Miss Italia sarà «formosa» L'audience boccia le Lolite di Maria Corbi

Miss Italia sarà «formosa» L'audience boccia le Lolite Il CONCORSO AL VIA STASERA SU RAIUNO DA SALSOMAGGIORE Miss Italia sarà «formosa» L'audience boccia le Lolite Maria Corbi ROMA Basta con le Lolite, con le ragazzine che giocano con il tracco di mammà. Miss Italia quest'anno ha imposto la soglia dei 18 anni per evitare che la corona, il 9 settembre, possa posarsi sulla testolina di una bella ma ragazzina. Dal Concorso fanno sapere che la ragione è una sola: le minorenni sono più difficili da gestire, tra genitori apprensivi e quell'optional chiamato scuola. La realtà è che l'audience (stasera la prima trasmissione in prima serata su Rai Uno) sale quando a sfilare sono formose e formate fanciulle. Siamo o non siamo un popolo «ossessionato dalla carne» come sostiene il New York Times? Lo confermano anche i mille sondaggi sulla seduzione. Gli uomini iniziano a non amare più le forme acerbe, adolescenziali, a cui le donne si sono costrette per anni anche in tarda età. Piace «tanta», e il «tanto» è più fatile trovarlo oltre i diciotto anni. Per non parlare della maturità. L'altro anno per riuscire a far dire- due parole alla miss Daniela Ferolla appena eletta i giornalisti le hanno provate tutte. Sembravano genitori in attesa del primo vagito della loro creatura. Così, quest'anno, solo donne a Sal¬ somaggiore. Ma chi credeva che diminuisse il numero di mamme al seguito si sbagliava. Loro sono lì, a controllare ma soprattutto a sognare per interposta persona. Le loro bambine le ripagheranno di una vita di sacrifici. E quale migliore prospettiva di una fascia da miss per accalappiare un facoltoso marito o il successo? Quante volte hanno raccontato la favola di Cenerentola? Adesso quelle parole possono diventare realtà. Per qualcuna però la favola è finita prima del «C'era una volta»: Miss Sardegna si è accorta di essere incinta e ha fatto i bagagli. Mìrigliani la consola; «toma il prossimo anno con tuo figlio come mascotte». Soliti pettegolezzi dietro le quinte: «tutto pur di farsi pubblicità». Scorrendo nella lista delle partecipanti si scoprono curiosità. La regione che detiene il primato della bellezza è il Lazio, con undici ragazze di cui nove romane. Seguono Napoli e Brescia. Solo due le belle di Torino. La concorrente più alta è Michela Panzanella, miss Campania, mentre le più basse vengono dalla Sardegna e.dalla Puglia. Le castane battono le brane(25) e anche le bionde (11). Una sola rossa, che spera di essere la prima con chiome tizianesche a indossare fascia e corona nella storia del concorso. E visto che non si sta parlando di massimi sistemi ma di bellezza, ecco che' anche l'astrologia reclama la sua parte: prevalgonole vergini (11), pignolet-, te dello zodiaco. Ma sono ben piazzate anche le fantasiose pesci e le focose arieti. Poco rappresentato il Toro, troppo serio. Non è vero ma ci credo. Anche un medico tra le bellone: Elke Wengher, 25 anni, del Trentino Alto Adige, esercita la professione di Ippocrate a Innsbruck, in ospedale. D miraggio di molte è diventare Lilli Graber, perché fare le conduttrici di Tg coniuga stipèndio sicuro e celebrità. Apparire prima di tutto. Una miss ha già iniziato la scalata lavorando come free lance per giornali locali. Francesca Abbati, invece, debutta a Salsomaggiore con una rubrica quotidiana sulla Gazzetta di Panna: il suo diario da miss. Intorno a tutte queste ragazze c'è il solito circo, formato da inviati che nei giornali fanno tutt'altro tipo di servizi ma che sono puntuali, da anni, a questo appuntamento di settembre. .Vista l'età ne. approfittano e fanno anche uh po' di fanghi. Ci soiló poi le mamme, ci cui abbiamo già detto, e anche i papà, che con Martina Colombarihanno iniziato a cercare di soffiare'il posto alle mogli. Tutto quanto fa ' spettacolo. Il Lazio è la Regione più rappresentata dalle «bellezze» in concorso: ce ne sono undici, delle quali nove romane Seguono Napoli e Brescia Solo due ragazze vengono da Torino Daniela Ferolla, la miss che si è aggiudicata il titolo di più bella d'Italia nel 2001

Persone citate: Daniela Ferolla, Francesca Abbati, Lilli Graber, Martina Colombarihanno, Michela Panzanella