Josemarìa «unisce» in piazza Fini, D'Alema, Casini e Pezzetta di Giacomo Galeazzi

Josemarìa «unisce» in piazza Fini, D'Alema, Casini e Pezzetta MINISTRI, LEADER POLITICI, QUATTROCENTO VESCOVI DI 61 PAESI Josemarìa «unisce» in piazza Fini, D'Alema, Casini e Pezzetta retroscena Giacomo Galeazzi CIUA'DEL VATICANO RECORD di presenze a San Pietro. Mai tanta gente ad ima canonizzazione in Vaticano e "tutto esaurito" di personalità nel grande giorno di Escrivà de Balaguer. Due primati che testimoniano, dopo decenni dì ostilità e incomprensioni, il consenso unanime ottenuto dentro e fuori la Curia dall'Opus Dei, il cui fondatore è stato proclamato ieri santo in un tripudio di devozione e oigoglio d'appartenenza. Organizzazione perfetta, tutto rigorosamente come da copione. Ad appena 27 anni dalla morte. San Josemaria e già un fenomeno planetario e il maxi raduno dei suoi seguaci passerà alla storia anche per l'infinito corteo di auto blu, le decine di delegazioni straniere, le centinaia dì esponenti polìtici. Sono andati letteralmente a ruba, infatti, i bighetti vip. Il Gotha istituzionale ha reso omaggio al neo-santo che grazie alla santificazione del lavoro professionale ha fatto breccia come nessun testimone della fede nell'establish¬ ment (Romiti, Fazio, Bemabei, Cossiga). La delegazione italiana schierava Fini, Casini, sette ministri, D'Aiema e Veltroni. C'è stata un vera e propria gara di presenze pure fra le gerarchie ecclesiastiche: oltre 400 vescovi da 61 Paesi dei cinque continenti. Erano meno della metà (200 vescovi fra i quali 35 cardinah) per la beatificazione del 17 maggio 1992. L'esercito dì volti noti include il et azzurro Trapattoni, l'editore Leonardo Mondadori, il portavoce d'Oltretevere, Navarro-Valls, l'ex leader di Solidarnosc Walesa. «L'Opus Dei - spiega Ombretta Fumagalli Carulli della Maigherita^ ha insegnato alle donne a vìvere la loro femminilità fino in fondo, senza fame una competizione con l'uomo». Escrivà, precisa lo scrittore Vittorio Messori, diceva che il pesce si prende dalla testa e perciò consigliava ai suoi dì iniziare l'apostolato dalle classi alte. Ieri l'Opus ha potuto mostrare al mondo i "muscoli", dispiegando la sua potenza organizzativa. Per ogni pellegrino la rete dì volontari ha trovato un alloggio e predisposto il viaggio a Roma. Dopo il domenicale bagno di folla, stamattina si rephca. 250mila devoti saluteranno il Papa nella messa di ringrazia¬ mento celebrata dal vescovo Echevarria, successore dì San Josemaria. Un gradimento trasversale, da destra e sinistra, su entrambe le sponde del Tevere. Cancellate per sempre, quindi, le accuse all'Opus Dei di essere una massoneriabianca, paladina del tradizionalismo e dì aver sostenuto la dittatura franchista. L'attività e la finalità dell'Opera, concordano storici e prela- ti, sono esclusivamente spirituali, eoa come la missione e il ministero sacerdotale del suo fondatore. n governo di una nazione, qualunque esso sia, e l'Opus Dei sono realtà che si muovono su piani totalmente diversi. La Prelatura spinge i suoi membri a esercitare e a compiere i propri doveri come cristiani coerenti, ma lascia loro la più completa libertà nelle scelte fonerete in questioni temporali. L'unico criterio che segnala é quello di seguire gh orientamenti emanati in ogni campo dalla gerarchia ecclesiastica. Nel caso del franchismo, la conclusione della Guerra civile segnò il rifiorire della vita della Chiesa, delle associazioni, delle scuole cattoliche, con ima netta presa di posizione dell'episcopato nazionale a favore del generale Franco, considerato «provvidenziale». Sulla facciata delle cattedrah in ogni sede episcopale spagnola, era stato apposto lo scudo della Falange con la scritta: «Caduti per Dio e per la Spagna. Presenti!». Escrivà protestò più volte per questo abuso. Non era facile trovare in Spagna, in quel periodo, persone che condannassero con tanta decisione il sistema nazista e ne denunciassero con chiarezza la radice anticristiana, quando ancora neh sì conoscevano tutti ì crimini di Hitler. In quella situazione, il neosanto, pur riconoscendo a Franco il merito della pacificazione, dovette opporre resistenza a due pericoh. Da una parte la strumentalizzazione della fede, con la pretesa di monopolizzare la rappresentanza dei cattolici nella vita pubblica, dall'altra la tendenza dì alcuni ambienti cattolici a servirsi del potere pubblico come dì un braccio secolare. Le due facce del clericalismo, insomma Lo preoccupava la successione a Franco. Non esitò a farlo sapere all'interessato e ai vescovi di Spagna, però seppe resistere a solledtazioni che gh vennero dal Vaticano affinché prendesse iniziative al riguardo. Rifiutò dì farsi tramite perché non era sua missione immischiarsi in polìtica, come dimostra una lettera del 14giiigno 1964 aPaolo VI. A soli 27 anni dalla morte il prete spagnolo è già un fenomeno planetario Per la beatificazione del 17 maggio 1992 i prelati presenti erano stati meno della metà Nella foto a sinistra il presidente dei Ds Massimo D'Aiema ieri mattina in piazza San Pietro Qui accanto il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini saluta il Santo Padre

Luoghi citati: Roma, Spagna