che si adoperò perché il govemo inglese permettesse il ritorno a Santiago dell'ex dittatore Augusto Pinochet bloccato in Gran Bretagna) va il porporato nigeriano Francis Arinze. Il nuovo prefetto della congregazione è stato scelto con l'obiettivo di risolvere gli spinosi problemi liturgici con il mondo anglosassone. Ad Arinze, per 17 anni "numero uno" del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, succederà l'attuale segretario del dicastero, il presule inglese Michael Louis Fitzgerald, che come Martino e Nicora siede su una poltrona cardinalizia. Un incarico che prevede, seppure non automaticamente, la porpora. Il giro di nomine avrà riflessi sul Conclave. Per decessi o per raggiunti limiti di età (raggiunti gli 80 anni, infatti, i principi della CMesa perdo¬ no il diritto di eleggere il pontefice) al momento i cardinali "elettori" sono scesi a quota 114 e a gennaio altri due compiranno 80 anni. Inoltre, un paio sono gravemente ammalati ed impossibilitati a muoversi. Paolo VI ha deciso e, fino ad ora, è stato confermato, che il quorum degli "elettori" sia di 120 o, meglio, "almeno" 120, perché Giovanni Paolo n ha già superato tale norma. Karol Wojtyla, che mercoledì prossimo inizia il 25" anno di pontificato, dovrebbe provvedere al più presto a "riempire i vuoti". Attualmente i componenti del Collegio cardinalizio, inclusi gli ultraottantenni che non votano in conclave, sono 171. E in sette compiranno 80 anni nel 2003. Del resto, sono già diverse le sedi tradizionalmente cardinalizie che aspettano la promozione. Tra esse Venezia, Firenze, Lione, Rio de Janeiro e, per ragioni geopolitiche, Hong Kong (il cui vescovo, John Baptist Wu Cheng-chung, l'unico cardinale della Cina continentale, morto il mese scorso a 77 anni) o qualche altra diocesi della Cina popolare. Concistoro a parte, gli ultimi avvicendamenti si inseriscono nel quadro di possibili mutamenti che pendono sulla Curia, perché Joseph Ratzinger, dal 1981 a capo dell'ex Sant'Uffizio, ha compiuto già in aprile i 75 anni e il primo ministro pontificio Sodano si dimetterà tra un mese. «La sostituzione dei due non dovrebbe avvenire prima del 2003evidenziano ad "Adista"- ma non si possono escludere né "anticipi", né che il Papa decida di confermare i due per accompagnarlo, nel loro ruolo odierno, fino alla fine del suo regno». Intanto a Genova ci si interroga su chi arriverà dopo che Tettamanzi (indicato, allo stato dei fatti, come il "papabile" italiano più in vista) ha rimpiazzato Martini a Milano. Per tradizione l'arcivescovo del capoluogo ligure riceve la porpora, da qui la particolare importanza della designazione. Finora, si osserva dietro il Portone di Bronzo, Tettamanzi ha dato segnali divergenti sulle sue scelte ecclesiali. Ha dedicato entusiastici interventi pubblici al fondatore dell'Opus Dei Escrivà de Balaguer, ma ha anche mostrato un atteggiamento di dialogo con i movimenti di riforma ecclesiale come i cattolici del dissenso di "Noi siamo Chiesa". Ha avuto aperture terzomondiste al vertice dei G8 di Genova però ha anche bocciato senza appello la proposta di Martini di un possibile nuovo Concilio per risolvere i problemi pendenti: dal ruolo della donna nella Chiesa all'ammissione all'eucarestia dei divorziati risposati, dalla riforma del sacramento della penitenza all'ecumenismo. Su di essi Wojtyla ha detto parole che in Curia si tende a considerare definitive. Il govemo della Chiesa universale rimane saldamente in mano ai "senatori". Regna la terza età. Il più giovane dei vertici d'Oltretevere ha 59 anni, il più anziano 75. Età media: 67 anni. Stesso discorso per l'episcopato italiano. Recenti nomine dì spicco sono quella a Catania di Salvatore di Cristina e del vescovo ausiliare di Roma Paolo Schiavon. Quanto alla designazione di Genova, attesa per metà novembre, sono in "pole position" 0 presule di Imperia-Albenga, Olivieri e il braccio destro del vicario papale Ruini, Nosiglia. o l'ascesa di due arcivescovi assegnati lo scorso anno a Firenze e Venezia, entrambe sedi cardinalizie. Nei consensi Oltretevere crescono le quotazioni del 65enne Ennio Antonelli, successore di Piovanelli a Firenze e di Angelo Scola, 60 anni, vicino a Comunione e Liberazione. Entrambi aspirano al galero rosso, non automatico ma pressoché certo, nell'eventualità (sempre più concretaldi un nuovo concistoro entro il 2003. Intanto il numero dei cardinali è sceso a 114# sei al di sotto della soglia fissata dal Paolo VI: forse entro fine anno ci sarà un nuovo Concistoro Fra un mese dovrebbe lasciare Angelo Sodano Ecco le tappe per il maxi rimpasto dei vari dicasteri Il governo della Chiesa universale e dell'episcopato italiano resta ancora in mano alla "terza età" I «ministri» hanno in media 67 anni I dicasteri della curia SI DIVIDONO IN TRE TIPI P Quelli con giurisdizione, ossia tutte le Congregazioni 1 (ex Sant'Uffizio, Propaganda Fide, Chiese Orientali) ^ ìù 11 Consiglio per i laici e i tre uffici: Camera ostolica (funziona solo dalla morte del Papa elezione del successore), l'Apsàj (il ministero del scio e delle Finanze) e la Prefettura degli affari conomici (ministero del Bilancio e Corte dei Conti) ^ Quelli con funzione di studio e consultiva (pontifici consigli Unità Cristiani, Famiglia, Salute, Immigrazione) 1 Tribunali: la Penitenzieria (Tribunale di Grazia, tratta casi anonimi); là Segnatura (Cassazione, Consiglio di Stato e dicastero della Giustìzia), la Sacra Rota (Tribunale di ultima istanza di appello) -..^^^ Gli ultimi spostamenti Al posto del cardinale vietnamita Nguyen Van Thuàn, il nuovo presidente del PontiTido Consiglio «Giustizia e Pace» (equivalente al ministro degli Affari Sociali) è l'arcivescovo salernitano Raffaele Martino, per 15 anni «ambasciatore» del Papa all'Onu i Ai vèrtici dell'Apsa (il ministero del Tesoro e delle Finanze).!! cardinale Agostino Cacciavillan è stato sostituito dall'ex vescovo di Verona e giurista della Cei Attilio Nicora : (responsabile dell'B per mille) In sostituzione del porporato cileno Jorge « Arturo Medina Estévez, come prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti (il ministero della Liturgia) è stato trasferito il cardinale R nigeriano Francis Arinze, che da 17 anni j| era presidente del Pontificio Consiglio psr il dialogò interreligioso, il ministero incaricato di dialogare con i non cristiani A succedere al cardinale Arinze al dicastero tf| del dialogo con le altre religioni è it presule inglese Michael Louis Fitzgerald, suo ex «numerodue» Dalla nunziatura dì Mosca è stato trasferito « : a Vienna il nunzio svizzero Giorgio Zuìo per le tensioni con il Cremlino dopo l'espulsione di un vescovo e quattro sacerdoti | 1123 novembre il 75enne segretario di Stato Angelo Sodano (il primo ministro del Vaticano) presenterà a\ Papa le dimissioni, per !a successione in «póle positìdn» ci sono il | «ministrò dei vescovi» ^Giovanni Battista Re e quello delie missioni Crescenzio Sepe ^^r.r-a^**^"*