Un torinese a «Notre Dame» di Tiziana Platzer

Un torinese a «Notre Dame» AL P A L A S T A M P A Un torinese a «Notre Dame» Dalle prime band a «Ci vediamo in tv» di Limiti ora Fabrizio Voghera recita Quasimodo e Frollo TUTTI lo aspettavano, e non poteva essere diversamente visto che finalmente avrebbe var- calo il palcoscenico di casa. Lì, a portata di mamma e papà e amici nella sua città, «un'emozione fortissima, da aggiungere a quella già incre- dibile che si prova ogni sera prima di andare in scena». Non si fa fatica a credere all'entusiasmo di Fabrizio Voghera, lui, unico torinese del dop- pio cast di «Notre Dame», che dopo aver girato in lungo e in largo l'Italia con il tour estivo approda nella sua Torino. Ma tutta la sua vita di questo ultimo anno sembra un sogno. «Non avrei mai pensato di far parte di un'esperienza di questa importanza artistica. E pensare che da giovanissimo i miei idoli musicali erano gli U2, Baglioni e Cocciante». Il segno del destino per questo trentaquattrenne che negli ultimi cinque anni ha fatto parte dello staff canoro di Limiti nella trasmissione pomeri- diana «Ci vediamo in tv», «ogni giorno in diretta con pezzi dagli Anni Venti a oggi, spesso imparati il giorno prima». Ma gli esordi risalgo- no ai suoi 17 anni, quando cominciò a cantare nei villaggi turistici e poi a fare serate con le sue cover band. E allora «Notre Dame» come arriva? «Per caso, un amico mentre ero in Rai mi ha detto che stavano facendo le selezioni per i protagonisti, io ho mandato il solito materiale e mi hanno chiamato». Quindi audizione davanti a Riccardo Cocciante? «Sì, è andata proprio così, con cinque can- zoni dell'opera preparate in francese, lingua che io non conoscevo, e già in quell'occasione me ne chiesero una di Frollo e una di Quasimodo». Gli stessi personaggi che Fabrizio Voghera porta in scena in questa formula dal doppio cast: vissuti con una doppia anima? «Be', Quasimodo ha una voce roca, disperata, mentre Frollo lirica, pulita. Sono agli antipodi. Quasimodo è molto faticoso da interpretare per la posizione che devo tenere, sempre un po' piegato, ma non saprei scegliere fra i due». Prosegue fino al 29 al Palastampa l'opera popolare sul testo di Victor Hugo nella versione di Riccardo Cocciante e con la produzione di David Zard, a Torino distribuita da Metropolis (spettacoli serali inizio ore 21, biglietti: 60, 50 e 29 euro; pomeridiani il 21-22 e 28-29 ore 16, bigUetti 44,33 e 20 euro. Prevendite; Palastampa, Maschio, Ricordi, Lubin's Box e altre abituali). Nella realizzazione di quest'evento anche un incontro con la compagnia e Zard il 21 alla Fnac in via Roma, alle 15; e i provini aperti a cantanti, ballerini e attori - perché la produzione sta cercando di mettere in piedi un altro cast ancora - il 24 e 25 sempre alla Fnac (prenotazioni: 348/0344791). Per ulteriori informazioni consultare i siti; www.metropolis.radar.it e www.notredamedeparis.it. Tiziana Platzer L'OPERA EVENTO DI RICCARDO COCCIANTE DAL ROMANZO DI VICTOR HUGO RESTA SUL PALCO FINO A DOMENICA 29 SETTEMBRE r M MHB Fabrizio Voghera nei panni di scena: qui sopra è Quasimodo, a sinistra è Frollo

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