Arafat non consegna i ricercati Sharon blocca rinviato dell'Ile di Aldo Baquis

Arafat non consegna i ricercati Sharon blocca rinviato dell'Ile TRATTATIVA SULLA SORTE DEL PRESIDENTE TRA GLI ISRAELIANI E ALCUNI ESPONENTI PALESTINESI Arafat non consegna i ricercati Sharon blocca rinviato dell'Ile Ramallah proibita a Moratinos. Si profila un raid dell'esercito contro Hamas a Gaza Aldo Baquis TELAVIV Israele e i palestinesi hanno avviato un dialogo a distanza per concludere l'assedio al presidente Yasser Arafat, prigioniero fra le rovine del suo ufficio di Ramallah, mentre la intera vicenda ha raggiunto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'assedie è iniziato giovedì, poche ore dopo che un kamikaze islamico aveva fatte saltare in aria un autobus nel centro di Tel Aviv, provocando morti e feriti. Pur rivendicate da Hamas, l'attentate ha innescate misure repressive nei confronti del presidente palestinese a cui Israele chiede la consegna di 19 collaboratori accusati di attività terroristiche che si trovano con lui nella Muqata, quella che un tempo era il simbolo della indipendenza palestinese e che è divenuto era un ammasso di rovine. «Con Arafat non abbiamo intavolato trattative. Abbiamo sole cercato di attivare un canale di comunicazione - ha dette ieri una fonte militare israeliana - mediante il quale fargli pervenire le nostre richieste». Ossia: la consegna di una lista con i nomi dei circa 200 palestinesi che si trovano con lui;e, la estradizione flei 19 «ricercati» fra cui spicca il jiome del colonnello Tawfik Tirawi, cape dell' intelligence in Cisgiordania. Nel tentativo di avvicinare le posizioni, l'emissario europeo Mi¬ guel Angel Moratinos è giunto ieri a Gerusalemme e ha subito offerto i suoi buoni uffici. Su ordine del premier Sharon, a Moratinos è stato però negate il permesso di raggiungere Ramallah. Israele ha preferito infatti ricorrere a due interlocutori palestinesi: il negoziatore Saeb Erekat e il n.2 dell'Olp Abu Mazen IMahmud Abbas). Dopo aver incontrate in una base militare un responsabile dei servizi segreti israeliani e il colonnello Eibal Ghiladi, Erekat e il governatore di Ramallah hanno potuto dribblare i carri armati a bordo di una Mercedes grigia e raggiungere così le rovine dell'uffico presidenziale. «All'interne è una catastrofe, le condizioni igieniche.degli assediati seno spaventose - ha riferito al sue ritemo - Eppure Arafat sembra euforico». Il presidente ha ribadito, non per la prima volta, che assieme a lui non ci seno «ricercati», bensì valoresi combattenti palestinesi nessune dei quali sarà consegnato ad Israele. Tanto mene Tirawi che si è oltretutte distinto nella prevenzione di attentati, seconde i dirigenti palestinesi. Anche la idea di confinare a Gaza i 19 attivisti richiesti da Israele è stata respinta da Arafat. Mesi fa i palestinesi accettarono una soluzione analoga per concludere l'assedio alla Chiesa della Natività di Betlemme. La sensazione adesse fra molti palestinesi è che allora fu compiuto un errore, che non deve essere ripetute. Al tempo stesso Israele ha dato la impressione di voler esaminare le capacità di Abu Mazen quando gli ha consentito di ei^anizzare nella sua villa di Ramallah, nonostante il coprifuoco, consultazioni politiche assieme con l'ex ministro (contestatore di Arafat) Nabli Amr e con Zuheir Manasra, il nuovo comandante della sicurezza preventiva in Cisgiordania. Israele vedrebbe forse con favore la ventilata nomina di Abu Mazen alla carica di primo ministro, con una serie di prerogative tolte ad Arafat. Non è escluse che i colloqui politici avvenuti nella sua villa possano aver destato qualche sospetto nel presidente assediato. Il premier Ariel Sharon continua a mantenere una linea di condotta inflessibile. Une dei suoi ministri ha previsto ieri che «preste e tardi, Arafat sarà espulse». Nel prossimo futuro, ha aggiunto Sharon, Israele prevede inoltre di colpire le basi di Hamas a Gaza. Si tratta di una operazione militare evidentemente molto complessa, dato che i dirigenti islamici vivono in rioni molte affollati, protetti da numerose vedette. Un israeliano è state uccise ieri in una imboscata palestinese tesagli nella casbah di Hebron, a pochi passi dalla Tomba dei Patriarchi. A Gerusalemme la polizia teme che un kamikaze palestinese sia riuscito a varcare gli ingressi e si accinga ad entrare in azione oggi, quando la città sarà piena di israeliani attirati dalle celebrazioni tradizionali della Festa dei Tabernacoli. Un israeliano ucciso in un'imboscata nella casbah di Hebron Caccia a Gerusalemme a un kamikaze che è riuscito a infiltrarsi Manifestazione a Gaza. A destra, l'ambasciatore israeliano con Enzo Ghigo