Dal video l'ordine: tornate a colpire di Paolo Mastrolilli

Dal video l'ordine: tornate a colpire LE ULTIME RIVELAZIONI: «OSAMA, QUANDO L'AEREO COLPI' IA PRIMA TORfflE, COMINaO' A PIANGERE E PREGARE» Dal video l'ordine: tornate a colpire Nella nuova registrazione le indicazioni di Bin Laden Paolo Mastrolilli NEW YORK Mentre l'America aspetta l'anniversario dell'I 1 settembre in stato di massima allerta. Al Qaeda continua a consegnare i suoi messaggi di guerra. Ieri la televisione araba Al Jazira ha trasmesso la seconda parte dei video e dei nastri registrati, che lunedì avrebbero fatto risentire la voce di Osama bin Laden, e gli esperti di intelligence non escludono che possa trattarsi di messàggi in codice per celebrare la ricorrenz^gpn un altro attacco. Anche in questa seconda parte del video non si vede la faccia del capo di Al Qaeda, ma ci sono alcune vècchie immagini di repertorio che lo mostrano insieme ai suoi collaboratori più stretti in Afghanistan. Però si sente la voce, sovrimpressa ad un filmato, che cita i nomi e le città d'origine di tutti i 19 dirottatori. Osama, se è davvero lui che parla, onora ancora la memoria dei suoi terroristi: «Questi uomini hanno capito che l'unica via per ottenere la giustizia e sconfiggere l'ingiustizia è attraverso la jihad, la guerra santa musulmana per la gloria di Dio». Subito dopo una seconda voce, che non è più quella presunta di Bin Laden, continua ad elogiarli e additarli come esempio: «Loro hanno offerto la più grande lezione ed esperienza a tutti i giovani, dimostrando che bisogna abbandonare i fiochi e il divertimento, per alzarsi in piedi e distruggere i resti dell' America pagana». Un altro passaggio riprende i futuri dirottatori, dinante l'addestramento, e poi mostra i «martire» Abdulaziz Alomari mentre legge il proprio testamento: «Possa Dio compensare tutti coloro che mi hanno preparato dinante il cammino, e che sono dietro questo nobile atto. Una menzione speciale deve essere fatta per lo sceicco Osama bin Laden, che Dio lo protegga». Nel video, dunque, è contenuta una chiara esortazione ai seguaci di Al Qaeda, affinché imitino i dirottatori dell'I 1 settembre e tornino a colpire. Questi messaggi, con gli elementi raccolti dagli esperti di intelligence interrogando iprigionieri, e ascoltando comunicazioni tra le presunte cellule dell'organizzazione, devono aver convinto Washington del potenziale rischio per nuovi attentati. Secondo Al Jazira, il video è stato fornito da ima compagnia chiamata «Sahab», che già In passato aveva fornito materiali simih. Si tratta di una struttura misteriosa, che fino a poco tempo fa aveva anche un sito Internet. Altre parti del video dovrebbero essere trasmesse nei prossimi giorni, per continuare l'offensiva delle pubbliche relazioni decisa da Al Qaeda in corrispondenza con l'anniversario dell'li settembre. - Fonti simih hanno rivelato nuovi particolari sul comportamento di Osama nel giorno degh attentati. Alcuni testimoni dicono che quando il primo aereo colpì il World Trade Center, il capo del Al Qaeda si mise a piangere e a pregare. Poi sollevò un dito, come ad indicare che stavano arrivando altre sorprese. Un gesto che avrebbe ripetuto per quattro volte. Gli investigatori, naturalmente, non hanno più il. minimo dubbio che Bin Laden sia stato l'organizzatore degh attacchi, e i risultati più recenti delle indagini lo confermano. Secondo le ultime rivelazioni pubblicate dal New York Times, il capo dei dirottatori Mohamed Atta era andato in Afghanistan il 29 novembre del 1999, proprio per incontrare Osama. Questo era un onore riservato solo ai membri più importanti di Al Qaeda, incaricati di portare a termine operazioni cruciah. Atta, secondo gli investigatori, aveva cominciato a concepire il suo attentato nell'ottobre del 1999, durante il matrimonio ad Amburgo di Said Bahaji, capo della cellula locale dell'organizzazione. Durante quella festa aveva incontrato molti dei suoi collaboratori chiave, epoi era partito per l'Afghanistan insieme a Ramzi bin al-Shibh, ufficiale pagatore del suo grop¬ po. Gh inquirenti ancora non sanno se il piano era già pronto allora, oppure se gli ordini operativi sono venuti dalla leadership di Al Qaeda. Comunque Atta rimase in Afghanistan per completare il suo addestramento fino al febbraio del 2ÓO0, e poi cominciò a muoversi per portare a termine la sua missione. Nel frattempo in Malaysia si incontrava il secondo gruppo dei dirottatori, probabilmente coordinati da Khalid Shaik Mohammed, e Ramzi bin al-Shibh partecipò anche a quel vertice. Alcuni punti restano oscuri. Ad esempio Atta arrivò negh Usa nel 2000, passando per Praga, ma finora la Cia non ha potuto confermare un'altra sosta nella capitale ceca nell'aprile del 2001, per incontrare l'agente iracheno Ahmed Khalil Ibrahim Samir ai-Ani. Ora però il problema più urgente è capire se Osama è davvero vivo, e se i suoi messaggi annunciano nuovi attentati. Un'immagine del video trasmesso da Al Jazira: la dichiarazione di uno dei dirottatori