Avanti, giovani piemontesi di Leonardo Osella

Avanti, giovani piemontesi NUOVE STAGIONI Al VIA Avanti, giovani piemontesi Le sezioni nel calendario che si apre il 3 a Ivrea sono dedicate a orchestra, lezioni e cameristica DAL 1994, anno della sua nascita, l'Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte di strada ne ha macinata, raccogliendo successi e consensi, e ora sta per intraprendere una nuova stagione di concerti. Sede privilegiata della sua attività rimane Ivrea, che possiede un ottimo bacino di spettatori e ora vanta anche una sala qual è il nuovo Auditorium ex Officina H Olivetti. Il calendario prevede tre sezioni: una dedicata appunto all'orchestra, un'altra alle lezioni-concerto del liceo Musicale e la terza - di carattere cameristico - legata alla Nuova Società Musicale di Ivrea. E sarà proprio da questa sezione che si incomincia, giovedì 3 ottobre alle ore 21, con l'Optional String Kuartet. Si tratta di quattro strumentisti del Teatro Regio di Torino (Stefano Vagnarelli e Rrok Jakaj violini, Gustavo Fioravanti viola, Dario Destefano violoncello), rinforzati per l'occasione dal contrabbassista Michele Lipani: Optional infatti significa proprio questo, che il quartetto può aumentare o diminuire il proprio organico a seconda delle esigenze. Il repertorio praticato è universale, ma per lo più in originah arrangiamenti, ai quali mette spesso mano il violista Fioravanti. In questo caso si ascolteranno Bach e Piazzolla, Mozart e Morricone, Brahms e Bemstein. Il primo appuntamento con l'Orchestra Giovanile è fissato per il 25 ottobre, quando tornerà sul podio Carla Delirate a proporre Beethoven (Quarta Sinfonia) e Sibelius (Concerto per violino, con la sedicenne Anna Tifu, allieva di Accardo, come solista). Sempre per questa sezione, il 30 novembre via libera a Haydn e Milhaud, ma anche al brasiliano Jobim, con Silvio Gasparella direttore e l'americano Fred Mills alla tromba. Atteso, il 17 dicembre, il ritomo di Gyòrgy Gyòrivànyi Ràth con un frizzante programma imbastito su Ciaikovskij, Shostakovic, Liszt, Debussy e Ravel. Dopo una parentesi che vedrà, in gennaio, la presenza prestigiosa della Sinfonica Nazionale Rai diretta da John Neschling, riecco il febbraio una bellissima proposta della Giovanile con Beethoven (il Triplo Concerto) e Brahms (Prima Sinfonia). Decisamente ardito ma accattivante l'accostamento del 13 aprile tra «Stabat mater» di Pergolesi e «Misa Criolla» di Ramirez sotto la direzione di Gianni Monte. Finale in crescendo: in maggio Mendelssohn (in «prima» la versione per orchestra sinfonica del Concerto in re minore aer violino e pianoforte) e Musorgskij-Ravel Quadri di un'esposizione) diretti da Massimo Palumbo, in giugno la «Nona» di Beethoven sotto la direzione di Guido Maria Guida. Intercalati a questi appuntamenti, oltre a quelli didattici al Liceo Musicale cui si è accennato, i concerti della Nuova Società Musicale prevedono il 7 novembre la collaborazione tra il soprano Anja Rampe e il pianista Massimiliano Genot in un programma impostato sulla storica e antica querelle «Verdi o Wagner?» : loro, per non sbagliarsi, li propongono entrambi. E poi in gennaio è da non perdere «Bure Baruta» (La polveriera), che il compositore Dejan Dudovskj ha scritto nel decimo anniversario dello scoppio della guerra serbo-bosniaca, e che si avvale della regia di Davide Livermore. Completano la proposta il Quintetto Bibiena con autori contemporanei (Campogrande, Nova e altri), l'accostamento già felicemente sperimentato tra la pianista classica Cristina Ariagno e il Trio Jazz di Giulio Camarca (tutti autori francesi) e la trascinante serata con la scatenata Band Zaklandnì Dixieland: musica inconfondibilmente americana affidata a un gruppo della Repubblica Cèka. Leonardo Osella Stefano Vagnarelli e, a destra, Gyòrivànyi Ràth

Luoghi citati: Ivrea, Piemonte, Torino