Le terre di Malato
Le terre di Malato Le terre di Malato Personale a Palazzo Opessi con argille rosse e bianche RICOMINCIA l'attività espositiva anche nella cintura torinese. Fino al 27 ottobre, negli spazi di palazzo Opesso a Chieri, rimarrà aperta al pubbUco una personale dell'opera di Paola Malato. Napoletana di nascita e residente a Torino, si è formata all'Accademia di Belle Arti di Roma, con Ziveri, e si è poi laureata in Storia dell'Arte con Calvesi. Dopo i primi lavori d'impronta figurativa e dopo il definitivo trasferimento a Torino inizia a lavorare indagando soprattutto lo spazio e utilizzando l'argilla, sia rossa che bianca, a volte anche con inserti di rame, di marmo, di vetro, di gesso, di legno per raggiungere soluzioni ambientali di grandi dimensioni. «La mia è una ricerca di sintesi tra scultura perché è terra cotta - racconta l'artista - pittura perché la superficie è trattata in modo pittorico e architettura perché ne risulta ima combinazione di elementi strutturali». E in mostra a Chieri il percorso espositivo tenta di ricostruire le scelte formali indagate dall'artista; forme, dimensioni e tonalità lette e raccontate dalla critica Marisa Vescovo. [l.p.1 Paola Malato «Le terre», Palazzo Opesso, v. s. Giorgio 3 Chieri, orario venerdì, sabato e domenica 16/19, Ingresso gratuito. In collaborazione con l'Associazione Piemontese Arte. Mario Roccavilla in «Giocatori» del 1939, riprende artisti e nobili
Persone citate: Calvesi, Mario Roccavilla, Marisa Vescovo, Paola Malato, Ziveri
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